Lettura con il figlio #2: La compagnia dei celestini di Stefano Benni


Anche questa volta vi propongo le opinioni di Miki e le mie sul libro che abbiamo letto insieme. Un libro che ha una vena divertente, anche se non facile da seguire.



Autore: Stefano Benni

Titolo: La compagnia dei celestini

Editore: Feltrinelli

Data di pubblicazione: 6 maggio 1994

Pagine: 288

Un'oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia. Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero e Alì, gli spiriti più ribelli dell'orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo. Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotografo Rosalino. Nella fuga e nell'inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi straordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni da pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l'Egoarca Mussolardi, l'uomo più ricco e fetente di Gladonia e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamani, pivetes e volpette lapponi. Ma dopo l'ultimo scontro tra Celesti e Diavoli la profezia del palazzo...




Un libro, due opinioni. In azzurro il punto di vista di Miki, in verde il mio.



Nelle domande 5, 6 e 11 c’è rischio spoiler!



1.                 Ti è piaciuto il libro?



Sì, più che altro perché è simpatico. Mi è piaciuto come è scritto, la storia raccontata un po’ meno.



In linea generale sì, è stata una buona lettura. Sono affrontati temi importanti e prende in giro i “vizi” della società moderna. La storia non è facile da seguire.



2.        Che emozioni ti ha fatto provare la lettura?

È una storia simpatica e ha qualche scena che genera suspense.

Divertimento, in molte scene ho riso di gusto. Sicuramente tutto il racconto lascia un retrogusto “amaro”.



3.                Cosa pensi dei protagonisti?

Mi viene da dire: chi sono i protagonisti? Sono tutti protagonisti. Ci sono due storie che si intrecciano e quindi ogni personaggio ha la sua importanza.

I cinque ragazzini mi stanno molto simpatici, sto parlando di Memorino, Lucifero, Alì, Celeste e Deodato. Mi piace la loro voglia di costituire una squadra e di creare gruppo. Sono amici e si sente il loro spirito di unione. Ho amato meno Don Biffero e Don Bracco, che sono forse troppo esagerati nelle loro esternazioni. Sicuramente chi non ho apprezzato per nulla è l’egoarca Mussolardi.

4.                Con quale personaggio sei entrato maggiormente in empatia?

Nessuno, sono tutti estremi.

Credo nessuno.



5.                Quale personaggio avresti preso a “sberle”?

Penso Fimicoli, perché è troppo arrivista.

I traditori gemelli Finezza, cioè Nilton e Djalma.



6.                Cosa pensi della figura degli adulti?

Alcuni sono buoni e altri sono cattivi; Fimicoli era cattivo, mentre zio Alessio era buono. A me poi piaceva anche Passabrodet.

Sinceramente nessuno mi ha colpito, per un verso o per un altro sono tutti esagerati. Forse quello che più ho apprezzato, perché ha cura dei suoi nipoti (anche se pure qui avrei delle remore), è zio Alessio.



7.                 Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?



La narrazione era complessa e molto intrecciata, non era facilissimo seguire la storia, ma l’ho trovata piacevole da leggere. Ti devi sforzare di capire cosa sta succedendo. Però una cosa bella di questo libro è che le situazioni legate ad un personaggio vengono portate a conclusione e poi si passa alla scena successiva.



Non è uno stile facile da seguire. Tanti sono i piani della narrazione che a volte si confondono. Ci sono tante parole inventate che meritano una seconda lettura, anche se nel contesto cui sono inserite si capiscono. Molti sono i riferimenti alla quotidianità e alla vita sociale. È difficile da seguire anche perché pieno di metafore.



8.                Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Simpatico, esilarante.

Divertente.


9.        Quante stelline gli dai?

Ci devo pensare, ma credo tre.

Quattro, anche se non piene.



10.            Consiglieresti ai tuoi amici di leggerlo?

Sì, perché è simpatico, non devi ragionarci troppo.

Lo consiglierei agli adulti. È sicuramente un libro per adolescenti, ma lo apprezzano meglio gli adulti, perché riescono a cogliere meglio la metafora e la morale che si cela dietro i singoli episodi.



11.             C’è un episodio che ti ha colpito maggiormente?

La partita di Facciamo, è divertente cosa si immaginano i vari giocatori.

A me è piacito molto il racconto dell’Australia, dove viene raccontata la genesi degli animali del continente.



12.            Citazione preferita?

Non ho citazioni.

“Saluta la Signora!”.



12.            Il finale ti è piaciuto?

No, forse perché non lo ho capito a pieno. Sicuramente lo avrei apprezzato di più se fosse stato meno confuso.

Sì, perché è chiarificatore. Le varie storie giungono alla conclusione e c’è la spiegazione della profezia.


Per il momento non ci sono “letture con figlio” in vista, ma l’anno scolastico è lungo e sicuramente qualche altro momento di condivisione arriverà. Quindi non lascio un appuntamento fisso, ma all’occorrenza Miki e io torneremo a confrontarci.

Commenti

  1. ho saltato le domande spoiler :D
    ma che bella idea questa lettura a due con tuo figlio! bravissimi

    RispondiElimina
  2. Bellissima questa rubrica, ne voglio altre puntate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se assegneranno altri romanzi a Miki arriverà anche un'altra puntata

      Elimina

Posta un commento