Intervista con le vamp…blogger #10: Un ricordo ti parlerà di noi di Colleen Hoover


19 maggio: anche questo mese è arrivato il momento dell’Intervista con le vamp…blogger.

Questo mese Chiara, Dolci e la sottoscritta vi parliamo del libro Un ricordo ti parlerà di noi di Colleen Hoover (se volete leggere le loro risposte, cliccate sul loro nome).


Autore: Colleen Hoover

Titolo: Un ricordo ti parlerà di noi

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 9 aprile 2019

Pagine: 278

La storia tra Quinn e Graham è stata una vertigine di emozioni fin dal loro primo rocambolesco incontro. Si sono conosciuti nel giorno peggiore della loro vita e da allora non si sono più lasciati. Oggi, però, quell'amore perfetto è minacciato dalle mille imperfezioni del loro matrimonio. Gli errori, i segreti e gli inevitabili contraccolpi della vita, accumulatisi nel corso degli anni, li stanno distruggendo. E allontanando. Non è facile individuare chi abbia più colpe. Ed entrambi sono bravi nel fingere che nulla sia cambiato. D'altronde, è duro ammettere che si è arrivati al capolinea quando l'amore c'è ancora. Si tende a credere che un matrimonio finisca solo quando la rabbia e il disprezzo prendono il posto della felicità. Ma Quinn e Graham non sono arrabbiati l'uno con l'altra. Semplicemente non sono più gli stessi di un tempo, stentano a riconoscere nell'altro la persona di cui si sono innamorati e il loro rapporto è pericolosamente vicino a un punto di non ritorno. A un passo dal vuoto, tuttavia, il ricordo di chi erano e una promessa racchiusa in una scatola di lettere custodita da tempo potrebbe salvare il loro amore e loro stessi. Perché, a volte, l'amore ha soltanto bisogno di ritrovare la strada di casa.


L'intervista


1.                 A quale genere appartiene il libro?

Un romanzo rosa diverso dal solito, è molto vicino alla narrativa.



2.                Cosa pensi dei protagonisti?

Mi trovo in difficoltà. Capisco perfettamente Quinn, la sento viva e vera, ma un po’ troppo “vittima”. Graham è troppo buono, avrei forse preferito un atteggiamento più di polso, aspetto che esce poco. Non li ho amati, ma sicuramente li ho capiti, ho capito il loro sconforto e la loro quotidianità che diventa un peso.



3.                Personaggio preferito?

Forse Graham, ma perché alcuni tratti di lui mi lasciano intuire un po’ di fuoco sotto, fuoco tenuto molto a bada.



4.                Personaggio più odiato?

Quinn. Sì, è vero, capisco il suo dolore, il suo stato d’animo, ma è lagnosa da morire.



5.                Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Un bell’insieme di emozioni, ma tutte con un fondo di tristezza, solitudine e dolore. Incapacità a lasciarsi andare, incapacità ad evolvere, a prendere atto della situazione e rimboccarsi le maniche per superare l’ostacolo.



6.                Punti di forza?

Lo stile dell’autrice. Ha una capacità narrativa tale da farti sentire i brividi. Soffri davvero per Quinn e sei triste per Graham.



7.                 Punti deboli?

Mi devo ripetere, l’eccessiva “lagnosità” di Quinn che in alcuni momenti ha battuto persino Lagnosette ops Jiuliette di Shatter Me.



8.                Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?

Come detto prima, è il punto di forza del romanzo. La Hoover ha la capacità di farti provare i sentimenti dei suoi protagonisti, li descrive talmente tanto bene che entri in ogni sfaccettatura della loro personalità, a volte riesci a capire le motivazioni e le reazioni. Inoltre l’autrice riesce a descrivere bene anche la situazione in generale, poche pennellate, ma riesci ad avere il quadro anche dell’ambientazione, che sia la cucina o la camera. Sono descrizioni tali che lasciano la tua mente libera di immaginare la scena, dandole poche indicazioni… e tu puoi crearti il tuo personalissimo film.



9.        E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?

Io non sono entrata in empatia con Quinn, però comprendo perfettamente il suo stato d’animo e le reazioni. Nel senso che non è distante dalla quotidianità (ma forse sono influenzata dal fatto di conoscere quello di cui parla molto da vicino).



10.            Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Non mi viene un aggettivo, ma un sostantivo: solitudine. Anzi mi viene da aggiungere la stessa parola che scrive l'autrice: Elusione.



11.             A chi lo consigli?

A chi vuole leggere qualcosa che faccia provare emozioni, non emozioni divertenti ma sentimenti forti e profondi. È per lettori che non hanno paura di soffrire quando leggono un romanzo.



12.            Quante stelline gli dai?

Cinque stelline.



13.            Cosa ne pensi della cover?



La copertina non è male, ma non c’entra nulla con la storia o per lo meno io non ho trovato collegamenti con questo tipo di storia. Fa presagire una storia d’amore, ma in realtà non è una vera e propria storia d’amore, è qualcosa di più.



14.            Citazione preferita?



… la tristezza è come una ragnatela: non la vedi finché non ti ha catturato, finché non devi mutilare te stesso per cercare di liberarti.





Ed ora tocca a voi esprimere il vostro parere, cosa volete farci leggere?
      


Ci troviamo per una nuova intervista il 19 giugno, ma questa volta con una bella novità… 

Commenti

  1. Ne abbiamo parlato tanto e sai che ne sono rimasta delusa

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  2. io invece sono molto in linea con il pensiero di Dolci, detto sinceramente avrei preferito i pov alterni. un buon escamotage sarebbe stato passato a quinn e presente a grahman

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    1. io l'ho amato così come è, quindi non cambierei nulla (a parte l'Epilogo che proprio non mi è piaciuto)

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