Recensione: BES friends. Amici speciali di Valentina Sagnibene

Autore: Valentina Sagnibene

Titolo: BES friends. Amici speciali

Editore: Il battello a vapore

Data di pubblicazione: 5 settembre 2023

Pagine: 256

L'inizio delle medie non è facile, ma Ettore ha ottimi voti, è bravo a fare amicizia e nello sport. Tutto il contrario di Aurora "la Tonta", che si distrae di continuo. Dopo una serie di test ha scoperto di avere un BES, l'ADHD, ecco perché a scuola sta sempre sulle sue. Ettore la nota subito, così come quella sensazione di farfalle nello stomaco che prova quando la guarda...



Questo libro è un gioiello, bellissimo! Lo dico subito, perché voglio analizzare punto per punto ogni suo aspetto che lo rende tale.

Ho letto diversi romanzi della Sagnibene e ogni volta sono una scoperta positiva. Credo però che questo sia veramente speciale (e Valentina sa bene che il mio cuore era preso da Storia di ragazzi difettosi).

Stavolta, per parlare di questo libro, ho bisogno di dargli un taglio più “da maestra”, perché il romanzo mi ha toccato da vicino sul lato professionale.

BES friends è una storia per ragazzi ambientata alla scuola secondaria di I grado (Aurora ed Ettore sono al primo giorno di scuola media), ma è una lettura anche per insegnanti.

Ho amato questo libro. Ci ho rivisto tanti delle mie alunne e dei miei alunni. Leggendo la storia di Aurora, riusciamo a capire cosa succede nella testa di una alunna o di un alunno con ADHD.

 

Mamma capisce. Soprattutto in queste occasioni. Perché lo sa che non è proprio colpa mia se ogni tanto i pensieri mi portano lontano.

È per via della signorina

A= Attention

D= Deficit

H= Hyperactivity

D= Disorder

 

Ci sono tante bambine e tanti bambini con bisogni educativi speciali, tutti diversi tra loro, tutti in difficoltà quando non riescono a mettere in ordine i loro pensieri. Soprattutto sono tutti speciali.

Inizialmente ho detto che è un libro per ragazzi, infatti è scritto con un linguaggio semplice e accessibile ai più piccoli, i capitoli sono brevi e invogliano alla lettura. Il romanzo parla della vita a scuola fatta di amici, compagni di banco, nuovi inizi, interrogazioni, bulli.

Tuttavia parla anche ai professori, è infatti una fotografia autentica di quello che è il vissuto delle alunne e degli alunni. È il mondo della scuola visto dagli occhi di due alunni: Aurora ed Ettore.

Due personaggi diversi tra loro, ma entrambi con delle fragilità. Aurora ha a che fare con la “signorina ADHD”, mentre Ettore ha una sorellina molto piccola che sta mettendo i denti e quindi disturba il sonno di tutti con i suoi pianti.

Ci sono anche Fannie, che è veramente un’amica speciale, e Gianmaria, il bullo della scuola. Tutti questi ragazzi hanno il loro vissuto e lo portano in classe. Poi c’è anche la professoressa Felice, un’insegnante che non si arrende davanti alle difficoltà e cerca di fare di tutto per le sue studentesse e i suoi studenti.

La domanda che mi sono fatta mentre leggevo è stata proprio questa: quanto siamo in grado di capire i loro vissuti? Quante volte abbiamo dato per scontato che non si fossero impegnati nello studio senza considerare che invece c’era altro dietro il loro disagio? Questo romanzo mi ha fatto riflettere.

È stata una lettura che mi ha toccata da vicino e questo l’ha resa speciale. Mi è piaciuto molto il modo di Valentina di raccontare l’ADHD: adatto ai ragazzi, ma capace di arrivare anche agli adulti.

Altra cosa importante che ho trovato in questo libro è la mancanza di stereotipi. Aurora è vera e viene presentata a tuttotondo, come pure Ettore. Anche se, nel raccontare la storia, si alternano i punti di vista dei due protagonisti, la vera e unica star è Aurora e la sua “signorina ADHD”.

È un romanzo ricco di emozioni e…

 

Le emozioni non vanno respinte, ma abbracciate.

 

Consiglio questa lettura non solo ai ragazzi, ma anche ai docenti.

 


Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia cartacea del romanzo.



Commenti

  1. Sebbene io abbia letto questo libro con occhi da mamma sono pienamente d'accordo con te

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    1. A volte occhio di mamma e occhio di insegnante coincidono... soprattutto se entrambe le figure pensano al bene dei bambini

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