Recensione: La ragazza dagli occhi di carta di Ilaria Tuti
Autore: Ilaria Tuti
Titolo: La ragazza dagli occhi di carta
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 14 novembre 2023
Pagine: 66
Dopo quanto accaduto in Fiori sopra l'inferno, il
commissario Teresa Battaglia ha due novità nella sua vita: una decisamente
negativa, purtroppo, tanto che non osa confessarla a nessuno; e un'altra sulla
quale invece non sa ancora pronunciarsi, e che risponde al nome di Massimo
Marini. Il suo nuovo collega, anzi, sottoposto, è ancora un enigma per lei… Ma
non ha altra scelta che lavorare insieme a lui, soprattutto quando si ritrovano
ad affrontare un nuovo, inquietante caso. Un caso di scomparsa, forse di
omicidio, in cui però nulla è come sembra a prima vista.
La ragazza
dagli occhi di carta è una novella
che ci permette di entrare in contatto con Teresa Battaglia e un po’ anche con
Marini. Possiamo inserirla nel periodo tra Fiori
sopra l’inferno e Ninfa dormiente,
perché Marini è già arrivato al commissariato di Teresa, ma non sono ancora entrati
in sintonia. Teresa ha inoltre iniziato a combattere contro la sua malattia che
le sta cancellando i ricordi e anche contro il diabete. Questa novella dovrebbe
essere stata scritta prima di Fiori sopra
l’inferno e infatti ritroviamo le tinte cupe e le tradizioni della montagna,
che sono quelle che animano i primi due romanzi della serie, ma ci fornisce
anche tante informazioni su Teresa, che poi impareremo a conoscere durante i
romanzi della serie. Personalmente mi sono fermata proprio a questi primi due
romanzi, non continuando la lettura della serie, ma leggere di nuovo di Teresa
mi ha fatto tornare la voglia di sapere come proseguono le avventure del
Commissario Battaglia.
Sono
stata catturata dallo stile di Ilaria Tuti. Crudo e diretto. Oscuro esattamente
come il Male che racconta. La novella è molto breve, oserei dire troppo breve,
ma quelle poche pagine sono intrise di orrore e angoscia. Questa capacità di
farti entrare nel racconto anche in poche pagine è quello che mi piace
maggiormente. Tuti riesce a descrivere luoghi, personaggi e tradizioni con
poche pennellate e sa trasmettere l’orrore derivante dal delitto. Altra cosa
che apprezzo sempre molto è la capacità di entrare nella mente dell’assassino.
Teresa Battaglia osserva, nota e annota e alla fine riesce a capire la strada sulla
quale il Male si è mosso.
Il finale di questo racconto poi mi ha lasciato in sospeso, vorrei saperne di più, perché secondo me “la ragazza dagli occhi di carta” nasconde molto di più di quello che Teresa è riuscita a svelare.
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