Recensione: Il forno è ancora tiepido di Laura Barile
Autore: Laura Barile
Titolo: Il forno è ancora tiepido
Editore: Leima
Data di pubblicazione: 6 giugno 2019
Pagine: 112
Sandra, Celeste, Nina, Anna, Veronica. Cinque
donne diverse, ognuna con le proprie fragilità e paure, i propri sogni e
desideri, si raccontano in prima persona in un intreccio sempre più toccante
che culminerà in un finale corale. Le emozioni saranno tangibili, si darà il
via a teneri ricordi e a nuovi legami. Insieme troveranno il modo di
alleggerire il cuore da pesi enormi e di addolcire il palato. Nel libro, oltre
alle storie delle nostre protagoniste, anche le ricette dei dolci che amano
preparare, corredate da fotografie a colori.
Questa volta parlo di un libro diverso. Diverso perché, oltre a raccontare delle storie, riporta anche le ricette di cui si parla all’interno del romanzo. Devo ammettere che proprio la presenza delle ricette mi ha spinto ad acquistare il romanzo, perché sono golosa e ogni tanto mi piace pasticciare in cucina. Non sono brava, ma preparare una torta una volta ogni tanto mi diverte. Ho anche provato a preparare alcune delle ricette proposte facendo felici i figli, che hanno trovato una merenda diversa dal solito.
Lasciando da parte la sezione dedicata alle
ricette di dolci fantastici, ora parlo del romanzo. Più che romanzo possiamo
classificarlo come racconto breve. Solitamente con i racconti brevi mi trovo
male, ma con questo non è stato così. Forse perché, all’interno della trama
generale, sono raccontate cinque brevi storie. Mi spiego meglio…
La protagonista di questo libro è Sandra, che
ci permette di “vivere” con lei il suo giorno libero dal lavoro. Infatti tutto
inizia la mattina di un giovedì. Assistiamo alla sveglia un po’ pigra di Sandra,
al suo pranzo con Celeste, al suo pomeriggio con Nina e alla sua serata con il
gruppo di lettura Carta Bianca.
Trascorrendo questo tempo con lei,
incontriamo altre donne e veniamo a conoscenza di alcune loro avventure. C’è
Celeste, mamma felice di Romina, che si sente realizzata proprio in quanto madre,
ma che, per avere qualcosa di completamente suo, ha dato vita a un gruppo di
lettura creando una community vivace. Incontriamo Nina, una ragazza fragile che
ha alle spalle una storia molto triste e che sta iniziando solo ora ad aprirsi
al mondo, anche grazie all’aiuto del suo fidanzato Giuliano. Passiamo poi il
tempo con zia Veronica, arrabbiata con la cognata perché ancora tenta di
colpevolizzarla per aver deciso di separarsi, non capendo che per Veronica la
separazione è stata un nuovo inizio. Infine conosciamo nonna Anna, una nonna
dolce e gentile, una sarta meravigliosa che è custode di un periodo storico molto
difficile per Torino (la città in cui è ambientato il romanzo). Per ultimo
scopriremo il segreto di Sandra, un segreto che la sta sfacendo sfiorire…
Io ho un amore speciale per Sandra, forse
perché, come me, è una maestra e le parole che dice pensando ai suoi alunni
potrebbero tranquillamente essere le mie…
In fondo il suo era il mestiere più bello
del mondo. Faticoso, estenuante, a volte frustrante. Ma quando leggeva
l’entusiasmo e l’orgoglio negli occhi dei bambini era felice.
Mi è piaciuto molto questo volume, preso più per la parte golosa, quella delle ricette, ma che ho apprezzato molto anche per la narrazione. Un racconto che scivola via come un torrente placido.
Lo consiglio a chi ha voglia di una storia che parli di condivisione e di amicizia, un racconto nel quale gli amici sono quelli che ascoltano perché ci tengono a te e non vogliono darti consigli o obbligarti a fare scelte, ma vogliono solo farti sentire che sono al tuo fianco. Lo consiglio anche a chi cerca il dolce giusto per l’occasione giusta. Le ricette riportate infatti sono adatte a ogni momento della nostra vita. C’è la torta che consola, quella che fa felice i bambini o quella per perdersi nei ricordi e ci sono dolcetti da sgranocchiare leggendo un buon libro!
Questa volta ho deciso di non lasciare un
voto in stelline, ma posso dire che il romanzo merita di essere letto e che le
ricette sono tutte da gustare.
Commenti
Posta un commento