Recensione: Arvis delle nubi. Cuore di fiamma di Christian Antonini

Autore: Christian Antonini

Titolo: Arvis delle nubi. Cuore di fiamma

Editore: Giunti Editore

Data di pubblicazione: 11 gennaio 2023

Pagine: 269

Un padre scomparso, un enigma, la lotta per il dominio. Ma Arvis non può arrendersi. Un cataclisma misterioso ha ricoperto la superficie di Albrin con uno strato di nubi velenose e corrosive chiamato “la Coltre”, che raggiunge però solo una certa altezza, permettendo la vita sulla cima delle montagne. Qui vivono i vari popoli sopravvissuti, divisi in una serie di piccoli regni spesso in guerra tra loro. È passato un anno dalla scomparsa di re Aurval, sovrano del Picco delle nubi. La Lega dei regni vuole assoggettare i Picchi dei draal, comunità libere e indipendenti di cui fa parte il Picco delle nubi. Mentre i Signori dei draal si riuniscono per valutare il da farsi, Arvis, la figlia del re Aurval, riceve un messaggio, portato da un "legno" di saltimbanchi, che le fa pensare che il padre sia ancora vivo. Parte con il proprio draal, contro il volere del fratello maggiore Aune, a cui rimane la difesa del regno... Un’ambientazione fantasy lontana dai moduli tradizionali: una società con poche risorse, dominata dalla navigazione con scafi capaci di volare, e città al di sopra delle nuvole in cui si muovono personaggi costruiti con realismo e dettaglio psicologico.


Faccio subito una premessa: mi piace molto lo stile narrativo di Christian Antonini. Preferisco però i suoi romanzi quando sono legati alla Storia. Mi aveva infatti abituato a leggere libri che avessero avvenimenti realmente accaduti con parti romanzate. L’unione di queste due realtà dava vita a bellissimi romanzi per ragazzi.

Questo nuovo romanzo, Arvis delle nubi, è il primo di una serie fantasy per ragazzi. Si stacca completamente da quello che è l’Antonini che ho imparato a conoscere e ad amare. È il primo volume di una serie, che spero continui presto, anche se dotato di un suo Epilogo. La storia infatti si conclude, ma l’Epilogo lascia una porta aperta per un seguito.

Guardiamo subito ciò che ho apprezzato:

- Arvis: una ragazza determinata, che ha chiari i suoi obiettivi, che non molla davanti alle difficoltà, capace di difendersi da sola e di portare avanti le proprie idee. Al contempo è una ragazza impulsiva e questo le crea qualche problema. Arvis è coraggiosa, ama la sua famiglia e non ha dubbi: vuole ritrovare suo padre. Per ottenere questo si scontra con il fratello Aune. Anzi, mette proprio in crisi Aune e tutto il suo regno. L’amore per la famiglia e il proprio regno però è così forte che la farà tornare a casa per combattere al fianco del fratello, come sua “pari”.

- I draal: mi sono immaginata queste grandi bestie come dei draghi alati e sputafuoco. Parliamoci chiaro: chi non ha mai desiderato un drago?

- Gli skreet o meglio Niala: un animaletto peloso e molto “batuffoloso” che vive insieme ai draal. Una sorta di peluche a quattro zampe. Niala è affettuosa con la sua umana e trasmette tante sensazioni positive anche al lettore.

- Il messaggio che passa attraverso questa storia: in realtà più di un messaggio, perché in questo romanzo troviamo l’amore per la famiglia, il senso di responsabilità verso coloro che dipendono da noi, la determinazione di raggiungere uno scopo.

Cosa invece mi è risultato pesante e mi ha fatto rallentare la lettura? La lentezza della narrazione. Ci sono momenti in cui non succede nulla, tutto è descrizione. Anche la battaglia, seppur concitata, scorre lenta. È vero che l’ambientazione fantasy è un po’ così, infatti ho ritrovato nel racconto tutti gli elementi tipici di un racconto fantasy, ma in questo caso specifico lo ho sofferto troppo. Forse è proprio questa “lentezza narrativa” che mi ha fatto amare Arvis, una adolescente impulsiva e in alcuni casi idealista. Mi è piaciuto molto come Arvis agisce e interagisce nel corso di tutto il racconto.

Ho trovato il romanzo molto adatto al pubblico cui si rivolge, linguaggio e situazioni sono alla portata delle giovani lettrici e dei giovani lettori che sceglieranno di avventurarsi nel mondo di Draalghir. Assolutamente consigliato per le ragazze e i ragazzi già a partire dalla classe terza, a patto però che siano già discretamente abituati a leggere. Potrebbe essere una bella occasione per leggere con i nostri bambini.

 


Ringrazio la casa editrice della copia cartacea, ma grazie anche all’autore che ha avuto piacere che io leggessi la sua opera.



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