Review Party: La profezia di Jennifer L. Armentrout

Arriva in tutte le librerie il romanzo della Armentrout, il quarto della serie Titan, che vede come protagonista Seth. Ringrazio da subito la CE di avermi omaggiata della copia cartacea del romanzo che ho potuto leggere in anteprima, tanto da poterne parlare oggi, giorno di uscita.

Autore: Jennifer L. Armentrout

Titolo: La profezia

Editore: HarperCollins Italia

Data di pubblicazione: 17 ottobre 2019

Pagine: 432

Seth era convinto di non avere il diritto di sperare in un futuro. Eppure ora sta per ottenere tutto ciò che ha sempre desiderato: un domani, una famiglia, la felicità. C'è un unico ostacolo: i Titani. Se lui e Josie riusciranno a imprigionarli nelle profondità della terra, allora tutto ciò che ha sempre voluto sarà finalmente a portata di mano. Ma Seth ha una natura divina e nell'opporsi ai Titani potrebbe aver scatenato conseguenze catastrofiche... Se c'è una cosa che Josie ha sempre avuto ben chiara è che sconfiggere i Titani è il solo motivo per cui è nata. Il piano che suo padre ha architettato per aiutarla, però, non è più realizzabile e l'escalation di violenza tra i Mezzosangue e i Puri non fa che accrescere i pericoli che incombono su di loro e sui loro amici. Ma Josie sa che non sta lottando solo per se stessa e insieme a Seth è disposta ad affrontare l'indicibile. Sapendo che per vincere una volta per tutte questa guerra crudele sarà necessario un ultimo, sublime sacrificio. Perché la fine è ormai vicina e la profezia sta per compiersi...


Con questo romanzo termina la serie Titan. Cercherò di stare attenta, perché il rischio di fare spoiler è molto forte.

L’ho detto spesso, nel momento in cui arrivo alla conclusione di una serie ho sempre sentimenti contrastanti. Da una parte mi piace terminare la storia, ma dall’altra soffro perché devo lasciare i miei “amici”. Per quanto riguarda questa serie devo aggiungere anche un’altra cosa. Ho iniziato a leggere la storia di Seth sulla scia dell’interesse nato con la serie Covenant, perché mi piaceva questo intrecciarsi di vita moderna con la storia dei miti greci. Molto spesso mi sono ritrovata a rileggere le storie degli Dei dell’Olimpo, anche perché la Armentrout ci svela caratteristiche che forse, studiandoli a scuola, non vengono messe in evidenza.

In quest’ultimo appuntamento mi aspettavo una bella lotta epocale, una guerra degna di essere ricordata per vedere trionfare il Bene… invece, per tre quarti del libro, ho trovato tante scene di sesso un po’ inutili. Va bene, io amo il rosa e, in questo specifico capitolo della saga, la storia tra Seth e Josie è importante, eppure ho trovato tutti gli “intermezzi amorosi” lunghi, noiosi e senza reale motivazione. Non riuscivo a capire dove la “zia Arme” voleva andare a parare.

Ho preferito le parti in cui erano centrali la ricerca dell’ultimo semidio, la ricerca della soluzione al problema dei Titani e al conflitto Puri/Mezzosangue. Avrei apprezzato un maggiore spessore in questi episodi. Anche la conclusione, che svela qualcosa, non appaga la mia sete di sapere il perché. Insomma, per la gran parte del romanzo sembra quasi che la storia tra Seth e Josie sia diventata il nocciolo della questione e la lotta contro i Titani abbia perso la sua centralità, il suo valore. Ecco, questa caratteristica è ciò che mi ha lasciato un retrogusto amaro.

Comunque, devo dare atto alla Armentrout di essere una grande scrittrice di fantasy; la sua bravura non si discute, perché è riuscita a superare tutte queste mie perplessità nella parte finale del libro. Le ultime pagine sono state ricche di movimento e di adrenalina. Proprio negli ultimi capitoli (stiamo parlando degli ultimi 5 o 6), ho intuito il vero senso di alcune scene, comprese quelle che non avevano attirato la mia attenzione. E poi il mega colpo di scena che mi ha fatto tornare il sorriso! Per non parlare poi dell’ultimissimo colpo di coda della penna della Armentrout! (Mi fermo perché davvero rischio di dire troppo!!!).

