Facciamo quattro chiacchiere: Bullet Journal
Oggi ho voglia di fare un post diverso dal solito, per farmi conoscere un po’ di più.
Ho sempre vissuto il blog come un
posto tutto mio, un diario personale dove presentare i libri che leggo e le
emozioni che provo durante la lettura di un romanzo.
Chi arriva a questo spazio trova tanti
tipi di letture, non troppe a dire il vero, che forse a volte stridono un po’
tra loro, ma che sono mie e che, per ovvi motivi, seguono i miei momenti, i
miei stati umorali, le mie curiosità.
Tutti noi siamo fatti di mille
sfaccettature, a volte alcuni aspetti di noi sono più preponderanti, altre
volte le luci mettono in evidenza altro.
Ormai sapete che sono una lettrice e
un’insegnante di scuola primaria, sono caotica e disordinata in tutto tranne
che per l’organizzazione del blog e in genere delle letture. Un’altra cosa di
me che sicuramente avete imparato a conoscere è il fatto che amo tenere memoria
delle cose.
Da qui deriva il fatto che il blog è
visto appunto come “diario”. Non a caso una delle prime rubriche che ho
iniziato a scrivere è proprio questa, Facciamo
quattro chiacchiere.
Qui sul blog ho iniziato a parlare
della mia vita a scuola, ho mandato lettere ai miei studenti e alle mie
studentesse, ho parlato delle mie vittorie e dei traguardi raggiunti. Mi sono
focalizzata sulle giornate speciali, almeno quelle che più di tutte mi
interessavano e che ritengo sentire più vicine a me, ma chiaramente sono
momenti sporadici di condivisione. Il mio diario personale è e rimane il
“Bullet Journal”.
A dire il vero anche questa pratica è
variata nel corso degli anni. Da adolescente era il classico blocco con il
lucchetto, poi è diventato un’agenda giornaliera dove, oltre ad appuntare
pensieri e sentimenti, conservavo anche disegni, foto e ritagli di giornale. In
seguito è stato un quaderno, dove mi sentivo libera di sfogarmi, oltre a
raccogliere foto e ricordi vari.
Oggi è più organizzato. Ho scelto
infatti di modulare il mio diario seguendo il metodo del Bullet Journal. Quest’ultimo
è nato come un metodo per tener traccia delle cose da fare e quindi come una
sorta di “quaderno delle liste”, per ottimizzare il tempo che abbiamo a
disposizione e che non ci basta mai. Eppure, essendo un metodo non rigido, si
presta tanto ad adattarsi alle esigenze di ognuno di noi. Bisogna decidere solo
che uso ne vogliamo fare.
Io lo scrivo per organizzare le
letture e per segnare il “piano editoriale” (passatemi questo termine
pretenzioso) del blog, ma riservo sempre delle pagine ai ricordi, pagine in cui
segno ogni giorno la cosa che voglio ricordare, che sia il film visto in
compagnia dei figli, una passeggiata fatta con il marito, una giornata con i
miei genitori, ma anche un gesto gentile di una collega o un sorriso ricevuto
da quell’alunno o da quell’alunna che di solito rimane in disparte. Metto anche
pagine di foto che mi facciano ricordare quella giornata speciale o trascrivo
citazioni dai libri che sto leggendo.
Quando mi prendono i momenti
malinconici sfoglio le pagine e ricordo tutte le cose belle che mi sono
accadute, tutte le sfide con me stessa che ho affrontato, i momenti brutti che
ho superato…
Mi piace ricordare così il mio
percorso di vita.
Ricordo che la prima volta che ho
visto un Bullet Journal ho pensato che io non sarei mai stata in grado di fare
quelle pagine bellissime che vedevo, ma poi mi sono appassionata. Sicuramente
non sono abile come tante ragazze su IG che mostrano i loro capolavori, ma,
usando linee semplici e qualche adesivo, riesco a creare delle pagine belle
anche esteticamente (oltre ad essere belle perché scritte con tutto il cuore).
Cosa serve per iniziare a creare un
diario in stile Bullet Journal?
L’attrezzatura di base è molto
semplice:
- un quaderno (io preferisco quello
con le pagine puntinate, ma all’inizio usavo - un quaderno a quadretti);
- una matita e una gomma;
- una penna (io suo prevalentemente
quella nera, ma utilizzo anche quella blu, che preferisco di gran lunga);
- un pennarello nero a punta fine 0,4
per tracciare linee e piccoli decori;
- qualche adesivo e nastri di carta
(washi tape).
Sono cose semplici e, se vuoi iniziare,
puoi farlo subito preparando il tuo quaderno per appuntare i tuoi impegni e i
tuoi pensieri.
Ti lascio qui i link di alcuni
materiali utili per iniziare; fammi sapere se hai provato anche tu a tener
traccia dei tuoi pensieri con il metodo del Bullet Journal.
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