Recensione #76: Navarro. Il mondo di sotto di Andrea L. Gobbi


Autore: Andrea L. Gobbi

Titolo: Navarro. Il mondo di sotto

Editore: Fanucci

Data di pubblicazione: 14 maggio 2020

Pagine: 272

Anno 1492. La Terra è piatta. È quanto scopre Cristoforo Colombo al comando della sua missione nell'oceano Atlantico: non le Indie come credeva (e neppure l'America), ma la fine del Mondo. Delle tre navi - la Nina, la Pinta e la Santa Maria - partite da Palos il 3 agosto 1492, soltanto la prima, capitanata dal grande navigatore, riesce a far ritorno nel Vecchio Continente. Le altre due, invece, finiscono disperse. O almeno questo è ciò che viene fatto credere. Un anno dopo, infatti, un ragazzo viene a conoscenza di un segreto insospettabile per cui nulla sarà più come prima. È una sera piovosa quando, in occasione del suo tredicesimo compleanno, Pedro Navarro riceve dalle mani di un uomo, un marinaio sopravvissuto alla grande spedizione, una lettera scritta da suo padre Franco, fino ad allora creduto disperso su una delle due caravelle. Ai confini del mondo, a quanto racconta, esisterebbe uno stretto canale dove convergono tutte le correnti dell'oceano Atlantico. Nessuno sa dove esso conduca, eppure Franco ne è convinto: si tratta della via che conduce al Nuovo Mondo. Secondo lui la Terra rassomiglierebbe a un'enorme moneta, di cui il mondo conosciuto rappresenta solo una faccia. Ma che cosa si cela dall'altra parte? Franco si è lanciato per scoprirlo, lasciando nelle mani del figlio un prezioso amuleto.



Pedro Navarro è un ragazzo avventuroso. È determinato a sfidare tutto e tutti pur di ritrovare suo padre, Franco Navarro. Un padre sognatore almeno quanto lui stesso.

Franco Navarro era un marinaio imbarcato sulla caravella Santa Maria, che il 3 agosto 1492 salpò da Palos alla volta delle Indie… ma non arrivò mai a destinazione, anzi a dire il vero non arrivò nemmeno in America, perché la piccola isola di San Salvator era l’estremo confine del mondo, da lì partiva il canale della Via Lattea. Sì, perché la Terra è piatta! È come una medaglia.

Pedro però riceve una lettera dal padre e si avventura in mare alla ricerca di informazioni.

Tra terre straordinarie, che mi hanno ricordato I viaggi di Gulliver o quelle de Il Piccolo Principe, tra creature singolari, che neanche uno studioso di creature magiche come Newt Scamander con i suoi Animali Fantastici ha incontrato, e tra misteri, che ricordano un po’ La Camera dei segreti di Hogwards… Pedro e i suoi amici vivono una storia fantastica e hanno modo di incontrare anche ciò che rimane dell’antica Atlantide.

Questo è un romanzo fantasy per ragazzi, ha un pizzico di storia e una spruzzata di scienza… va beh, lasciamo perdere la sua deriva terrapiattista…

È un bel racconto, ma c’è qualcosa che non mi ha pienamente convinto. È anche vero che ho appena terminato di leggere L’isola del tesoro di Stevenson e di fronte a quel capolavoro è dura reggere il passo…

C’è però da dire che la narrazione di questo autore mi è piaciuta. Andrea L. Gobbi è per me una nuova scoperta. Ha uno stile scorrevole e fluido, ricco di descrizioni così dettagliate che riesci ad immaginarti il mondo e le creature che lo popolano. Spesso ho sognato ad occhi aperti e ho pensato che sarebbe un bellissimo film di animazione (o uno di quei film con tanti effetti speciali). I giovani protagonisti sono poi ben tratteggiati, specie nel loro aspetto psicologico; è vero che in alcuni momenti mi hanno ricordato il trio di maghetti, ma sono molto simpatici e ti affezioni a loro.

So che questo è il primo volume di una trilogia e io sto già aspettando il secondo volume, perché, nonostante alcuni aspetti siano un po’ confusi, sono curiosa di sapere come continuano le avventure di Pedro e della sua ciurma.

Sicuramente è una bella lettura, specie per i ragazzi che amano l’avventura.

Ringrazio la CE per la copia cartacea del romanzo.

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