Recensione: Il problema è che mi piaci… di Paola Servente

Autore: Paola Servente

Titolo: Il problema è che mi piaci…

Editore: Newton Compton Editori

Data di pubblicazione: 5 marzo 2020

Pagine: 314

Le cose non sono mai state troppo semplici per Nora, un'insegnante di musica in una prestigiosa scuola privata, che cresce da sola uno splendido bambino di cinque anni, Michelangelo. Ha sempre potuto contare solo su sé stessa, perché Filippo, l'uomo che l'ha abbandonata per fuggire a Santo Domingo, è terrorizzato all'idea di diventare una persona adulta e responsabile. Nora però ha mantenuto con lui un legame forte, nella speranza che un giorno la loro famiglia possa riunirsi definitivamente. Ma quando la scuola rischia la chiusura, le preoccupazioni di Nora si moltiplicano. Possibile che la sfortuna abbia deciso di perseguitarla? Oppure il destino le sta dando una seconda opportunità? Nella sua vita piomba Alessandro, consulente aziendale e papà di una delle sue alunne, che si offre di studiare un piano di rilancio per salvare l'istituto e che la vuole nel suo team di lavoro. Il fatto che sia terribilmente affascinante di sicuro complica le cose... Se vuole davvero fare ordine una volta per tutte nella propria vita, Nora dovrà imparare a fidarsi del proprio cuore.

La vita ti fornisce i pezzi, spetta a noi comporli, come note in una melodia.

 

Ho deciso di iniziare la mia recensione con questa citazione, perché il romanzo di Paola Servente è proprio questo: una melodia.

Il problema è che mi piaci… è una commedia rosa, con tutti gli elementi classici del romance.

In realtà sono un po’ in difficoltà nello scrivere questa recensione; sono infatti già un paio di giorni che ho terminato la lettura del libro, ma non riesco a trovare le parole per esprimere la mia opinione.

Così mi sono fatta una domanda: “Manu, ti è piaciuto il libro?” e la risposta che mi sono data è: “Sì e anche molto”.

Mi è piaciuto forse proprio perché la storia che racconta è lineare, scritta in maniera fluida, scorrevole, accattivante e coinvolgente. Mi è piaciuto perché Nora è una ragazza semplice, confusa nel mettere in ordine le proprie sensazioni, non ha ben chiaro il turbinio di emozioni che si creano in lei sia riguardo a Fil sia rispetto ad Alessandro ed è come sospesa… Nora è esattamente una persona normale, una mamma single e una insegnante che si dedica con passione al proprio lavoro. Adora la musica, ma adora ancora di più suo figlio Michelangelo e cerca di fare il meglio per lui, come anche per i suoi alunni e per la sua amica Beatrice. In Nora ci possiamo facilmente riconoscere, ma anche nelle altre protagoniste femminili, come Beatrice o Martina, perché sono persone reali, vere, che esistono. Persone con i loro dubbi, le loro ferite in campo sentimentale. Sono altrettanto veri i personaggi maschili: oddio, Filippo è ancora troppo bambinone, non ha ancora superato l’adolescenza pur avendo superato i trenta, Alessandro è molto ben caratterizzato, ma molto di più sono perfettamente riusciti Mauro o Saverio.

Ecco, di questo romanzo mi è piaciuta proprio questa genuinità, questa sua semplicità. Non ci sono grandi rivelazioni, non ci sono grandi misteri, non ci sono grandi colpi di scena; ci sono semplicemente dei ragazzi che cercano di mettere ordine nella loro vita. Sono personaggi perfettamente riconoscibili nelle persone che quotidianamente incontriamo.

È un romanzo garbato, elegante, piacevolissimo, da leggere per passare delle ore immersi nel romanticismo, ore in cui vuoi proprio staccare la spina e rilassarti. Questa sua caratteristica mi ha permesso di divorare il libro arrivando immediatamente alla fine…

Ultima nota: mi è piaciuto anche il gioco finale presente nei Ringraziamenti. Non ho indovinato tutte le risposte, ma è stato molto carino mettersi in gioco. Questo romanzo è assolutamente consigliato a chi ha bisogno di staccare la spina, a chi cerca un po’ di romanticismo, a chi ama le storie ben scritte.

Ho letto questo romanzo per curiosità, perché ho conosciuto Paola Servente durante il Florence Book Festival dell’anno scorso e come persona mi aveva affascinata, infatti ho passato davvero una piacevolissima serata insieme con lei. Quella sera per me è stata la molla che poi mi ha spinto a comprare il suo romanzo; certo, ho aspettato un po’ prima di leggerlo, ma devo dire che ne sono felice e non vedo l’ora di incontrare nuovamente Paola. Sono sicura che continuerò a leggere le sue storie, infatti ho intenzione di acquistare Il problema è che ti penso… perché voglio conoscere la storia di Martina, che sembra promettere bene.


Con questa lettura partecipo alla challenge Vintage Trial: questo libro infatti è uno dei miei 15 titoli vintage ovvero quei libri che hai da tantissimo tempo nella tua libreria.



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