Angolo Vintage #6: Al mattino stringi forte i desideri di Natascha Lusenti




Lo scopo di questa rubrica mensile, ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole), è quello di leggere romanzi “dimenticati” nelle nostre librerie, reali o virtuali che siano.

Anche questo mese partecipano all’appuntamento tanti blog, quindi Dolci ha preparato un banner con i nomi di tutti. Vi consiglio di passare a leggere anche le loro recensioni.

Prima di lasciarvi la mia opinione in merito a questo romanzo, ho bisogno di fare una premessa. Questo libro ha attirato la mia attenzione dal giorno in cui è uscito. Spesso mi ritrovavo in libreria a prenderlo in mano, osservarlo, sfogliarlo e poi, forse perché i libri sul comodino erano veramente tanti, lo posavo. Immaginate la mia gioia quando inaspettatamente ho ricevuto da Laura (La Libridinosa) un pacco con questo romanzo!

Complice l’Angolo Vintage e la challenge #Dalle3Ciambelle, ho avuto l’occasione di leggerlo.



Autore: Natascha Lusenti

Titolo: Al mattino stringi forte i desideri

Editore: Garzanti

Data di pubblicazione: 10 maggio 2018

Pagine: 223

Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver perso il lavoro e le redini della sua vita, è lì per ricominciare. Da una nuova casa e da nuovi inquilini di cui fare la conoscenza. Ma l'accoglienza che riceve non è quella che si aspettava. Nessuno sembra badare a lei, nascosta dietro una frangetta. Eppure Emilia decide che è il momento di spazzare via le insicurezze, stanca delle fredde frasi di circostanza. L'unico modo per cambiare la situazione è cercare di colpire la curiosità di chi passa davanti alla bacheca del condominio. Proprio lì Emilia appende ogni giorno poche righe in cui racconta le sue sensazioni, i suoi ricordi, le sue speranze. Senza rivelarsi. Spera ci sia qualcuno che condivida i suoi pensieri, che possa sentire il bisogno di risponderle. Ma così non è. Fino al giorno in cui trova vicino al suo biglietto una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino che ha sempre un libro in mano, con la maglietta di Star Wars e con un padre troppo impegnato al telefono. Sarà lui il suo primo amico nel palazzo. E poi, piano piano, Emilia si avvicina a tutti gli inquilini. Anche se non è facile insegnare al cuore a fidarsi di nuovo. Anche se non è facile esprimere i propri desideri e condividerli. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.


Questo romanzo è davvero un arcobaleno, purtroppo però non è riuscito a convincermi del tutto. Sono una che ama sognare. In questa storia ho trovato alcuni spunti positivi e che mi hanno fatto sperare, ma in realtà sono stati solo cenni.

Questo romanzo è intriso di solitudine e dolore, con cenni di speranza. Al termine della lettura mi è rimasto addosso un vago senso di tristezza. Forse perché ognuno dei protagonisti ha un qualcosa che lo turba. Emilia è in crisi, ha perso il lavoro e ancora non ha superato il dolore per la perdita del padre. Siccome si sente sconfitta e inadeguata, si nasconde dietro una frangetta troppo lunga. Nicola deve superare la separazione dei genitori e il fatto che ora, nella sua casa, ci sia un “invasore terrestre”. Gina è invece rimasta sola, è ora una vecchia signora con la polvere sulla faccia. Troviamo Anna e Lucio, che come coppia hanno un periodo di crisi. E poi c’è Franca. Ella ha perso tutti i colori della sua vita, essi sono stati inglobati dal nero della rabbia.

Cosa mi è veramente piaciuto? Le storie della bacheca. Ho trovato molto bella l’idea di lasciare messaggi al condominio. Quando ho detto a Laura che questa idea mi piaceva e la trovavo molto carina, lei mi ha risposto che sono pazza. Forse è vero. Forse un pochino di Emilia alberga in me, ma ammetto che quelle storie mi piacevano tanto. Mi sono ritrovata a commentarle e a rispondere ai messaggi che Emilia affiggeva alla sua bacheca sulla mia agenda degli appunti.

L’ultima cosa la voglio dire sullo stile di scrittura dell’autrice. Questo è un romanzo con una prosa diversa. Sono frasi semplici, a volte scollegate. Ricordano tanto le pagine di un diario, anche se scritte in terza persona. Sembra di scorgere i pensieri di Emilia, a volte quelli di Nicola.

Non so dire se mi sia piaciuto o meno. È sicuramente diverso dal solito. Benché io cerchi sempre gli aspetti più positivi in tutto quello che faccio o leggo, andando a cercare cosa c’è di bello, con questo racconto mi trovo in difficoltà. Questo libro non mi ha lasciato quasi niente, ad eccezione dell’idea delle storie della mattina che

…erano come una carezza per cominciare meglio la giornata.

Commenti

  1. Un libro in meno da mettere in TBR

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  2. Capisco perché il libro ti attirasse: la cover è molto accattivante e anche la sinossi suscita curiosità. Però anch'io come Dolci salterò volentieri

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  3. a me non ispira niente, però la cover è carina

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    1. no certo lo hai letto già!!! Però gli arcobaleni ci stanno tutti...

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  5. Ciao! Peccato, anche a me questo libro sembrava così carino… la tua recensione però mi fa capire che è un nì, pazienza :-)

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  6. credevo ti fosse piaciuto di più, avevo questa ferma convinzione e invece alla fine sei rimasta abbastanza tiepida come giudizio. mi spiace perchè Manu contavo molto sul tuo giudizio per far tendere l'ago della bilancia in suo favore. mi sa a questo punto che aspetterò a leggerlo.

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    1. Chicca, sì sono rimasta tiepida. Di per sé è carino ed è una storia dolce, ma non ti lascia nulla.

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  7. No, non ci siamo! Però la copertina è molto molto carina😅

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    1. Le copertine sono una rovina a volte. Ci sono romanzi che hanno copertine orribili e poi sono fantastici, romanzi che hanno copertine fantastiche e poi la storia fa bena.

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    1. è carino, ma niente di speciale. Solitamente cerco letture che mi lascino qualcosa, questa invece non mi ha lasciato nulla. L'unica cosa l'idea delle storie in bacheca, che effettivamente è veramente una bella trovata.

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  9. Lo avevo iniziato per un gdl, poi non ho più avuto tempo di leggerlo e amen. Insomma, non mi perdo niente, anche se odio interrompere le letture e forse lo finirò.

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