Questo non si discute: la zia Arme è bravissima! Sa raccontare storie che ti coinvolgono, che ti fanno provare tante emozioni, dalla rabbia alla disperazione, e che alla fine ti fanno sperare e quindi gioire.

Tutto questo perché Jennifer Armentrout è capacissima di descrivere i suoi personaggi a tutto tondo. Prendiamo Seth: è presuntuoso, pieno di sé, egoista, ma… ma in questa saga è cresciuto. Nella serie Covenant Seth era una testa calda, ma il percorso che ha svolto lo ha trasformato (va beh, non del tutto un po’ cazzaro* rimane sempre) in un uomo che pensa prima di agire, soprattutto che è capace di pensare agli altri, a quelli che gli sono intorno. Certo, spesso è ancora irruento, ma perlomeno cerca di fare ciò che ritiene giusto. Punta a un bene più generale.

Poi ci sono i personaggi secondari, che in realtà di secondario non hanno nulla. Deacon è un ragazzo che ti fa tenerezza, che si esalta con niente. Si sente messo da parte e, quando invece è richiesto il suo intervento, è sempre pronto a dare il massimo, anche se magari gli viene solo chiesto di organizzare una festa. È un bambino che gioisce per niente. Per fortuna vicino a lui c’è sempre Luke, che è la parte saggia della loro coppia.

Apollo: lo ho odiato sempre. Sin da quando, nella Covenant, voleva usare Alex come arma e basta. In questa serie è quasi peggio. Sempre assente, tranne quando gli serve qualcosa. Incapace di fare il padre… e una persona da un dio si aspetta un comportamento esemplare! No, Apollo è un dio egoista… eppure anche lui si riscatta negli ultimi capitoli.

A costo di ripetermi non posso che mettere in evidenza anche la bellezza dell’ambientazione. Attraverso le parole dell’autrice veniamo trasportati nel mondo delle divinità greche, in un luogo senza tempo, ma anche senza spazio.

Quindi, pur avendo qualche piccola pecca, questa serie merita proprio di essere letta e la promuovo sicuramente, avrà sempre un posto speciale tra le mie serie preferite.


Il “fine” della storia è la tumulazione dei Titani nel Tartaro, da dove erano fuggiti per un errore di valutazione (chiamiamolo così, va’) di Seth.

Ammetto che, tutte le volte che leggevo della presenza dei Titani, mi veniva in mente la scena del film Hercules della Disney, dove non fanno certo una bella figura, ma sembrano piuttosto tontoloni… 


In tutta questa serie i Titani non sono affatto degli sprovveduti, sono assetati di sangue. Sentiamo parlare di Iperione, Atlantide, Oceano, Teti e Crono come entità molto crudeli, bramose di potere. Ricordavo poco del mito. Chiaramente, trattandosi di Miti, non abbiamo una sola versione delle loro gesta, ma sicuramente il loro carattere ribelle e avido di potere è la nota comune. Altro elemento comune a tutte le storie che riguardano i Titani è la loro fine: la cattura e la prigionia nel Tartaro.

Sono andata a ricercare informazioni e ho trovato tante cose interessanti.

Vi metto qui i link che mi sono piaciuti di più e che ho trovato più interessanti:





* Chiedo venia per la parola poco carina usata, ma è l’unica che rende l’idea di cosa io pensi di Seth.

La Titan series è così composta:

1.               The Return - Il ritorno (recensione
2.               The Power - Il potere (recensione
3.               The Struggle – La lotta (recensione
4.               The Prophecy – La profezia
Le immagini dei Titani le ho trovate sul web con la ricerca Google, il video è stato preso da YouTube. La grafica del Review Party è di Concetta Di Martino


Commenti

  1. Ciao! Questa autrice mi incuriosisce da tempo, spero finalmente di riuscire a leggere qualcosa di suo :-)

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    1. Io la adoro… credo si sia capito anche dalla recensione.

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