Gruppo di lettura: Lieve come un respiro di Jennifer L. Armentrout (capitoli 24-28)




Ci stiamo avvicinando alla fine della trilogia e si vede, i capitoli che ho letto sono davvero belli. Importanti e in parte chiarificatori…


Titolo: Lieve come un respiro

Autore: Jennifer L. Armentrout

Pagine: 412

Editore: HarperCollins Italia

Data di pubblicazione: 6 aprile 2017

Ogni decisione porta con sé delle conseguenze, è un fatto. Ma le scelte che si trova ad affrontare la diciassettenne Layla sono più difficili del normale. Luce o tenebra? Il sexy e pericoloso Principe degli Inferi Roth oppure Zayne, lo splendido Guardiano che lei non avrebbe mai sperato di poter avere? A quale parte del proprio cuore dare ascolto? Layla, poi, ha un altro problema: è stato liberato un Lilin, un demone tra i più terribili, che sta portando devastazione nella vita di tutti quelli che la circondano, compreso il suo migliore amico Sam. Per risparmiargli una fine di gran lunga peggiore della morte, lei deve scendere a patti col nemico, mentre tenta di salvare la città, e tutta la sua specie, dalla distruzione. Divisa tra due mondi e due amori, Layla non ha certezze, nemmeno quella di sopravvivere, soprattutto quando un antico accordo torna a incombere su tutti loro. Ma a volte, quando sembra che la verità non esista, è il momento di dare ascolto al proprio cuore, schierarsi e combattere fino all'ultimo respiro.


Da qui: ATTENZIONE SPOILER, cercherò di riassumere i capitoli dal 24° al 28°.


Capitolo 24

I Guardiani tornano alla villa con il corpo di Abbot. Roth e Layla sono con loro. Layla ha un po’ di nostalgia nel rivedere la sua camera. Jasmine cura la ferita di Layla. La ferita è però il centro del problema. Layla è rimasta ferita mentre Zayne pugnalava il Lilin e questo vuol dire che i due sono legati in maniera indissolubile.

Intanto ci si prepara ai riti funebri per Abbot. I corpi dei Guardiani devono essere cremati in fretta perché si decompongono più velocemente degli esseri umani. Ora che Abbot non c’è più, Zayne dovrà prendere il suo posto, ma, essendo molto giovane, viene aiutato da Nicolai.

Capitolo 25

Layla e Roth hanno realizzato che la situazione è molto complessa (va beh, lo so, è un eufemismo) e decidono di tornare a parlare con Tony, l’indovino.

(Ok, visita quasi inutile oserei dire…) Tony chiaramente riferisce loro ciò che avevano già capito. Certo, la cosa è inaccettabile, ma tant’è!

“Niente accade senza uno scopo. Le azioni di ciascuno di noi, quelle del Principe e quelle dei Guardiani, hanno portato a questo. Hanno sacrificato tutto per questo, per te. E non sarà stato invano.”

Capitolo 26

Dopo l’incontro con l’indovino tutti cadono nello sconforto (e ci mancherebbe…).

Layla e Roth tornano al loro attico. (E credo qui ci sia la scena più romanticamente struggente che si possa concepire – anche se, dicendola proprio tutta, a me è un po’ venuto in mente Twilight -). Il bacio tra Roth e Layla fa emergere tutti i sentimenti non detti, tutte le paure rimaste nascoste, e soprattutto fa uscire fuori la determinazione di questa ragazzina, che ormai ha capito cosa deve fare.

Capitolo 27

Layla lascia Roth addormentato e va in cerca del Lilin (Brava ragazza, che va a fare ciò che deve!).

Quando lo incontra (…scusate, sono cattiva, ma io dico, possibile mai che sempre nel momento cruciale il cattivo di turno si debba mettere a spiegare “la rava e la fava” e dare quindi il tempo al buono di turno di farlo fuori?), il Lilin le rivela i suoi piani, ma Layla è sempre più determinata.

“Abbiamo il libero arbitrio” continuai, aggrappandomi a qualsiasi cosa potesse fargli cambiare idea. “Tutti noi, non solo gli umani, abbiamo il libero arbitrio. Puoi cambiare. Puoi fermare tutto questo proprio adesso. Puoi…”

Tra un discorso e l’altro, Layla convince il Lilin a mostrarsi nel suo vero aspetto e con un atto di coraggio lo pugnala. Come si era potuto intuire, nello stesso momento in cui Layla pugnala il Lilin, subisce ella stessa l’identica ferita. Eppure Layla è “felice”, perché vede tutte le anime rubate dal Lilin fuggire via, liberarsi dal loro carnefice.

(Questo è effettivamente un capitolo forte, determinante e carico di emozioni. Ho sentito un nodo alla gola mentre Layla chiudeva gli occhi – e un po’ mi è venuto in mente anche Harry Potter, ma io sono malata e vedo Harry dappertutto – trafitta mortalmente dal suo stesso pugnale.)

Capitolo 28

(Se questo però non è Harry!!!) Layla si ritrova nel Limbo al cospetto della madre Lilith.

Considerazioni: A parte che le ho lasciate qua e là disseminate nel riassunto… concludo dicendo che questi capitoli sono stati decisivi. Siamo alla fine della trilogia e la Armentrout cerca di tirare le fila del discorso. Come sempre, per tre quarti del libro siamo stati sul calmo placido, quasi noioso, e alla fine l‘autrice ti tiene con il fiato sospeso. Insomma mette il turbo! Qui si conclude la ricerca del Lilin e se ne determina la sua fine, ma… c’è ancora una speranza.

La conversazione tra Lilith e Layla ci fa capire che la lotta tra Bene e Male non avrà mai fine, non ci sarà mai una vera e propria conclusione. Stiamo solo rimandando il tempo dell’Armageddon, ops Apocalisse!

Vi lascio il calendario delle altre tappe. Se volete, potete continuare con noi la lettura del libro e vi aspettiamo nel gruppo di Facebook per “sclerare” un po’.


Commenti

  1. Anche per me ci sono molti richiami ad Harry Potter,ma non solo. A mio parere tutta la trilogia è costellata di richiami ad altre serie e nemmeno tanto camuffati.
    Adesso sono curiosa di sapere com'è Layla resusciterà. Perché è certo che non muore così

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    1. Tra Twilight e Harry non so davvero cosa scegliere… percarità scritto bene e poi io adoro la Armentrout, ma bisogna dire che spesso nei suoi romanzi si trovano scene che richiamano altri. Secondo alcune blogger era capitato anche con The Covenant serie.

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  2. Belli ed emozionanti. Effettivamente la zia Arme prende parecchi spunti da altre serie, ma sa comunque metterci qualche dettaglio originale

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  3. Sono capitoli decisivi ma anche prevedibili. Io forse mi aspettavo qualcosa di più

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