Hating Santa. A (painful) Xmas Carol – Tra angst, Natale e un amore che nasce lentamente
Non è il classico
romance natalizio: tra angst, emozioni forti e una lenta storia d’amore, Lea
Landucci ci accompagna in un dicembre che lascia il segno.
Autore: Lea landucci
Titolo: Hating Santa. A (painful) Xmas Carol
Editore: self publishing
Data di pubblicazione: 27 novembre 2025
Pagine: 227
Due solitudini. E un segreto che potrebbe distruggere
entrambe.
Paola Serra ha un passato che fatica a lasciarsi alle spalle
e una forza di volontà che la tiene miracolosamente in piedi. I suoi tatuaggi
raccontano una storia che preferirebbe dimenticare, ma i suoi occhi, pieni di
una determinazione feroce, parlano solo del futuro. La mattina lavora come
donna delle pulizie presso villa Romani e, nel pomeriggio, si dedica a un
centro di recupero, l'ultimo baluardo di speranza per ragazzi che, come lei,
rischiano ogni giorno di buttare via la propria vita. Perché Paola, nonostante
gli anni di lavoro su sé stessa, continua a sentirsi in perenne equilibrio
precario, costretta su un castello di carte pronto a crollare da un momento
all'altro. E il Natale non è altro che un continuo promemoria di ciò che ha
perso, e del suo fallimento.
Leonardo Romani è un uomo che ha sempre avuto tutto sotto
controllo. CEO di una famosa azienda informatica, è abituato a risolvere
qualsiasi problema con logica e determinazione. La sua vita si limita al
lavoro: nessuna distrazione, nessuna evasione. Almeno fino a quando non si
ritrova a gestire le macerie di una relazione fallita e ad affrontare, da solo,
la ribellione di sua figlia Francesca, una ragazza che si accorge di non
conoscere affatto e che sta sfiorendo sotto i suoi occhi. Per la prima volta
nella sua vita, il denaro e il potere non servono a nulla. Neppure le costose
decorazioni natalizie che un tempo facevano riscaldare il cuore di Francesca.
Quando i loro mondi si scontrano, tra Paola e Leonardo scatta
un’attrazione inaspettata e travolgente, fatta di sguardi rubati, battibecchi e
una passione che li coglie impreparati. Ma Paola nasconde una verità
pericolosa, che riguarda proprio Francesca. Una verità che, se rivelata,
potrebbe ferire Leonardo profondamente e distruggere la fiducia appena nata tra
loro.
In un dicembre freddo e buio, illuminato dalle sfacciate e
dolorose luci di Natale, Paola e Leonardo dovranno decidere se continuare a
fingere o avere il coraggio di affrontare i propri fantasmi. Perché a volte,
per ricostruire, è necessario lasciare che tutto crolli.
Anche in questo dicembre, Lea
Landucci ha voluto deliziarci con un romanzo in stile calendario dell’avvento,
proprio come lo scorso anno. A dire il vero, i due romanzi sono in qualche modo
collegati: benché le due storie siano completamente diverse, a tenerle insieme
sono i personaggi. Paola l’abbiamo già conosciuta in Secret Santa: è l’amica e
cognata di Samantha. E se lo scorso anno abbiamo seguito la romantica storia di
Samantha e Valerio, quest’anno i riflettori sono tutti puntati su Paola e, un
po’, anche su Michele, nipote di Paola.
La storia è tutt’altro che
semplice, ma è molto romantica. I temi trattati sono un pugno nello stomaco
eppure, alla fine, la magia del Natale e del romanticismo ha la meglio.
Anche questa volta, per
parlare della storia vera e propria, partirò dai diversi trope che Lea Landucci
ha esplicitato presentando la trama di questo romanzo.
Emotional Scars: Paola e Leonardo sono in qualche modo
entrambi segnati dal passato e anche dal presente. Nessuno dei due ha avuto una
vita semplice e sono profondamente segnati dalle loro scelte precedenti.
Soprattutto Paola è una ex tossicodipendente che ha perso tanto e che vuole
farcela da sola, senza più dipendere da niente e da nessuno. Questo la porta a
essere molto scontrosa e, soprattutto, a odiare il Natale.
Leonardo, invece, apparentemente sembra essere un uomo di successo con una
bella famiglia, ma si ritrova di punto in bianco solo a gestire una figlia con
tanti problemi.
Single Dad: Leonardo è il padre di Francesca. È
stato un padre assente perché occupato a mandare avanti la sua azienda: per il
lavoro ha trascurato moglie e figlia. Ora che la figlia ha raggiunto la
maggiore età, Annalisa l’ha lasciato per ricostruirsi una vita e gli ha
lasciato Francesca di cui occuparsi. Francesca non è affatto una figlia facile.
Ha già subito tanto in passato e l’abbandono della madre è la goccia che fa
traboccare il vaso delle sue emozioni; così inizia a comportarsi in modo
pericoloso…
Leonardo non sa come gestire la cosa e non vuole nemmeno accettare l’evidenza
delle bugie di Francesca. Sarà proprio Paola ad aiutarlo: Paola riconosce i
messaggi di Francesca e farà del suo meglio per darle supporto.
Forced Proximity: in senso ampio… la vicinanza forzata
è data dal fatto che Paola lavora come domestica per Leonardo e quindi
trascorre molto tempo in casa con questa famiglia problematica. Sono anni che
lavora in quella villa e inizia a conoscere meglio ognuno di loro. Leonardo,
poi, le chiede di passare ancora più ore con la famiglia perché da solo non
riesce a gestire Francesca e pensa che Paola possa essere in qualche modo una
figura di riferimento per la ragazza che sta facendo i conti con l’abbandono
della madre.
Grumpy Versus
Sunshine:
contrariamente a quanto di solito accade, qui la brontolona è Paola e quello
più solare è Leonardo.
Slow Burn: la dinamica dell’innamoramento tra
Paola e Leonardo è lenta e complessa. È crescita di fiducia reciproca, è
conoscenza, è accettazione… è esattamente complessa come accade, di solito,
nella vita vera.
Spicy: ci sono diverse scene piccanti, ma ce
n’è una in particolare che è bollente!!!
Christmas Romance: questo è il trope che caratterizza
tutta la novella. Tutto il racconto è ambientato nel mese di dicembre,
facendoci vivere tutte le attività che solitamente si svolgono in questi
giorni, come l’addobbo dell’albero, la cena della Vigilia, i regali… insomma,
si respira l’atmosfera di Natale tanto odiata da Paola.
Angst: contrariamente alle novelle natalizie
che di solito vengono pubblicate, per tutto il romanzo si avverte un senso di
angoscia. I temi trattati in queste pagine sono un pugno nello stomaco.
Landucci porta in un romanzo leggero e romantico temi come bullismo, droga,
misgendering, relazioni familiari difficili, salute mentale, alcolismo,
dipendenza… c’è tutto e di più, ma tutto trattato con rispetto e attenzione.
Mi è piaciuto leggere questa
storia. Mi piace molto lo stile frizzante e vivace di Lea Landucci,
l’attenzione nel parlare di temi attuali e socialmente rilevanti, e anche il
fatto di scandire la storia nei giorni di Natale come un calendario
dell’avvento. Sono contenta di averlo letto e mi è piaciuto molto il collegamento
con il primo volume.
Non mi resta che consigliarne la lettura: è il libro adatto a questo periodo.
Si vivono intensamente tutte le emozioni che leggiamo — e questo è uno dei
pregi della penna di Landucci.





Commenti
Posta un commento