Recensione: Faster. Il brivido dell’amore di Paola Chiozza

 


Autore: Paola Chiozza

Titolo: Faster. Il brivido dell’amore

Editore: Always Publishing

Data di pubblicazione: 10 maggio 2024

Pagine: 370

A tredici anni Savannah Swan, treccine ai capelli e apparecchio ai denti, sa già spingere sull'acceleratore per raggiungere i suoi traguardi: diventare una pilota seguendo le orme di suo padre, il pluricampione dì Formula 1 Sidney Swan, e conoscere il bellissimo pilota spagnolo Alejandro Santacruz. Soprannominato "El Matador', Alejandro è arrogante, spregiudicato nelle curve quanto rigoroso nelle prove tecniche e, nonostante sia il peggior nemico su pista del padre, ha rubato il cuore di una ragazzina cresciuta a pane e motori. Il loro incontro nel paddock, però, è molto diverso dai sogni di Savannah e il ritorno alla realtà è sconvolgente. La tremenda cotta per Alejandro svanisce veloce quanto il giro di pista sulla sua monoposto, sostituita da un odio viscerale. Sette anni dopo, Savannah sta per coronare il proprio sogno: esordirà come pilota nella Formula 3, l'unica donna del circuito, e contribuirà a sviluppare la monoposto di Formula 1 della scuderia dello zio. Cosa potrebbe macchiare la sua felicità? Scoprire che a guidare quell'auto sarà proprio la sua vecchia e odiata cotta. Dopo un anno lontano dalle corse, Alejandro ha accettato di tornare a gareggiare per la scuderia più scarsa del Mondiale e non ha intenzione di spiegare a nessuno le sue motivazioni, tantomeno alla figlia del suo più acerrimo rivale. Savannah, ormai cresciuta, è affascinante, sfrontata e piena di talento e litigare con lei accende in lui un'adrenalina che solo le corse gli hanno fatto provare. Quando le telecamere iniziano a seguirli a ogni passo e gli sponsor a spingere affinché i due piloti si fingano una coppia, Alejandro si ritrova a correre una gara che non può vincere, perché i contorni dell'odio e dell'attrazione si sfumano. Ma nei circuiti del cuore il talento non basta: bisogna imparare a conoscersi, a fidarsi e a perdonarsi. Così Savannah e Alejandro fonderanno il battito dei loro cuori col suono delle ruote sull'asfalto, scambiandosi piccole paure, grandi speranze e quel brivido speciale di una passione condivisa. Il brivido, intenso, dell'amore.

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Paola Chiozza è una delle autrici che sta conquistando un pezzetto del mio cuore e che sta diventando sempre più presente nelle mie letture.

Detto questo, passo a parlare di questo romanzo attraverso gli hashtag che la Casa Editrice ha previsto per questa storia.

#RomCom

Va beh, questo parla da solo: Faster. Il briviso dell’amore è una commedia romantica. Ritroviamo nella narrazione le caratteristiche che sono proprie del genere rosa. Una storia diversa dal solito, con un tasso di spicy decisamente alto, non troppo, ma più di quello che solitamente leggo. Le scene descritte sono piuttosto esplicite.

#Formula1Romance

Possiamo far rientrare questo romanzo nella categoria Sport Romance, ma, a differenza di altri romanzi ambientati nel mondo dello sport, qui la particolarità è data anche dallo sport stesso, infatti tutta l’ambientazione è calata nel mondo delle auto da corsa. Entra molto nel mondo dei motori. L’uso della terminologia specifica, quello che è il clima pre gara, la vita degli allenamenti, come pure il rapporto con lo sponsor. Veniamo immersi nel mondo delle case costruttrici. Insomma, guardiamo il Gran Premio non dal divano, ma dai muretti della pit lane. Riusciamo a percepire il rapporto che si instaura con la macchina. La macchina è un essere inanimato, ma per i piloti la monoposto è qualcosa di più, è una loro estensione. Osserviamo la rivalità che si instaura tra i piloti, veniamo a conoscenza anche delle strategie atte alla vittoria.

E fin qui siamo rimasti sul generico… entriamo nel vivo del racconto guardando che tipo di caratterizzazione ha il rapporto fra i due protagonisti.

