Recensione #42: Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink’s Phillips Station di Fannie Flagg


Autore: Fannie Flagg

Titolo: Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink’s Phillips Station

Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Data di pubblicazione: 4 giugno 2015

Pagine: 393

La signora Sookie Poole di Point Clear, Alabama, ha appena accompagnato all'altare l'ultima delle sue figlie e si prepara a godersi un po' di meritato riposo. Certo, c'è ancora l'anziana madre Lenore Simmons Krackenberry, con qualche momento di follia di troppo, da dover gestire, ma la vita sembra finalmente in discesa. Finché, un giorno, Sookie viene inaspettatamente a sapere qualcosa che mette in discussione tutto ciò che pensava di conoscere di se stessa, della sua famiglia e del suo futuro. Inizia così un viaggio di scoperta che la porta in California, nel Midwest, e persino indietro nel tempo, precisamente negli anni Quaranta, quando un'irrefrenabile donna di nome Fritzi rileva assieme alle sorelle la stazione di servizio del padre. La pompa di benzina gestita da sole ragazze, per di più in pattini a rotelle, riscuote un tale successo che i camionisti cominciano a modificare i loro itinerari pur di fermarsi alla leggendaria Wink's Phillips 66. Ma questa sarà solo la prima di molte avventure in cui Fritzi, spirito libero e anticonformista, si getterà a capofitto nel corso della sua vita. E che insegneranno a Sookie che non è mai tardi per rompere gli schemi e reinventarsi davvero.





Sono davanti al foglio bianco, mille parole in testa, ma non riesco a metterle nero su bianco.

Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink’s Phillips Station è un romanzo che mi ha sorpreso. Non avevo aspettative particolari su questo titolo, l’ho scelto più che altro per la copertina e perché ero curiosa di leggere qualcosa di Fannie Flagg. Avevo infatti letto recensioni sempre positive sui suoi libri.

Cosa ho trovato in questa storia? Tutto. Vado con ordine perché ho paura di dimenticare qualcosa.

Prima di tutto c’è Sookie. Bella forza, direte voi, è la protagonista. Sì, vero, è la protagonista, ma non solo quello. È una donna che si trova in crisi. Il suo mondo è imploso e lei ha perso quelle che erano le sue certezze. Sookie pensa di essere riuscita finalmente ad avere una vita tranquilla, sicuramente non facile, ma serena. È una brava mamma e una figlia amorevole. Ha un marito che la ama tanto e finalmente ora può tornare a dedicarsi a lui. L’unico neo (se poi si può davvero definire così…) è una madre un po’ particolare, Lenore. Eppure, nonostante Lenore sia una donna di difficile gestione, Sookie è al suo fianco come solo una figlia sa fare. E poi arriva a scombussolare tutto un fulmine! Una notizia che non è facile da elaborare. Sookie è ora tormentata. Da una parte è curiosa di conoscere la verità e dall’altra è spaventata. Si sente “non adeguata”, è una vita che la fanno sentire come se non fosse all’altezza della situazione. Earle, il marito, la sostiene e la spinge a cercare di sapere, a scavare a fondo. Questa ricerca la porterà indietro, a scoprire una storia fatta di coraggio, di scelte importanti e di dolore.

Ossignore. Proprio quando si era illusa di potersi rilassare e godersi la vita, ecco che le era piombato addosso quel pasticcio. Come avrebbe potuto stare tranquilla con tutte le domande che le giravano per la testa giorno e notte?

C’è poi Fritzi. Una donna che ha coraggio da vendere. Non si accontenta di essere relegata in un angolo, vuole essere l’artefice del proprio futuro. Pur avendo idee all’avanguardia per il mondo in cui vive, è una donna che mette avanti a tutto la sua famiglia e i suoi affetti, nonché il proprio Paese.

Altra parte importante è lo stile dell’autrice. Una scrittura scorrevole, avvolgente, anche se narrata in terza persona. Una storia dettagliata, con riferimenti storici che ci raccontano l’evoluzione dell’America dai primi anni del 1900 per passare a tutto il periodo degli anni Quaranta. Centrale diventa la condizione della donna, pioniera in un mondo di uomini. Vengono narrati avvenimenti importanti, dal primo uomo che ha attraversato l’Atlantico in volo alla prima donna aviatore, la caduta della Polonia in mano ai nazisti, la guerra scoppiata dopo Pearl Harbor fino ai giorni nostri. Con una scrittura piacevole, la Flagg tocca temi importanti come l’emancipazione femminile e i soprusi degli uomini sulle donne, sia con la violenza fisica sia a livello degli affetti. L’autrice è attenta a descrivere la figura della donna in tutte le sue sfaccettature, mettendo in risalto il fatto che, nel momento di difficoltà, le donne sono capaci quanto gli uomini (se non di più e meglio) di fare sacrifici e darsi da fare.

Mi è piaciuto molto questo romanzo. Parla di Storia, ma anche di crescita personale. Fa vedere quanta importanza abbiano i condizionamenti generali, ma ci dice anche di non smettere mai di inseguire le proprie idee e i propri sogni. È un libro che ci insegna quanto sia importante la stima che abbiamo di noi stessi, noi per primi. Non lasciamo che gli altri ci cuciano addosso vestiti che a noi stanno stretti!

Ma ora, dopo tutti quegli anni, seduta nella serra cercando di comprendere le ragioni, i perché e i per come della vita, arrivò finalmente a una conclusione: per quanto la sua esistenza fosse stata bizzarra, era la persona che aveva desiderato essere e aveva vissuto esattamente dove aveva voluto vivere.



Commenti

  1. Questo non l'ho ancora letto ma adoro i libri di Fannie Flagg, hanno quell'aria accogliente di casa e famiglia che ho trovato solo poche volte.
    In più riesce ad affrontare tematiche importanti senza essere tediosa.

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    1. Concordo, ha affrontato un tema spinoso con "calore familiare". Mi sono sentita a casa leggendolo.

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  2. Ho visto questo romanzo per la prima volta proprio qualche giorno fa su Instagram, e mi ha subito intrigato! Dopo aver letto la tua recensione mi sono ancora più convinta; spero di riuscire a leggerlo presto!

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