Recensione: Il regno capovolto di Marie Lu
Oggi partecipo al Review Party organizzato da Marianna (A spasso coi libri) per questo fantasy edito dalla Mondadori, collana Fantastica.
Autore: Marie Lu
Titolo: Il regno capovolto
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2 febbraio 2021
Pagine: 348
NATA CON UNO STRAORDINARIO DONO musicale, la
piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma,
anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche
speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del
Diciottesimo secolo e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà
fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre
è stato ben chiaro.
Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si
fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa
sempre più brillante e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso
straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare
il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
Nel suo primo romanzo storico, l'autrice
bestseller del "New York Times" Marie Lu intesse una storia
rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell'indissolubile legame tra
un fratello e una sorella.
Non è facile recensire questo libro, perché è molto diverso da quello che mi aspettavo. La sinossi definisce questo un romanzo storico e tale definizione mi lascia perplessa. È vero che ci racconta la storia del giovane Mozart, attraverso lo sguardo attendo e dolce della sorella Maria Anna (Nannerl), ma è indiscutibilmente un romanzo fantasy. Non ho problemi ad affermare che sia uno dei migliori che abbia mai letto. Ecco, mi sentirei di definire così questa mia lettura: Il regno capovolto è un fantasy, che strizza l’occhio alla Storia. Benché l’autrice racconti con dovizia di particolari e gli eventi storici siano molto attendibili, questo romanzo non è un romanzo storico.
La cornice storica, nella quale si svolge la
storia dei giovani Mozart, è ben descritta, puntuali sono i riferimenti alla
vita e alle relazioni “diplomatiche” che si intessevano nelle corti europee, vengono
presentate la vita di palazzo e le convenzioni sociali. E proprio in questo
quadro generale spicca la figura di Nannerl. Una ragazza speciale già solo per
il fatto di essere dotata di talento musicale, un talento fuori dal comune,
esattamente come fuori dal comune è il talento del fratellino Wolfgang Amadeus
Mozart.
La musica era il primo segreto che avevamo condiviso: la
nostra capacità di udire un linguaggio incomprensibile ad altri.
Avete visto il film “Amadeus” (1984)
diretto da Miloš Forman? Quella pellicola mostra un artista quanto meno
stravagante, un visionario, al limite della pazzia… benissimo, in questo
romanzo io lo ho visto esattamente così. Come se la sua avventura nel Regno
Capovolto lo avesse segnato e spinto a diventare quel genio musicale che tutti
conosciamo. Questo aspetto di Woferl l’ho visto in modo particolare nella
scena in cui la famiglia Mozart si reca all’Opera per la prima volta e il
giovane artista vede una donna con un’acconciatura particolare ricca di piume.
Mozart inizia ad urlare “Papageno”… e io ho subito pensato all’opera Il flauto
magico. (Ho oscurato un piccolo spoiler; se volete leggerlo, evidenziate le
parole annerite)
Tanti sono gli aspetti che mi sono piaciuti
in questo romanzo.
Ho apprezzato il modo in cui Marie Lu ha fuso la magia con la Storia. È riuscita
a rendere la presenza delle visioni e delle avventure dei fratelli Mozart nel
Regno Capovolto possibili, come se fossero davvero avvenute.
Mi è piaciuto molto anche come viene
raccontato il rapporto tra i due
fratelli. Nannerl è protettiva nei confronti del fratello minore,
cagionevole di salute. Lo cura con un affetto sconfinato, tanto da sentirsi in
colpa per gli episodi di malattia che colpiscono il fratellino.
Nel mio cuore sfolgorò una scintilla di gelosia, seguita
però subito dal senso di colpa.
Come già detto, ho molto apprezzato il quadro storico descritto, ma ho anche amato
l’ambientazione fantasy del mondo immaginario; mi piace anche il modo scelto
dall’autrice per descrivere la comunicazione tra i due mondi. Non è un caso,
secondo me, che abbia scelto la Musica come tramite. Sono convinta che i
musicisti siano dotati di una sensibilità superiore alla media. La musica è
capace di elevare il nostro spirito in un’estasi celestiale. Ebbene, questa
sensazione estatica l’ho vissuta leggendo la storia di Nannerl.
Mentre suonavo veleggiai al di sopra di me stessa, immersa
nel sogno della musica, ebbra, restia ad abbandonarlo.
Non stavo suonando per il pubblico. Suonavo per me stessa.
Tra i personaggi quello che mi è più entrato
nel cuore è Anna, la mamma dei giovani Mozart. Questa donna è descritta in modo
dolce, gentile. Incarna i modi della donna del 1700, colei che deve stare un
passo dietro il marito e che deve solo occuparsi della casa. Eppure nei suoi
modi, nei suoi gesti e sguardi c’è un senso di “potenza”, la stessa che ogni
madre ha.
Mamma era la sentinella silenziosa della famiglia,
osservava tutto e a volte non approvava le decisioni prese da nostro padre al
nostro riguardo, ma non le discuteva mai.
C’è solo un piccolo neo. In alcuni passi
questa storia mi ha ricordato “Le avventure di Peter Pan”. Le fatine
dispettose, questo principino magico che vuole qualcosa dalla giovane Nannerl,
il mondo che ricorda molto l’isola che non c’è…
In conclusione questo romanzo mi è piaciuto molto e sicuramente lo consiglio agli amanti del genere, agli estimatori della Musica e di Mozart.
Ringrazio la Casa Editrice per avermi
omaggiata della copia digitale in pdf.
Con questa recensione partecipo alla reading challenge Vintage Trial, l’obiettivo che ho completato è il n°15 degli obiettivi semplici: Leggi un libro fantasy.
io purtroppo invece mi aspettavo qualcosa di molto diverso, sono abituata ad altri romanzi della Lu e questo si discosta per ogni cosa. per è stato un no, però mi fa piacere che a te sia piaciuto
RispondiEliminaIl problema con questo romanzo è proprio per chi ha letto altro della Lu. Questo è proprio di altro genere e quindi non tutti lo apprezzano. Io non conoscevo la Lu quindi per me è stata una bella lettura. L'unica cosa che mi ha infastidito è un po' la lentezza in alcune parti.
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