Recensione: L’amante perduta di Shakespeare di Felicia Kingsley


Autore: Felicia Kingsley

Titolo: L’amante perduta di Shakespeare

Editore: Newton Compton editori

Data di pubblicazione: 8 aprile 2025

Pagine: 320

Nick Montecristo ha ventisei anni e ha già vissuto nove vite. Evaso dal carcere in cui era rinchiuso grazie all’aiuto di un generoso e astuto mentore, Nick si reinventa ancora una volta nei panni di ladro di opere d’arte su commissione. La sua cultura, il suo ingegno e l’indiscusso fascino sono preziosi sul campo e lo rendono sin da subito uno dei più desiderati del settore.

Il primo committente che richiede i suoi servizi di “consulenza” è un ricco collezionista inglese di libri rari. Nick dovrà recuperare per lui una delle poche e ambite copie del First Folio di Shakespeare, che anni prima gli è stato soffiato con l’inganno da un barone-rivale. Ora che quest’ultimo è deceduto e i suoi beni sono passati al figlio, è il momento giusto per pareggiare i conti. Nick si reca così nella villa del barone sul Lago di Como per portare a termine la sua missione. Ha un piano preciso e accurato, solo che non ha messo in conto l’intromissione di Angelica, un’imprevista contendente all’eredità. Giovane, bellissima e impulsiva, Angelica è determinata a prendersi ciò che è suo e trascinare Nick nella soluzione di un enigma che potrebbe rivelarsi più grande di loro. E il ladro gentiluomo potrebbe trovarsi seriamente distratto dall’avvenente ereditiera...

 

Sono di nuovo qui a parlare di un romanzo di Felicia Kingsley: un nuovo bel romanzo…

Mettiamoci che Nick Montecristo ha il suo bel fascino, mettiamoci che la storia è intrigante e con la giusta dose di mistero, mettiamoci che dopo aver conosciuto Blake Avery ne diventi dipendente, mettiamoci che Felicia Kingsley scrive in modo meraviglioso… agitiamo tutto ed ecco qui un romanzo con i fiocchi!

Io ho una dipendenza da Kingsley, non lo nego, ma qui abbiamo una autrice che non sbaglia un colpo. Questa volta con la storia di Nick Montecristo esce dal suo genere, perché non è una storia rosa, ma ha scritto un romanzo che ti tiene incollato e soprattutto ti fa venire voglia di conoscere di più in merito a Shakespeare e alle sue opere, ma non solo.

In questo libro troviamo belle pagine di Letteratura e di Storia, un intrigo giallo che un po’ ti fa venire in mente i grandi film come Intrigo internazionale, c’è anche un piccolo intermezzo di passione che non guasta, il tutto scritto in modo fluido, coinvolgente e appassionante.

Tutto questo per dire che mi è piaciuto incontrare di nuovo Nick Montecristo, che avevamo visto in Prima regola: non innamorarsi. È stato bello vedere come è nato il personaggio di Nick e conoscere il suo passato: attraverso i flashback presenti in questo libro, ripercorriamo la storia di Nick e iniziamo ad inquadrare il tipo.

Meravigliosi sono i ringraziamenti di Blake. Non potevamo aspettarci nulla di diverso da lui, soprattutto dopo averlo così ampiamente conosciuto nei vari libri come Due cuori in affitto, Innamorati pazzi e Lo spezzacuori… che ve lo dico a fa’, li ho letti tutti e ve li consiglio!

Altro punto a favore è “l’enigma” della storia: Shakespeare e le sue opere. Sarà che in questo momento in classe stiamo facendo Shakespeare, ma sono rimasta completamente rapita dal mistero della vera identità del Bardo. Mi piace l’idea che suggerisce Kingsley ovvero che in realtà il grande drammaturgo sia una donna italiana, una donna che in quel determinato periodo storico ha avuto l’ardire di scrivere! Una donna che, lavorando nell’ombra, dietro le quinte, ha lasciato al mondo una bella eredità. Bello soprattutto come Kingsley abbia intrecciato la trama del suo romanzo in modo tale da avvalorare questa tesi, portando riferimenti storici, politici e letterari validi e verosimili. Certo, sono ipotesi, ma sono credibili e soprattutto accettabili.

Contrariamente a quello che la copertina e il titolo suggeriscono, questo romanzo di rosa ha ben poco. Sì, certo, c’è una storiella tra Nick e Angelica, ma è marginale e funzionale alla storia. Nick del resto ha il fascino del ladro gentiluomo, nella mia testa Nick è Cary Grant con un pizzico di Sean Connery.

La parte dell’intrigo, dell’enigma, della ricerca e del mistero è quella che mi ha tenuta incollata alle pagine di questo romanzo.

Ancora una volta non posso che apprezzare l’arte narrativa di Felicia Kingsley!

 


Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia cartacea di questo romanzo.

 


Il romanzo non è parte di una serie, ma è legato a tutti i romanzi che ho citato nella recensione e che appartengono alla storia di Blake Avery.

Due cuori in affitto (recensione)

Prima regola: non innamorarsi (recensione)

Innamorati pazzi (recensione)

Lo spezzacuori (recensione)



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