Recensione: Cuori sotto zero di Gea Petrini

Autore: Gea Petrini

Titolo: Cuori sotto zero

Editore: self

Data di pubblicazione: 20 marzo 2023

Pagine: 424

"Sei bellissima. Stupenda come il tramonto nell'Artico a febbraio, pericolosa come la notte polare".

Nora Stone, una giovane giornalista di 25 anni, ha chiuso il suo cuore all'amore. Ma quando viene accettata in una prestigiosa Scuola di Giornalismo di New York e incontra due nuove coinquiline, la sua vita prende una svolta inaspettata.

Barlow, un enigmatico artista di fama internazionale dall'identità segreta, sta organizzando un evento sensazionale alle Svalbard, remote isole della Norvegia, per combattere la crisi climatica e svelare il suo volto al mondo. Un fortunato giornalista avrà l'opportunità di documentare il dietro le quinte dell'evento, ma solo dopo aver superato una rigorosa selezione. Catapultata in una competizione estrema contro altri nove aspiranti reporter, Nora si trova a combattere tra paesaggi mozzafiato per l'occasione di una vita. Mentre affronta le prove e scopre di più sul misterioso Barlow, Nora si rende conto che la posta in gioco va ben oltre le sue aspettative.

Un viaggio di due mesi nell'Artico.

Un artista che si nasconde al mondo.

Una selezione spietata tra giornalisti.

Cosa potrebbe andare storto per Nora Stone?

Cuori Sotto Zero è una storia d'amore ambientata nel suggestivo scenario dell'Artico nell'eterna lotta tra cuore e ragione.

Cuori sotto zero è una commedia romantica ambientata nell’estate norvegese, quando il sole rimane sempre sopra l’orizzonte, ma le temperature non sono quelle che solitamente noi viviamo in estate. La storia di Nora e dei suoi colleghi di corso, ovvero la loro sfida giornalistica (gli Hunger Games del giornalismo), si svolge nelle isole Svalbard e precisamente a Longyearbyen.

Sono stata molto dettagliata nel collocare la vicenda perché l’ambiente qui è importante. Infatti il nucleo della storia è proprio una “denuncia ambientalista”, ovvero quale impatto sta avendo il cambiamento climatico sulle popolazioni.

Ambientato nel nostro tempo, questo romanzo, facendoci vivere la storia di Nora e in parte anche di Liam, vuole parlarci di un tema fondamentale. Ci sono dati e riferimenti scientifici, si parla di habitat e di biodiversità, che sono fortemente legati allo svolgimento della narrazione.

Il tutto è scritto in una forma scorrevole e piacevole, se non fosse per i tanti errori grammaticali e non di cui è infarcito (ma in questo caso la maestra che è in me è uscita fuori e mi sono ritrovata a correggere gli errori sulla mia copia). Questo per me è stato l’unico vero difetto del libro.

Immagine presa dal web

La storia nel suo complesso è carina. Nora è una ragazza che fa tenerezza. La vorresti proteggere. Capisco infatti il senso di protezione e cura che le dona Tomi, la sua coinquilina. Penso che, se io fossi stata nei panni di Tomi, mi sarei comportata allo stesso modo. Nora è sempre gentile, vede negli altri solo le parti buone e ci vuole un bello scossone per farle capire che non tutti sono così buoni come lei pensa.

 

«Le calotte polari si stanno sciogliendo e questo ha un effetto a catena sull’intero ecosistema.»

 

Mi è piaciuto questo taglio ambientalista. Sarà che è un tema a me caro, ma Gea è riuscita a parlarne in modo non pedante. Mentre descriveva il paesaggio, provavo quello che Nora avrebbe potuto provare, mi sono quasi sentita sopraffatta dalle bellezze descritte, tanto che al termine della lettura sono andata a cercare la posizione di Longyearbyen e soprattutto sono rimasta affascinata dalle foto che mostravano paesaggi mozzafiato.

Sicuramente è una bella storia, raccontata in modo fresco e piacevole. Se volete viaggiare in un luogo estremo e immergervi in un racconto romantico, questo è il libro adatto a voi.

 



Con questa lettura partecipo alla rubrica Ci provo con…, ideata da Chiara Ropolo (La lettrice sulle nuvole) per sfidare noi stesse ad uscire dalla nostra comfort zone e scoprire nuovi autori. Ho scelto di leggere il romanzo di Gea perché ero davvero molto curiosa. Ho conosciuto Gea tramite i social e ho tanto sentito parlare della sua serie dark fantasy Darkness Chronicles. Dolcissima (Le mie ossessioni librose) spesso mi ha detto che sono storie interessanti. Ho poi incontrato di persona Gea al SalTO nel maggio scorso e la mia curiosità nei confronti dei suoi romanzi è cresciuta. Sentita Dolci, che ha letto tutti i romanzi di Gea, ho deciso di iniziare leggendo questa storia.

 


Gea Petrini
è una scrittrice e una giornalista, direttore del network di informazione online Point Notizie e social media expert. Scrive dark fantasy, è l’autrice della saga Darkness Chronicles, e paranormal romance, con eroine anomale che cercano la propria identità e la propria autodeterminazione in ambienti spesso ostili.

Vive vicino a Roma e ha una passione per i viaggi da sola nel Grande Nord; un suo reportage sull’aurora boreale è stato pubblicato sulla rivista Lonely Planet.

 

Ringrazio Gea Petrini per avermi omaggiato del proprio romanzo in formato cartaceo.



Commenti

  1. Io odio i testi pieni di errori! Mi fanno dire "cavolo ma nessuno lo ha riletto"?
    Infatti nonostante nel complesso a te è piaciuto non credo lo inserirò in lista.
    Interssante però l'ambiente ome tema centrale

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  2. bella recensione ma credo che non sia il libro adatto a me. Però apprezzo l'impegno ecologico

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