Lettura con il figlio: Fahrenheit 451 di Ray Bradbury


Nuovo appuntamento in lettura condivisa con Melania. Mi permetto di dire che leggere i romanzi con gli adolescenti mi sta piacendo sempre più: per un verso sono “obbligata” a leggere libri che forse non prenderei mai di mia iniziativa; per un altro posso confrontare il mio modo di vedere rapportandomi con una generazione diversa dalla mia.

 

Autore: Ray Bradbury

Titolo: Fahrenheit 451

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 4 settembre 2023 (La prima edizione risale al 1953)

Pagine: 224

In un mondo dominato dalla tecnologia, in cui leggere è vietato per legge, ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: il loro compito è quello di irrompere nelle case dei sovversivi e bruciare i libri in loro possesso. Guy Montag è un pompiere, felice della sua vita vuota finché l'incontro con una giovane donna mina ogni sua certezza.

 


Un libro, due opinioni: in azzurro il punto di vista di Melania, in verde il mio.

Nella domanda 8 c’è rischio spoiler!

 

1.          Ti è piaciuto il libro?

 

Si, mi è piaciuto perché riguarda il punto di vista dell'autore di come secondo lui sarebbe diventato il mondo nel futuro.

 

Sinceramente no. So benissimo che la mia è una voce fuori dal coro, ma a me non è piaciuto lo stile della narrazione, non mi è piaciuto il genere e sinceramente ho faticato a seguire la storia.

 

2.          Che emozioni ti ha fatto provare la lettura?

 

La lettura mi ha fatto provare curiosità, perché non pensavo che senza i libri e la conoscenza l'uomo potesse cambiare così tanto.

 

L’emozione che ho provato è stata forse la confusione, derivante dal fatto che non riuscivo a capire cosa succedesse. Credo di averlo capito solo alla fine, ma sono rimasta un po’ interdetta.

 

3.          Quale personaggio avresti preso a “sberle”?

 

Avrei preso a sberle la moglie di Montag, perché stava sempre davanti agli schermi senza interagire con Montag ed era molto egoista.

 

Mildred. Non credo possa esistere una donna più irritante di lei.

 

4.     Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?

 

Lo stile dello scrittore è molto complesso. Nei primi due capitoli è lento, perché è formato da più parti descrittive, mentre nell'ultimo capitolo è molto più scorrevole.

 

Lo stile narrativo dell’autore ci fa vivere il tormento di Montag. Questo credo sia l’unico lato positivo, è molto evocativo, fatto di immagini che tendono a suscitare emozioni. Però non è riuscito a coinvolgermi.

 

5.     Quale aggettivo descrive meglio il libro?

 

Curioso, perché l'autore, parlando di una sua idea riguardo il futuro nel quale ci troviamo noi adesso, ti mette curiosità su come una persona negli anni 90 immaginasse sarebbe diventato il mondo con la tecnologia e senza libri.

 

Delirante, anche se effettivamente, se la nostra società continuasse in questa direzione, non escluderei il fatto che il futuro possa essere molto vicino a quello narrato da Bradbury.

 

6.     Quante stelline gli dai?

 

Tre stelline, anche se all'inizio non gliene avrei date tre. Tuttavia, dopo averlo letto tutto, la mia opinione è cambiata, perché succedono più cose interessanti. Il libro però, a parer mio, è difficile da comprendere.

 

Due. Decisamente i classici non sono per me e neanche i distopici. Assolutamente non è il mio genere.

 

7.     Consiglieresti ai tuoi amici di leggerlo?

 

Sì, lo consiglierei a chi piace la fantascienza e a chi cerca una lettura impegnativa.

 

Non saprei esprimermi. Sicuramente può essere considerato un “monito” per come noi ci lasciamo condizionare dal mondo delle immagini e del divertimento.

 

8.     C’è un episodio che ti ha colpito maggiormente?

 

Sì, quando hanno detto che Clarisse era morta, perché mi ha colta di sorpresa.

 

Forse l’incontro con Clarisse. Mi è piaciuta questa ragazzina strana, che mette in crisi un uomo adulto con una semplice domanda: “Sei felice?”. Confesso che me la sono rivolta io stessa quella domanda.

 

9.     Cosa ti ha insegnato/trasmesso questo libro?

 

Mi ha insegnato che, senza la conoscenza e il sapere, il mondo cambierebbe e non si avrebbe più voglia di pensare.

 

Mi ha insegnato che è importante ragionare con la propria testa e quanto sia importante leggere.

 

10. Citazione preferita

 

«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce.»

 

11. Il finale ti è piaciuto?

 

Si, il finale mi è piaciuto perché Montag vuole cambiare il mondo facendo in modo che l'uomo inizi a pensare.

 

Sì, è in linea con il racconto.

 

Ancora una volta ringrazio la professoressa di Melania per aver assegnato questo romanzo da leggere, sicuramente io non avrei mai scelto di leggerlo anche se ne ho sempre sentito parlare. Grazie a questi compiti per liceali, sto leggendo diversi libri che altrimenti sarebbero rimasti a me sconosciuti.



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