Recensione: Petali e spine di Naike Ror
Autore: Naike Ror
Titolo: Petali e spine
Editore: Always Publishing
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2022
Pagine: 468
Scarlett è giovane, brillante, di una
bellezza non artefatta, ha un innato talento con i numeri e insegue decisa la
propria indipendenza. Vuole affrancarsi da una famiglia ingombrante e dai
doveri imposti dal blasone. Per liberarsene è anche disposta a rinunciare a
ogni agiatezza, eppure è una Lancaster e non si può sfuggire ai demoni del proprio
albero genealogico, non prima di averli combattuti e vinti. Jaxon York,
spregiudicato e ambizioso, graffiante come un aculeo, affascinante e temprato
dal dolore di un trauma del passato, ha il corpo scolpito dai sacrifici
sportivi e l'animo eroso dalla voglia di rivalsa. Ha toccato il fondo più
volte, risalendo sempre la china, conquistando posizioni via via più alte, e
ora, vicino alla vetta del potere, non può permettersi passi falsi. Deve
affilare le armi e, se serve, tirar fuori senza remore la cattiveria sopita con
cui la vita di periferia lo ha forgiato. Sotto il cielo plumbeo di Liverpool,
Scarlett e Jaxon avanzano ignari dei piani che il destino ha in serbo per loro,
rimescolando le carte e incrociando le loro strade dove si erano interrotte, sedici
anni prima. Due vite opposte, due cognomi divisivi dalla Guerra delle due Rose,
Scarlett e Jaxon sembrerebbero inconciliabili, ma la forza prorompente
dell'amore a volte riesce a sovvertire anche il marchio ineluttabile della
storia. La collisione sarà inevitabile, lo scontro feroce, le radici familiari
sembreranno catene e liberarsi dalla loro prigionia ferirà senza alcuna pietà.
Riuscirà un raggio di sole a squarciare le nubi di Liverpool, illuminando il
destino di Scarlett Lancaster e Jaxon York? Potranno mai convivere petali e
spine senza che la bellezza delle rose venga lacerata?
Mi piace molto il modo di scrivere di Naike
Ror. Riesco a immaginare le varie situazioni in cui i protagonisti si trovano
coinvolti, la storia è ben costruita e anche intrigante, ci sono colpi di scena
al momento opportuno e tutto è ben approfondito. Inoltre, pur essendo una
storia con un sapore “piccante”, non diventa mai volgare. Mi piace molto il
fatto che le scene siano descritte in modo non eccessivo, lasciando così molto
spazio all’immaginazione della lettrice o del lettore.
È il secondo romanzo che leggo di questa
autrice e conferma il pensiero che già mi ero fatta di lei.
In questo caso il romanzo rosa è ambientato
nel mondo dell’alta finanza, dove uomini senza scrupoli e senza alcuna remora o
regola calpestano tutto e tutti. Usano mezzi e persone, specie le donne, senza
fermarsi a riflettere su cosa questo potrebbe comportare. Leggendolo, rivedevo,
in Jaxon, Richard Gere di Pretty Woman.
Un uomo che per rivalsa, vendetta, ripicca riusciva a passare anche sopra i
propri familiari. Nulla era importante se non il prevalere sulla persona che
era nel mirino. Poi però tutto viene messo in discussione dalla figura
apparentemente meno importante: una ragazzina di ventidue anni.
Ho apprezzato molto l’andamento della trama,
non è tutto così scontato come potrebbe sembrare. Il cambiamento di Jaxon
arriva graduale e Scarlett tira fuori le unghie e il proprio carattere
“crescendo” in questa relazione. Il loro legame si evolve con calma, non c’è il colpo di fulmine. Non c’è
nemmeno la conquista nata per sfida. Jaxon e Scarlett sono costretti a lavorare
insieme e piano piano imparano a conoscersi; all’inizio tra loro c’è
diffidenza, ci sono pregiudizi, forse c’è anche ostilità, ma interagendo si
aprono con sincerità uno all’altra. Questo è il punto forte. È una storia che
ha un sapore normale, Scarlett non cede a Jaxon perché lui è il bello e
impossibile, cede a lui perché impara a conoscerlo e riesce a vedere il buono
che è in lui.
Una gran bella storia. Unica pecca del libro però sono gli errori… sono presenti molti errori di grammatica italiana (concordanza pronome e nome, soggetto e verbo), oltre a errori di battitura (parole ripetute, parole con sillabe mancanti e nomi errati nella trascrittura). Quando leggo e trovo errori, io non sorvolo; di solito torno indietro di qualche passo per vedere se ho capito male o se ho letto male, questo mi rallenta molto e a volte mi fa perdere il gusto della lettura. Un vero peccato quando la storia è bella come lo è questa.
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