Recensione: Nessuno disturbi l’amore di Anna Zarlenga
Autore: Anna Zarlenga
Titolo: Nessuno disturbi l’amore
Editore: Newton Compton editori
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2022
Pagine: 288
Scrivere d'amore è facile... ma viverlo? Dori
è una scrittrice. A ventotto anni vive ancora con la famiglia, che non la
incoraggia affatto, anzi, la soffoca con richieste continue, convinta che in
fondo, il suo, non sia un vero lavoro. Ma Dori, sotto lo pseudonimo di Delphine
M. Bright, con il primo romanzo ha avuto molto successo. Ha persino sperato che
da quel momento in poi la sua vita potesse cambiare. Purtroppo i successivi
romanzi non sono andati altrettanto bene e ora il rischio di un altro flop la terrorizza.
Come se non bastasse, l'editor la incalza perché consegni in tempo e questa
volta condisca la trama “con un po' di pepe”. Ed è proprio questo il problema…
Dori non sa proprio cosa sia il pepe. La sua vita amorosa è ormai da tempo
inesistente. In un momento di crisi dovuto allo stress in famiglia, Dori dà
fondo ai suoi pochi risparmi e decide finalmente di andare a vivere altrove,
per ritrovare un po' di tranquillità. Non navigando nell'oro, l'unica
possibilità è affittare una stanza insieme ad altri studenti. In fondo uno
studente dovrebbe studiare: quale fastidio potrebbe mai darle? Dori non
immagina proprio in quale guaio sta per cacciarsi… Lei scrive d'amore, ma non
ha una storia. Lui ha molte storie, ma con poco amore. Poi, un giorno, le loro strade
si incontrano...
Si avvicina la festa degli innamorati e credo che questo romanzo la celebri in maniera davvero perfetta.
Questo nuovo romanzo di Anna Zarlenga
conferma le mie aspettative, è il terzo che leggo di questa autrice e anche
questa volta ha fatto centro con una storia fresca, originale e divertente.
Niente scene eccessive, niente volgarità, ma sentimenti semplici che arrivano
al cuore e sanno emozionare.
Ecco, sì, leggendo la storia di Dori e Alex
mi sono emozionata. Mi è piaciuto vedere la crescita di questi due ragazzi che,
a modo loro, sono entrambi spaventati dai sentimenti. Chi lo affronta in un
modo e chi nel verso opposto, ma sia Dori che Alex hanno paura di ammettere di
essere innamorati.
Lo stile con il quale la Zarlenga scrive
questa storia è adattissimo sia alla narrazione sia alla personalità di questi
due ragazzi. La storia infatti scivola fluida tra situazioni divertenti e
situazioni più “serie” (passatemi il termine). Dori e Alex imparano a gestire
la loro vita, a maturare e nel contempo capiscono il vero significato della
parola Amore. Ad aiutarli ci sono però anche gli amici, come Marcello e Marica,
che dall’esterno riescono a essere più obiettivi e vedono cosa stia succedendo
davvero nel profondo dei due protagonisti. Ammetto che Marcello è un po’ cazzone
(l’ho coperto perché mi autocensuro), ma credo che proprio questo suo
atteggiamento scanzonato sia la chiave giusta per interpretare le sue azioni.
Consigliato a chi ha voglia di leggere una storia romantica, dolce e semplice, che sappia arrivare dritta al cuore.
Ringrazio Anna Zarlenga per avermi coinvolta
nel suo Review Party e la CE per avermi omaggiata della copia digitale del
romanzo.
Questa lettura è inserita nel review party organizzato dall’autrice. Per organizzare il lancio di questo romanzo, cui Anna Zarlenga tiene in modo particolare, è stato programmato anche un incontro con l’autrice attraverso una videochiamata. Così, sabato 29 gennaio u.s., ci siamo trovate a passare un’ora in allegria per parlare del libro. Anna è stata un’ospite molto cordiale, ci ha accolte con allegria e “leggerezza”. Ha risposto alle nostre curiosità e ci ha buttato lì info anche per il futuro.
Io amo molto questi incontri e chi mi conosce
sa che prendo sempre una marea di appunti, perché parlare con l’autore ti fa
leggere il libro con una chiave diversa, riesci a scoprire segreti che
altrimenti non avresti apprezzato in pieno. Personalmente ho fatto alcune
domande ad Anna. Riporto qui le domande e le risposte che ho ricevuto (le
parole dell’autrice sono scritte in corsivo).
La cosa che maggiormente mi ha colpito è il
fatto che Anna abbia deciso di raccontare una storia su una scrittrice come
lei, una scrittrice di romanzi rosa. Leggendo la vita di Dori e le sue
abitudini di scrittura, è inevitabile che ti fai qualche domanda anche sull’autrice
vera… Le mie domande nascono proprio da quella curiosità iniziata leggendo il
romanzo.
Quanto
di te c’è in Dori?
Qualcosa
sì e qualcosa no. Dori ha delle caratteristiche che io non ho, ma il problema
di essere disturbata mentre scrivo, quello c’è.
Come
riesci a conciliare la vita a scuola con la tua vita da scrittrice?
È
complicato, infatti adesso che siamo anche a fine quadrimestre non riesco a scrivere.
Di solito scrivo durante la sospensione delle attività didattiche. A Natale
solitamente definisco i personaggi e durante l’estate mi dedico alla scrittura
della storia vera e propria.
La
tua editor è come Marica?
La
mia editor è gentile, precisa ed esigente. Non somiglia a Marica, ma il fatto
che sia presente questo personaggio è un omaggio a lei, perché credo di essere
migliorata molto con il suo aiuto.
Hai
una routine per scrivere?
Scrivo
i primi 10/12 capitoli di getto senza scaletta, poi però vado avanti in modo
più organizzato.
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