Recensione: I fratelli difendieroi di Alice Basso

Autore: Alice Basso

Titolo: I fratelli difendieroi

Editore: Garzanti

Data di pubblicazione: 27 agosto 2024

Pagine: 320

«I grandi classici per ragazzi che ci fanno leggere a scuola non mi piacciono!». Non proprio la frase giusta da pronunciare in una biblioteca. Ma a Tommy, undici anni, dispiace per i protagonisti che in libri come "Piccole donne", "Mary Poppins", "Oliver Twist", "Heidi" e così via sono costretti a vivere mille tragedie. Sua sorella Lisa, tredici anni di buonsenso, prova a difendere gli scrittori, ma alla fine si convince anche lei. Ed è allora che la signora Borbotti, la bibliotecaria, non può più far finta di niente. Deve per forza trasformarsi. In cosa? Nella dea protettrice di tutti i libri che siano stati mai scritti sulla faccia della Terra e di altri diciannove pianeti, ovvio. Peccato che questa dea abbia le sembianze di un dragopiovra alto tre metri. Tommy e Lisa non credono ai loro occhi e poco dopo nemmeno alle loro orecchie. La bibliotecaria ha una missione per loro: entrare nelle storie che hanno criticato e, visto che ci tengono tanto, provare a salvare ogni protagonista dalla peggior disgrazia che gli capita nel libro. Una missione? Loro due insieme? Non è che vadano proprio d'accordo. Ma non c'è altro da fare, devono diventare “i fratelli difendieroi”. Si parte con "Il Piccolo Principe", proseguendo con "Piccole donne", "Pinocchio", "Peter Pan" e "Le avventure di Huckleberry Finn"... Non è mica facile, però: i personaggi non sempre collaborano e Tommy e Lisa devono inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo. Non immaginavano potesse essere così esilarante vivere tante avventure. Ma incontrando Beth, Jo, Peter Pan, Campanellino, Pinocchio, la Fata Turchina e gli altri, Tommy e Lisa imparano molto anche su loro stessi. Imparano a essere più sinceri tra fratelli e, soprattutto, capiscono che i momenti difficili nella vita non capitano mai per caso... e che la soluzione perfetta per una storia a volte si trova nientemeno che in un'altra storia. Una grande autrice firma il suo primo libro per ragazzi. Ci sono delle storie da salvare, salite a bordo.


Credo che leggere libri per ragazzi sia per me la cosa migliore e, se poi a scriverli è Alice Basso, allora sono davvero nel mio paradiso personale!

Dico la verità: anche a me i classici per ragazzi hanno fatto schifo! Non mi vergogno a dirlo, io li evito quando posso… Ho evitato Il Piccolo Principe per anni, poi l’ho letto e non mi è piaciuto, quindi capisco perfettamente Tommy, sono come lui!

Quindi grazie, Alice, per aver scritto un libro che sento appartenermi in modo particolare!

Tommy è in prima media e ha una professoressa un po’ vecchio stile, egli la chiama la Mummia, quindi…, comunque la Mummia, ops, la professoressa assegna sempre un libro dai grandi classici della letteratura per ragazzi e Tommy trova che tutte le storie facciano schifo, soprattutto perché ai protagonisti ne accadono di ogni… per contro la sorella di Tommy, Lisa, è una lettrice appassionata. Lisa ama i libri in modo viscerale e chiaramente non la pensa come il fratellino. Anche Lisa ha come professoressa la Mummia, ma non vive il compito della lettura mensile come un dramma.

Sta di fatto che la scuola è iniziata e la professoressa ha assegnato il compito, Lisa e Tommy si trovano in biblioteca a scegliere il libro da leggere e nel decidere si trovano a discutere in merito ai loro sentimenti verso la lettura. Ad intervenire è la bibliotecaria… che, va beh, non ve lo dico come… ma assegna loro una missione. Tommy e Lisa si ritrovano a gironzolare tra le pagine delle storie che hanno letto per “salvare” i protagonisti!

Saltando di storia in storia, Tommy e Lisa imparano a conoscersi meglio, a conoscere i loro pregi e i loro difetti, i loro punti di forza e le loro debolezze. Sia Lisa che Tommy guardano le storie lette con una prospettiva diversa: l’uno imparerà ad apprezzare le diverse vicissitudini che i protagonisti “devono” affrontare, l’altra scoprirà che a volte alcuni libri vengono un po’ sopravvalutati (e anche lei dirà che il Piccolo Principe è un bambino lagnoso!).

Questa è la trama. Cosa ho provato io? Beh, ho riso un mondo. Tutta la storia è raccontata dalla voce di Tommy, un ragazzino di undici anni che più tempesta di così non può essere (io ci ho visto alcuni miei alunni). Le storie classiche vengono modificate, mescolate: Peter Pan entra in Pinocchio, il Piccolo Principe va a vivere con le sorelle March, la Fata Turchina rimette in riga i bambini del paese dei Balocchi e poi cerca di istruire pure i Bambini Perduti dell’Isola Che Non C’è… Se, come me, conoscete le storie classiche (di quelle riportate nel libro io non ho letto Tom Sawyer e Huckleberry Finn), vi divertirete a veder interagire due bambini del mondo moderno con i grandi classici, ma, anche se per caso non avete letto questi libri, non avrete difficoltà a seguire la trama. Tutti gli elementi sono spiegati e inquadrati in modo completo.

Ad aiutare questa lettura piacevole e divertente è proprio lo stile ironico di Alice Basso, una caratteristica che amo molto di questa autrice e che avevo trovato sia nella serie dedicata a Vani Sarca sia in quella di Anita Bo… ora che ci penso sempre di viaggi nel mondo dei libri si trattava… Non mi soffermo sullo stile dell’autrice. C’è ironia ma anche riflessioni profonde e un grande amore per la letteratura, per i libri in generale.

 

«Sai, Lisa, stavo pensando una cosa. Di solito quei libri là, i classici per ragazzi, hanno una morale, un messaggio… Insomma, qualcosa che ti vogliono insegnare, giusto?» Lisa annuisce. «Mi chiedevo cosa cavolo potremmo avere imparato noi da queste strane versioni che abbiamo appena vissuto. […]»

[…]

«E che leggere non fa poi così schifo», concludo io.

 

E solo per questa breve citazione vale la pena suggerire la lettura di questo romanzo ai giovani lettori. Un libro moderno che farà apprezzare i grandi romanzi, perché, ora lo so anche io, non è detto che classico voglia per forza dire vecchio e noioso!

Nota a margine: un plauso al carattere tipografico. Ho apprezzato la chiarezza del font e soprattutto la spaziatura tra le righe. Un libro adattissimo anche ai lettori che hanno qualche difficoltà, perché ad alta leggibilità. Caratteristica, questa, di grande pregio, perché spesso i romanzi per ragazzi non è che siano di facile lettura!

Menzione di merito: ho letto il romanzo seguendo la lettura su Audible fatta da Alice Basso stessa. L’ironia del libro è stata così esaltata dall’espressività dell’autrice. Devo dire che ho divorato il libro, infatti, non appena ne avevo la possibilità, infilavo le cuffiette e con libro e matita (per segnare le frasi che mi piacevano) mi immergevo in Piccole Donne e Peter Pan; soprattutto ho conosciuto Tom Sawyer e Huck Finn! Un libro che mi ha coinvolta con tutti e cinque i sensi!

Ringrazio la mia amica Dolcissima per avermi regalato questo bellissimo romanzo.






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