Recensione: Al limite. On the edge di K. Bromberg

Autore: K. Bromberg

Titolo: Al limite. On the edge

Editore: Newton Compton editori

Data di pubblicazione: 10 giugno 2025

Pagine: 352

Ribelle e sempre pronto a far festa, Cruz Navarro è il bad boy della Formula 1. Questo lo aiuta senz’altro a far colpo sulle ragazze, ma non sullo sponsor che potrebbe far decollare la sua carriera una volta per tutte. Preoccupato per il futuro e desideroso di ripulire la sua immagine, il consiglio di amministrazione gli propone di trovare una brava ragazza che si finga la sua fidanzata e faccia credere a tutti che Cruz ha finalmente messo la testa a posto. La scelta ricade così su Maddix Hart, che tutto vorrebbe meno che essere invischiata in quella faccenda. All’apparenza Maddix è timida e tranquilla, ma Cruz si rende ben presto conto che quella è soltanto una facciata. La sua finta fidanzata è intelligente e caparbia, oltre che estremamente sexy. Non ci vuole molto perché Cruz perda la testa per Maddix e i suoi sentimenti per lei diventino reali. Ma quando la ragazza si avvicinerà a conoscere davvero l’uomo che si nasconde dietro il pilota, Cruz sarà disposto a rischiare tutto, incluso sé stesso, per donarle il suo cuore?

Lui è un pilota di Formula 1 ribelle e dalla reputazione discutibile.

Basterà una brava ragazza a salvare la sua immagine?

Una storia d’amore sexy, che fa avvertire il brivido della velocità.

Voto: 3 e mezzo

 

Ci sono romanzi che, pur rivelandosi una piacevole lettura, non riescono a suscitare vere emozioni. Al limite. On the edge di K. Bromberg, purtroppo, appartiene a questa categoria.

La storia è carina, scorrevole e con una trama divertente, ma ciò che manca è il coinvolgimento. Non ti trasporta nel suo mondo, non ti cattura dal punto di vista emotivo; semplicemente, la termini e "passi oltre". Non conoscevo questa autrice e, pur avendo apprezzato il suo stile narrativo, non ne sono rimasta conquistata. La relazione tra Maddix e Cruz è gradevole, "pepata" al punto giusto, ma nulla di memorabile. Anche le scene "spicy" appaiono quasi slegate dal contesto, come se fossero inserite solo per dovere, senza aggiungere reale spessore alla narrazione o all'evoluzione dei personaggi. Ho vissuto la lettura come una spettatrice esterna, senza empatizzare minimamente con i protagonisti. Ho osservato la loro relazione evolvere, ma non ho percepito il momento cruciale in cui la "finzione" si trasforma in "realtà", un passaggio che, in storie con questo trope, è spesso fondamentale.

Non riesco a parlare di questo romanzo senza fare riferimento ai trope che lo caratterizzano:

  • Sport Romance: Cruz è un talentuoso pilota di Formula 1, figlio e nipote d'arte. Il mondo delle corse – con le sue pressioni mediatiche, i rapporti con il team e con gli altri piloti – è centrale nella narrazione e, in un certo senso, funge da catalizzatore per il secondo trope.
  • Fake Dating: Maddix e Cruz sono costretti a fingere una relazione per permettere a Cruz di diventare il volto di una campagna pubblicitaria. Maddix, completamente ignara del mondo di Cruz, si trova catapultata in un ambiente a lei totalmente sconosciuto.
  • Forced Proximity: simulando una relazione, Cruz e Maddix iniziano a convivere e a comportarsi come una vera coppia. Questa quotidianità – fatta di passeggiate, viaggi in jet privato, eventi sociali e la vita nel paddock – favorisce la crescita del loro rapporto, portandoli a innamorarsi. Maddix è la prima a rendersi conto e ad ammetterlo; Cruz, invece, impiega più tempo per aprirsi. La sua difficoltà a mostrare i sentimenti è radicata in un passato di abbandoni, che lo ha spinto a tenere a distanza le persone per paura di soffrire.

Il romanzo è autococlusivo, ma fa parte di una dilogia, il cui primo volume, anch'esso ambientato nel mondo della Formula 1, è stato pubblicato l'anno scorso. Questa premessa è importante, perché il romanzo può essere letto indipendentemente dal precedente, esattamente come ho fatto io. Non ci sono veri e propri legami di trama tra i due romanzi. Il collegamento si percepisce solo attraverso la citazione dei protagonisti del primo libro un paio di volte nella seconda metà del volume, ma questi riferimenti non sono correlati agli eventi della storia attuale. L'unico cenno esplicito al romanzo precedente è la menzione dell'imminente matrimonio tra Spencer Riggs e Camilla Moretti.

In conclusione, questa è una storia carina, scorrevole e di facile lettura. La narrazione è fluida, ma manca di "anima". La consiglio a chi ama gli Sport Romance ambientati nel mondo delle corse e, in particolare, a chi apprezza il trope del Fake Dating.


Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia in digitale.




La serie Full Throttle è composta di due titoli:

1) Fuori pista. Off the grid

2) Al limite. On the edge



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