Book Tag: La pila della vergogna
Qualche giorno fa, sul profilo IG di Ciffabooks, ho
trovato questo BookTag molto carino, perché, parliamoci chiaro, chi non ha
problemi con gli acquisti compulsivi di libri? Un lettore ha sempre una “pila
della vergogna” che lo aspetta sul comodino, sul tavolo della sala, sull’ultimo
ripiano della libreria, sul davanzale della finestra del salone, sul ripiano
del mobile di fianco alla TV… ok, adesso conoscete almeno un decimo del mio
problema (e potete capire la disperazione di Marito…) e non conto gli e-book,
quelli non contano, non occupano spazio… giusto, no?
Per tornare al BookTag di oggi… con Dolcissima ed Erica abbiamo deciso di mettere in mostra i nostri “peccati”. Lo faremo in modalità diverse: questa volta Dolci vuole preparare un video sul suo TikTok, mentre Erica e io preferiamo raccontare sui nostri blog le nostre scelte.
Intanto ringrazio Ciffabooks per
avermi permesso di prendere ispirazione dal suo contenuto.
Ecco le diverse categorie:
1) Il re della pila. Un libro nella pila da più di due anni.
Ho faticato a trovare il titolo adatto, ma poi alla fine
l’ho scovato, sepolto tra libri e libri
in attesa di essere letti… Un amore
da favola. Ti sogno da sempre di Tiffany Schmidt. Staziona nello scaffale
dei libri da leggere da giugno del 2021.
2) Il mattone. Un libro con più di 500 pagine.
Questo staziona da poco nella libreria e credo che ci
starà ancora per poco, perché vorrei
leggerlo a breve (ops, mi si è allungato il naso!), comunque con le sue
1120 pagine è decisamente il mio mattone: Sepolcro
in agguato di Robert Galbraith. Acquistato appena uscito e a breve sarà
letto, magari lo leggo ad aprile!
3) L’acquisto compulsivo. Il libro di cui non ti ricordi il motivo dell’acquisto.
C’è un libro che avevo
proprio dimenticato di aver acquistato, quindi chiaramente ne ho
dimenticato anche il motivo, ed è La casa
che mi porta via di Sophie Anderson… sembra che io lo abbia acquistato nel
giugno 2022 (almeno così mi dice Amazon).
4) Il dimenticato. Il libro che ti dimentichi sempre di mettere in TBR.
Non
ho dubbi, questo libro mi tortura anche nei sogni… La misura dell’uomo di Marco Malvaldi.
Sono anni, ovvero dal 2019 (quindi andrebbe anche nel numero 1), che ogni volta
dico “il prossimo mese lo leggo”, poi puntualmente… leggo altro e lui
pazientemente resta in attesa.
5) Il regalo. Il libro che ti hanno regalato e che non hai ancora letto.
Qui mi sento in
colpa. È vero che solitamente, quando mi viene regalato un libro, non lo
leggo subito, ma poi, con calma nel corso dell’anno, finisce che lo leggo, tuttavia
c’è un romanzo che mi è stato regalato da una collega che io non riesco a
decidermi di leggere. È lì, messo in evidenza tra quelli che devo leggere,
anche con una certa priorità (sì, divido la pila della vergogna in priorità),
ma poi lo evito sempre. Non so cosa sia che mi faccia evitare la sua lettura,
non mi attira, non giunge mai il suo momento. Giuro che mi dispiace, perché la
collega me lo ha regalato con entusiasmo dicendo che, quando lei lo ha letto,
ha pensato che sarebbe piaciuto tanto anche a me, ma… boh, non so. Dovrò
decidermi a leggerlo. Il titolo di questo romanzo è (che poi già il titolo non
è che ti invogli alla lettura…) Il Tullio
e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani.
6) Pessimo inizio. Il libro che hai
iniziato ma lasciato subito per aspettare tempi migliori.
Non ho pessimi inizi… Aspettate, mi spiego meglio. Non
che non abbia letto libri con pessimi inizi (vedi il libro che sto leggendo
ora…), ma io sono fatta male: non abbandono un libro. Non ce la faccio, se inizio un libro lo devo portare a
termine. Credo sia uno dei diritti del lettore che non applico. Gli unici
libri che leggo a tappe sono i saggi, ma solo perché li vedo più come
libri-studio. Quindi questa casella per me non c’è.
7) Il classico. Un grande classico che ti aspetta in libreria.
Qui mi serve un momento per spiegare bene. Io non amo i classici, ne leggo pochi e se
posso li evito. Quasi sempre li ho letti per scuola o con i miei figli (quando la
prof. di lettere glieli assegnava), ma di mia spontanea volontà credo di averne
letti solo un paio. Detto questo, c’è un grande classico che ho comprato io di
mia sponte, non è vero… comprato perché Dolci ha cominciato a dirmi che non
potevo non leggerlo e alla fine mi ha convinta con uno stratagemma dei suoi.
Tra l’altro è il suo libro preferito e ha pure la copertina tutta rosa come
piace a lei. Questo libro è Alice nel
paese delle meraviglie di Lewis Carroll nella edizione di AlterEgo.
Questa
è solo una goccia della mia pila della vergogna.
Una goccia davvero, perché i libri che sono in attesa di essere letti sono
tanti tanti tanti (troppi, sta dicendo Marito). Non so perché, mi ripeto sempre
che non devo più acquistare libri fino a quando la pila della vergogna non si
esaurisce, ma poi… vado ad un corso di aggiornamento di matematica e qualche
relatore fa riferimenti a romanzi interessanti e io non posso non prenderli,
oppure i miei autori o le mie autrici preferite scrivono un nuovo romanzo (e io
che faccio, non lo prendo?); ci sono poi le feste e quindi i regali (ben
vengano i regali librosi, meglio di tutti gli altri tipi di regali che
finiscono dimenticati in un cassetto), altre volte ci sono giretti innocui in
libreria che però… Ah! E poi ci sono i “questo potrebbe essermi utile a scuola
da leggere con gli alunni…”.
Non so che scuse abbiate voi, ma io a un bel libro da
leggere non resisto, prima o poi li leggerò tutti!
E voi avete una pila della vergogna? Quanto è nutrita?
Qual è il libro che vi staziona da più tempo? E quello che vorreste leggere
entro la fine dell’anno?
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