Recensione: Didattica a stazioni di Ginevra e Giuditta G. Gottardi

Autore: Ginevra Gottardi, Giuditta G. Gottardi

Titolo: Didattica a stazioni. Alfabeto e sillabe

Editore: Erickson

Data di pubblicazione: 2 dicembre 2022

Pagine: 208

La didattica a stazioni si posiziona all’interno della cornice più ampia della didattica aperta, una didattica centrata sul concetto di «autonomia», in cui l’insegnante progetta una serie di percorsi e ogni alunno/a diventa protagonista della propria azione didattica. Con questa metodologia si possono proporre molti approcci differenti per l’apprendimento dei contenuti, alternando attività manipolative a fasi di gioco e a esercizi classici su schede operative, in circuiti predefiniti «a tappe». La didattica a stazioni prevede che la classe, divisa in piccoli gruppi, lavori sullo stesso argomento ma con modalità diverse. Allo scadere di un tempo prefissato, i bambini e le bambine sono invitati a spostarsi da una «stazione» a un’altra (cioè da un tavolo a un altro) fino al completamento del circuito. In questo volume la metodologia si applica allo studio delle vocali e delle consonanti. Inserite nella cornice narrativa di una gita scolastica in campagna su un treno, le tappe prevedono l’allenamento delle competenze di scrittura, lettura e ascolto e parlato. Per ogni stazione vengono fornite indicazioni su: durata, allestimento dei tavoli e dei materiali, modalità di svolgimento e finalità didattiche, schede operative fotocopiabili. Nell’Appendice sono presenti le schede di valutazione e un passaporto da completare dopo ogni tappa. Il poster della mappa del viaggio, le card per i giochi e i segnatavoli sono raccolti negli allegati a colori.

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Autore: Ginevra Gottardi, Giuditta G. Gottardi

Titolo: Didattica a stazioni. Numeri 0-99

Editore: Erickson

Data di pubblicazione: 16 febbraio 2024

Pagine: 256

La didattica a stazioni si posiziona all’interno della cornice più ampia della didattica aperta, una didattica centrata sul concetto di «autonomia», in cui l’insegnante progetta una serie di percorsi e ogni alunno/a diventa protagonista del proprio apprendimento. Con questa metodologia si possono proporre i contenuti in molte modalità differenti, alternando attività manipolative a fasi di gioco e a esercizi classici su schede operative, in circuiti predefiniti «a tappe». La didattica a stazioni prevede che la classe, divisa in piccoli gruppi, lavori sullo stesso argomento ma con modalità diverse. Allo scadere di un tempo prefissato, i bambini e le bambine sono invitati a spostarsi da una «stazione» a un’altra (cioè da un tavolo a un altro) fino al completamento del circuito. Nel volume la metodologia si applica all’apprendimento dei numeri da 0 a 99 per le classi prima e seconda. Nella cornice narrativa di un viaggio in treno in Giappone, le tappe delle stazioni contengono attività su: numeri da 0 a 10; addizioni e sottrazioni entro il 10 ed entro il 20; numeri da 21 a 99; addizioni e sottrazioni entro il 99; tabelline da 0 a 10. Per ogni stazione vengono fornite le indicazioni sull’allestimento dei tavoli e dei materiali e sul modo di presentare in classe gli argomenti. Negli allegati a colori ci sono le carte, i segnatavoli con gli animali «guida» e la mappa del viaggio. Nelle Risorse online si trovano ulteriori schede operative e fotografie a supporto dell’allestimento dell’aula.

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Parlo insieme di questi due testi perché sono “simili” nella struttura.

Non è un segreto che come insegnante io ami la didattica a stazioni. Trovo sia una metodologia inclusiva e attiva. perché centrata sull’alunno che diventa attore principale e non mero fruitore.

Personalmente uso questa metodologia in tutte le discipline e per diverse finalità, ovvero quando voglio consolidare gli apprendimenti, quando voglio semplicemente fare delle esercitazioni o quando dobbiamo studiare e/o approfondire argomenti.

Ho ancora tanto da imparare e questi due testi sono per me fondamentali.

Si rivolgono a prima e seconda primaria, ma forniscono strumenti utili per chi volesse affrontare questa metodologia anche nelle classi più alte.

Ci sono tanti consigli pratici e tante esemplificazioni.

Per le classi prime e seconde ci sono dei percorsi strutturati dalla prima all’ultima stazione, con tanto di materiali da poter utilizzare immediatamente.

C’è da dire che, come tutti i volumi delle sorelle Gottardi, sono ricchissimi di materiali e sono molto “spendibili” in classe. Sono sicura che, quando avrò nuovamente una classe prima, utilizzerò i materiali come ho già usato molte delle loro proposte per i lapbook!

Per il momento ho trovato per me fondamentali le pagine di introduzione alla metodologia, ho imparato tanto e ho compreso meglio alcuni aspetti.

Se siete interessati a questa metodologia, io consiglio anche di seguire il loro corso di formazione “Summer School”, che si terrà a Trento nel mese di giugno. Io ho seguito “Winter School”, che è stato svolto a Roma dal 3 al 5 gennaio 2024.

 

Ringrazio le sorelle Gottardi per avermi omaggiato di questi testi.



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