Recensione: Il genio delle tabelline di Valeria Razzini

Autore: Valeria Razzini

Titolo: Il genio delle tabelline

Editore: Il battello a vapore

Data di pubblicazione: 15 aprile 2025

Pagine: 112

Ada ha un problema: non riesce a imparare le tabelline. Ci ha provato in tutti i modi, si è anche fatta aiutare dal suo brillante amico Carlo, ma senza successo: proprio non riesce a ricordarle! È un bel guaio, perché a casa la mamma la assilla e a scuola la maestra ha fissato una minacciosa verifica finale sulle tabelline. Una sera, Ada si rifugia nell'amata soffitta, per dimenticare le sue preoccupazioni tra i vecchi libri e gli oggetti d'antiquariato del nonno. Tra questi trova un'antica lampada che ha proprio bisogno di una spolverata e... ecco apparire un vero genio! Si chiama Trifacto e di magia se ne intende perché è un mago, o almeno lo era prima che qualcuno lo rinchiudesse nella lampada. Ada e Trifacto decidono di aiutarsi a vicenda: lui le insegnerà dei trucchi per imparare le tabelline e lei lo aiuterà a scoprire chi lo ha trasformato in un genio. Il loro piano funzionerà?


Ci sono libri che servono per trascorrere momenti di svago, libri che vogliono insegnare, libri che servono per approfondire e ci sono libri che vogliono trasmettere qualcosa di più didattico senza però annoiare. Ecco, Il genio delle tabelline appartiene a quest’ultima categoria.

Con questo simpatico racconto, Valeria Razzini ci porta nell’affascinante mondo della matematica e ci fa affrontare le tabelline. E posso dire, senza tema di essere smentita, che ci riesce alla grande!

Se con Le olimpiadi della matematica abbiamo ripassato tutto il programma di quinta (e io lo ho fatto, perché è stato il nostro libro durante tutto l’anno scolastico), con questa storia possiamo affrontare lo studio delle tabelline in modo divertente e coinvolgente.

Ada è una bambina che “litiga con la matematica” (e a me è venuta in mente la mia alunna R., la quale, tutte le volte che entro in classe, mi chiede con preoccupazione se facciamo matematica). Ada non si sente sicura e la matematica è la sua bestia nera. Certo, ha l’aiuto del suo amico Carlo, ma in alcune occasioni non è sufficiente e le tabelline stanno diventando per lei un vero e proprio incubo. L’incontro con il Genio Trifacto l’aiuterà non solo con la matematica, ma anche con la sua crescita personale. Imparerà che è importante manipolare i numeri e trovare la “musica della matematica”, imparerà trucchetti e nel frattempo allenerà la sua memoria, diventando una campionessa di tabelline. In più avrà modo di capire che è anche importante ammettere di avere paura, non lasciarsi bloccare da quel sentimento, ma gestirlo. E ancora cercherà di affrontare la dolorosa separazione dal padre.

Una bella storia di amicizia e un piccolo mistero da risolvere sono il quadro in cui si svolge questa avventura di Ada e del genio Trifacto.

Assolutamente consigliato alle maestre che vogliono affrontare le tabelline in modo originale, il racconto è ricco di suggestioni ed esercizi, ci sono giochi per ripassare e tanti spunti per proporre lo studio di questo argomento.

Consigliato ai bambini curiosi, che vogliono leggere qualcosa di divertente, avventuroso e nel frattempo esercitarsi con le moltiplicazioni.

Validissimo strumento didattico, perché scritto con un font ad alta leggibilità e anche ben distanziato tra le righe, il libro contiene illustrazioni molto carine e non troppo invadenti, che corredano la storia in modo equilibrato. In più ci sono tante pagine con esercizi da completare (chiaramente alla fine del volume ci sono anche le soluzioni).

La storia narrata è ben scritta, semplice, facile da seguire nel suo svolgimento. Rappresenta bene la vita dei bambini e ogni piccolo lettore può facilmente riconoscersi in Ada.

Mi è piaciuto tantissimo leggere anche questa storia, la quale si vede essere scritta da una maestra che ama il suo lavoro e che lo fa con passione.

Quindi che dire di più: un bel racconto da leggere con i nostri alunni o da regalare a bambini che vogliono imparare e/o ripassare le tabelline, oltre che divertirsi.

 


Voglio ringraziare in modo speciale Valeria Razzini per avermi regalato il suo libro, non vedo l’ora di incontrarla per abbracciarla e farmelo firmare.



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