Recensione: Anime alla deriva. Whitestone Hospital di Ava Reed

 


Oggi partecipo al Review Tour organizzato per l’uscita del secondo volume della serie Whitestone Hospital di Ava Reed. Ringrazio subito Amarilli (I miei sogni tra le pagine) per avermi coinvolta e la CE per avermi omaggiata della copia digitale del romanzo, permettendomi di leggerlo in anteprima.

Autore: Ava Reed

Titolo: Anime alla deriva. Whitestone Hospital #2

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 20 giugno 2023

Pagine: 324

Allora è questo che si prova ad avere paura. Non per me, per la mia vita, bensì per quella altrui. E io che pensavo di sapere cosa significasse la paura, del resto mi ha accompagnato per tutta la vita senza mai lasciarmi veramente. La paura di non riuscire nello studio e di fallire, soprattutto sul lavoro, e di non trovare mai il mio posto nel mondo. Di non essere abbastanza brava. Abbastanza importante. Abbastanza preziosa. Semplicemente di non essere abbastanza. Arrivare al Whitestone Hospital per Sierra Harris non ha solo significato fare un passo importante verso la realizzazione del suo obiettivo, ovvero diventare la migliore specializzanda di cardiochirurgia in circolazione. Ma anche incontrare colleghi che inaspettatamente, senza che possa opporsi, le stanno entrando nel cuore. Per una come lei, che ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per terminare gli studi e ottenere quel posto e che, per riuscirci, non si è mai concessa distrazioni né la possibilità di costruire legami duraturi e profondi con chi la circonda, questa è una rivoluzione. Qualcosa che non conosce e che per questo la spaventa. In fondo le è stato sempre insegnato che le emozioni complicano tutto e non servono a niente. E che, anzi, troppo spesso fanno addirittura male. E Sierra, dopo tutta la fatica fatta, non ha certo intenzione di permettere a nessuno - in particolare a un arrogante come Mitch Rivera - di rubarle la scena... tantomeno il cuore.


Anime alla deriva è un romanzo rosa, ambientato nel mondo ospedaliero. È il secondo volume della serie e prende le mosse dall’istante in cui termina il primo. Benché i personaggi principali siano diversi e la storia di Sierra e Mitch sia autoconclusiva, non lo si può leggere indipendentemente dal primo. È infatti legato al primo sia a livello cronologico, sia per le relazioni che i diversi personaggi instaurano tra di loro.

Questa volta ho deciso di mettere per iscritto le mie idee per punti, poiché ho tante idee in testa e non riesco a buttarle giù in modo organico. Ho quindi pensato di trattare i diversi aspetti di questo romanzo come fossero separati. È chiaro che poi il tutto è da vedere con un’ottica più globale.

Ambientazione: in tutto il romanzo è quella che mi ha preso di meno. È ben descritta, perfino nei minimi particolari, mentre leggi hai come delle istantanee di quanto avviene nell’ospedale e soprattutto nel pronto soccorso. Anche i rapporti tra medici e infermieri sono ben costruiti. Insomma ti sembra di vivere una giornata in ospedale. Per contro c’è però l’enorme somiglianza con la serie Grey’s Anatomy, tanto che Sierra mi ha in più occasioni fatto venire in mente Cristina Yang. Questa eccessiva vicinanza alla serie mi ha un po’ disturbato, non riuscendomi a coinvolgere emotivamente. È stata più la sensazione di già visto che la curiosità di vedere come la storia potesse evolvere.

Personaggi: i rapporti e i legami più o meno forti che si instaurano tra i personaggi sono ben raccontati. Mi è piaciuto il fatto che, pur cambiando i personaggi principali, non abbiamo abbandonato Laura e Nash. Laura in modo particolare è molto presente, è un punto di riferimento importante per Sierra. Tutti i personaggi si integrano benissimo con l’ambientazione, non ci sono esagerazioni, sebbene mi sembra strano che in un ambiente di lavoro si passi più tempo a dare retta a questioni di cuore che non alla cura dei degenti. Anche l’arrivo del nuovo chirurgo che fa il “piacione” con Sierra è forse troppo, specie dopo aver già letto della storia tra Laura e Nash. In generale, però, tutti i personaggi presentati in questo secondo volume sono ben caratterizzati e mostrano bene quale sia il lavoro e le emozioni che un medico vive all’interno della sua giornata lavorativa, i dubbi che anche un dottore ha o le sue insicurezze. Sono personaggi presentati sotto tutte le loro sfaccettature.

Temi trattati: all’interno del romanzo veniamo a contatto con tanti temi. Alcuni anche molto forti. L’autrice, raccontando le storie quotidiane, ci pone davanti anche alcuni concetti di morale come il testamento biologico. È infatti molto presente la morte e la sua accettazione, una morte che può essere improvvisa o lenta oppure scampata per un miracolo. Mitch si trova a fare i conti con la sensazione di essere un sopravvissuto e riesce a mettere a fuoco la propria situazione solo quando ha davanti il signor Joon, che invece ha accettato l’idea di avere ancora poco da vivere (non evidenziate la parte annerita, se non volete leggere lo spoiler). Sierra invece si trova a fare i conti con se stessa e le sue emozioni, soprattutto con i problemi di dipendenza dall’alcol. C’è poi molta descrizione della vita interiore, di quelle che sono le aspirazioni che ognuno di noi (attraverso i protagonisti della storia) vive.

Storia centrale: la storia tra Sierra e Mitch. Il legame che si instaura tra questi due dottorandi è molto bello perché parla di amicizia, rispetto e anche amore. Mitch e Sierra imparano a fidarsi uno dell’altra, a sorreggersi nel momento del bisogno e diventano complici oltre che amanti. Bella anche la scelta di mostrare che il primo ad innamorarsi sia proprio Mitch, mentre Sierra cerca di resistere a questo sentimento.

È vero che mi piacciono le letture seriali, specie quando si riesce a vedere l’evoluzione dei protagonisti e non solo. In questo caso, almeno leggendo questi primi due volumi, sono contenta di esplorare le diverse storie senza abbandonare nessuno dei personaggi incontrati.

 

Giudizio complessivo… mi verrebbe da dire “boh!”. In realtà ci sono aspetti che non mi sono piaciuti, mentre altri mi hanno catturata. Sicuramente il mio personaggio preferito è Laura, va bene un pochino anche Mitch! Lasciando stare Laura, che è la protagonista del primo volume, Mitch mi è piaciuto per la sua umanità e anche per la sua fragilità. Ama Sierra, ma ha paura di dirglielo. È sempre preso da mille dubbi, come ogni persona normale. Sicuramente l’aspetto negativo è dato dalla troppa vicinanza alla serie medical che ho citato in precedenza.

Anche questo secondo volume termina con un colpo di scena al pari di quello del primo volume e chiaramente dovremo aspettare il terzo per vedere come procede la vita al Whitestone Hospital!

Se quelle storie viste in tv vi hanno appassionato, allora questa è una lettura che vi consiglio.

 


La serie Whitestone Hospital è così composta:

1) Whitestone Hospital - High Hopes (Grandi promesse) - recensione

2) Whitestone Hospital - Drowning Souls (Anime alla deriva)

3) Whitestone Hospital - Tough Choices

4) Whitestone Hospital - Saved Dreams

 


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