Tu leggi? Io scelgo! #1: Dopo di te di Jojo Moyes



Naturalmente oggi è la mia prima volta di questa rubrica sul mio blog, le precedenti volte avevo partecipato ospitata dal blog di Dolci (Lemie ossessioni librose).

Dunque, di cosa si tratta?

Tu leggi? Io scelgo! È una rubrica nata dalle menti sempre attive di Chiara (La lettrice sulle nuvole) e Rosaria (Niente di personale). In pratica dobbiamo scegliere una delle nostre letture dalle recensioni di un “blog amico”. Il blog dal quale dovevo scegliere un libro era quello di Laura Rossato (La libreria provvisoria). Scorrendo la lista delle recensioni fatte da Laura ho trovato il seguito di un romanzo che mi era piaciuto molto. Quindi ho scelto di leggere Dopo di te di Jojo Moyes.

Autrice: Jojo Moyes

Titolo: Dopo di te

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 3 maggio 2016

Pagine: 380

 Quando finisce una storia, ne inizia un'altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l'hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita. A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare. Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com'è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo.

Questo romanzo appassionante e mai scontato è l'attesissimo seguito del bestseller internazionale Io prima di te. Jojo Moyes ha deciso di scriverlo dopo che per tre anni è stata letteralmente sommersa dalle lettere e dalle e-mail di lettori che le chiedevano che fine avesse fatto l'indimenticabile protagonista Lou.



Allerta SPOILER (non continuate se non volete rovinarvi la lettura)

Spiego subito che l’allerta spoiler è dovuta al fatto che non posso fare a meno di riferirmi al romanzo precedente per parlarvi di questo secondo appuntamento. Cercherò di ridurre al minimo questo inconveniente, ma è davvero difficile.

Dopo di te è il sequel di Io prima di te di Jojo Moyes. Troviamo nuovamente Louisa, sono passati quasi due anni da quando Will è morto e lei fatica a tornare alla vita “normale”.

Tutto il romanzo è ambientato a Londra, calato nella realtà di una persona che si trova ad affrontare un lutto. Si nota la difficoltà di Louisa a lasciare andare il ricordo di Will e ad affrontare di nuovo il mondo con la vitalità che invece aveva tanto colpito i familiari di Will. Per più della metà del libro, leggiamo un romanzo intriso di dolore. Si “respira” questa emozione in ogni parola. L’assenza di Will rimbomba in ogni pagina, tanto che la possiamo considerare un co-protagonista.

Tutto cambia intorno alla metà, quando c’è un capitolo (unico in tutta la storia) dal punto di vista di Lily. Quello è il punto di svolta. Ammetto che fino a quel momento mi ripetevo, come Laura stessa aveva scritto nella sua recensione, potevo fare benissimo a meno di leggerlo. Lo trovavo a tratti noioso. Da quel punto c’è una svolta. Lou stessa cambia, si rende conto che tutte le cose che fino a quel momento la sorella le ripeteva erano vere e decide di fare qualcosa. Inizia un vero percorso di rinascita. Una vera e propria elaborazione del lutto.

«Ehi, Lou» urlò. «Volevo dirti una cosa: andare avanti non significa che hai amato di meno mio padre, capito? Sono sicura che anche lui ti direbbe la stessa cosa.»

Questo è quello che Lily, la figlia naturale di Will, dice a Lou. Qualcosa che la scuote e le dà la carica per reagire.

Avevo attraversato un ponte. […] Questo non significava che avrei smesso di piangere Will, o di amarlo, o di sentire la sua mancanza, ma che la mia vita in un certo senso sembrava essere approdata di nuovo al presente.

Questa seconda parte mi ha fatto rivalutare il romanzo. Si è infatti rivelato una bella lettura, peccato tutta quella pesantissima prima parte. Sicuramente non mi ha fatto emozionare come era accaduto con Io prima di te. Ma posso dire che è scritto benissimo. La prosa della Moyes è fluida. Le descrizioni sono ben fatte, soprattutto quelle che riguardano le sensazioni dei vari protagonisti. Riesci a farti il quadro delle emozioni provate, delle relazioni che si instaurano. Hai modo di farti un quadro anche di quelle che sono le figure secondarie, perché anche quei personaggi in secondo piano hanno la loro importanza.

Come nel primo romanzo, io ho apprezzato i genitori di Lou, strani e con una difficile dinamica di coppia, ma molto veri e, soprattutto, preoccupati per le loro figlie, Lou in primis. Il personaggio che ho amato non è Louisa, devo dire che lei proprio non mi suscita simpatia, ma ho apprezzato Sam. Con pazienza, perseveranza, costanza e alla fine anche determinazione, egli rimane al fianco di Louisa, la sostiene e alla fine la fa volare con le proprie ali, è uno sprone, un pungolo. Un altro personaggio che mi ha toccato è Lily. Una ragazza di sedici anni, problematica, che si sente rifiutata dalla propria madre. Una ragazza che cerca aiuto. Lily si è trovata in difficoltà in seguito ad una bravata adolescenziale, come tutti i ragazzi non sa come uscirne e finisce per peggiorare le cose, fino a quando non trova il coraggio di parlare con Sam e Louisa. In loro e in Mrs Traynor, la madre di Will nonché nonna di Lily, trova il sostegno. Trova la forza di migliorarsi.

Alla fine, tutto il romanzo è una storia di crescita e maturazione. Mi piacciono i libri che danno un messaggio positivo, pur parlando di vite quotidiane.

Prima di lasciarvi, metto qui il calendario di giugno dell’iniziativa. Potete trovare i blog che partecipano a questa iniziativa e recuperare le recensioni dei giorni precedenti. Intanto vi do appuntamento al 30 giugno sul blog di Chiara, che conclude il mese.


A luglio partiremo con un altro calendario.

Commenti

  1. Io mi rifiuto di leggero, per me la storia si è conclusa con il primo.

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  2. io non ho mai voluto leggerlo, secondo me Io prima di te è perfetto così come finisce, non voglio rovinarmi le sensazioni che mi ha dato con un seguito di cui non sento l'esigenza di leggere. Detto questo, una figlia???? Ma dov'era? Ok, cercherò di dimenticarmi questo particolare

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  3. Secondo me Io prima di te non doveva avere un seguito, però l'ho letto e devo dire che mi è piaciuto. Certo non è emozionante ed intenso come il primo, ma è comunque una bella storia e come hai detto tu la presenza di Will si sente molto in tutto il romanzo. Sono indecisa se leggere il terzo...

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  4. allora per quanto mi riguarda il romanzo non mi è dispiaciuto quello proprio che non mi è andato giù è che sia un seguito. io prima di te doveva finire li e basta lasciando al lettore la fantasia. questo poteva benissimo essere un romanzo a parte con una protagonista differente.
    in questo seguito la storia tra will e lou viene secondo me ridimensionata in peggio, soprattutto se paragonata a quelle delle persone del gruppo di sostegno. è come se l'autrice avesse voluto renderla meno bella di quello era stato. insomma diciamo che è un seguito inutile.

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  5. come Erica e Chicca penso che non avrebbe dovuto esserci un seguito. La storia doveva finire con l'ultima pagina di Io prima di te. Un romanzo veramente inutile.

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  6. Rispondo qui a Erica, Chicca e Laura… anche per me doveva terminare con l'ultima pagina di Io prima di te. Infatti per leggere il secondo c'ho messo un bel po'. A lettura ultimata posso dire che qualcosa di buono ce l'ho trovata, ma come dice Chicca io sono buona e cerco il buono sempre in ogni casa che faccio.

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