Questo romanzo è un #HateToLove. Savannah e Alejandro non si sopportano, hanno tanti rancori uno verso l’altra, molti dei quali non li riguardano direttamente, ma sono recriminazioni basate su azioni passate e legate ai loro genitori. Alejandro è convinto che il padre di Savannah abbia deliberatamente causato un incidente al proprio genitore costringendolo al ritiro dalla F1. Savannah conosce l’astio che lega le due famiglie, ma a questo aggiunge un odio del tutto personale legato ad un incontro con Alejandro risalente a quando lei aveva 13 anni. Savannah era una fan di Alejandro, ma l’amore nato dall’ammirazione si è scontrato con l’arroganza del pilota. Quell’episodio è il prologo di una dinamica carica di odio e anche di pregiudizio da parte di entrambi. Sette anni dopo il loro primo incontro, le strade tra i due si incrociano nuovamente, il loro odio non è scemato, in realtà è diventato più profondo. In questo passaggio temporale personalmente ci ho visto anche un po’ di Second Chance. Savannah e Alejandro dovranno collaborare e condividere tanti momenti, dovranno essere in grado di costruire una relazione basata sulla fiducia. Dovranno chiarire il loro passato.

#ForcedProximity

Come se non bastasse tutto quello che già devono superare, Savannah e Alejandro dovranno lavorare insieme, non solo nell’autodromo, non solo negli allenamenti, ma anche nel privato. Gli sponsor pensano che può essere utile farli passare come una coppia! E gli eventi pubblici, quelli che servono per pubblicizzare e sostenere la scuderia, diventano un set sul quale mettere in scena una relazione sentimentale tra i due. Questa “frequentazione forzata”, però, li porterà inevitabilmente a conoscersi, a raccontarsi, a cercare di chiarire quello che è il loro “elefante nella stanza”. La farsa del finto fidanzamento renderà ancor più elettrica la relazione tra i due protagonisti.

Chiozza ha un talento nel delineare i personaggi, te li fa amare e odiare. Questo succede praticamente con tutti i personaggi, a parte Savannah che ho amato da subito. Appena la incontri, con le treccine e l’apparecchio ai denti, tifi per lei, ti fa una tenerezza infinita. E quella ragazzina infatuata di un pilota diventa una donna determinata e caparbia, gentile con tutti e innamorata persa del proprio papà, come tutte le figlie!

Alejandro, per tutta la prima metà del libro, lo ho odiato, lo avrei preso a schiaffi. Un becero arrogante e presuntuoso! Poi però impari a conoscere il suo senso di lealtà, l’amore per la famiglia, la sua generosità e non puoi rimanere indifferente. Lo ami.

Con i personaggi secondari è un po’ la stessa cosa. Sidney Swan, il padre di Savannah, ti genera sentimenti alternati di odio e di amore. Ancora non ho deciso se lo salvo o se lo vorrei strozzare. Stesso dicasi per lo zio Harvey. Mentre Reyna, che noi conosciamo inizialmente come l’amante di Alejandro, si presenta come una persona odiosa che piano piano ti conquista.

Questa empatia con i personaggi si genera proprio perché l’autrice è capace di raccontarli in modo vero e veritiero. Sono tutte figure possibili, hanno azioni e reazioni che sono riscontrabili anche nelle relazioni che ognuno di noi vive quotidianamente.

Tutto questo per dire che Paola Chiozza ha uno stile narrativo coinvolgente, capace di dare un bel ritmo alla storia. Riesce a catturare pienamente l’attenzione del lettore, che non vede l’ora di conoscere il proseguimento della storia. In questo un valido catalizzante è l’uso del pov alternato. C’è anche da sottolineare che le storie raccontate da Chiozza non sono mai banali. Sono fresche, brillanti, divertenti, ma non scontate. L’intreccio narrativo ha colpi di scena al momento giusto. Insomma, leggendo Faster. Il brivido dell’amore non ti annoi.

Ero molto curiosa di leggere questo romanzo, poiché di Paola Chiozza ho letto la serie dei Goldsmith. In quel caso avevamo una storia romantica legata al mondo della matematica, mentre qui siamo in tutt’altra ambientazione, ugualmente ben gestita.

Assolutamente consigliato a chi sta cercando un bel romanzo d’amore.

 


Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia digitale.



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