Recensione: La piccola caffetteria dei nuovi inizi di Julie Haworth
Autore: Julie Haworth
Titolo: La piccola caffetteria dei nuovi
inizi
Editore: Newton Compton editori
Data di pubblicazione: 19 agosto 2025
Pagine: 320
Dopo essere stata lasciata dal fidanzato storico durante un viaggio in Asia, Tori torna a Blossom Heath, la piccola cittadina nel Sussex dove è nata e cresciuta e che le è sempre stata molto stretta. Ha il cuore a pezzi e tutti i suoi sogni le sembrano ormai irrealizzabili. Non le resta allora che infilarsi il grembiule e mettersi dietro al bancone della caffetteria di sua madre, mentre si lecca le ferite e cerca di capire che fare della sua vita. Un giorno come tanti Leo, un vigile del fuoco affascinante, salva il gatto di Tori e poi inizia a corteggiarla, facendole provare emozioni che credeva dimenticate. E così, il cuore spezzato di Tori si ricompone e ricomincia a battere. Circondata da una schiera di teneri mici e dall’amore, Tori si renderà conto che, dopo tanto dolore, forse la felicità è di nuovo a portata di mano ed è più vicina di quanto si aspettasse...
A volte un libro arriva da noi per la
copertina, ma resta nel cuore per la sua genuinità.
Ho scelto La piccola caffetteria dei nuovi inizi perché mi sono innamorata della sua copertina: mi ha subito fatto pensare al Giappone e, avendo Figlio#2 proprio lì, non ho resistito. È stata una scelta di pancia, che si è rivelata una piccola scoperta di dolcezza.
Questo romanzo rosa ha un’atmosfera delicata, pacata, tranquilla, che ricorda quella delle piccole città dove tutti si conoscono e i legami contano più di ogni altra cosa. Diversamente dai romance più moderni, spesso ricchi di scene spicy, questo libro è fatto di semplicità, di buoni sentimenti e di quel calore che si respira nelle comunità unite.
La protagonista, Tori, torna nel suo paese dopo una delusione amorosa e, sostenuta dalla madre e dagli amici di sempre, decide di rimettere in piedi la caffetteria di famiglia. Da qui nasce l’idea di trasformarla in un Cat Cafè, ispirandosi a quelli visti durante i suoi viaggi in Giappone. È un percorso di rinascita personale e professionale, dove i legami con gli altri — dalla mamma Joyce agli amici, fino ai piccoli imprenditori della zona — diventano la chiave per ricostruire fiducia e futuro.
La parte che più ho apprezzato è il forte senso di comunità: l’amicizia, la collaborazione tra piccole realtà, il sostegno reciproco. Un messaggio che scalda il cuore. Certo, c’è anche tanto buonismo, forse a volte un po’ eccessivo, ma resta il filo conduttore che rende la lettura serena e rassicurante.
La storia d’amore tra Tori e Leo nasce piano, con cautela e fiducia, e segue i canoni del romance classico: equivoci, ritorni inaspettati, ostacoli da superare… fino al lieto fine, che qui è davvero la celebrazione della dolcezza.
Essendo un romanzo d’esordio, si percepisce uno stile ancora semplice e lineare, senza grandi artifici narrativi o colpi di scena clamorosi. Ma è proprio questa semplicità a renderlo genuino e realistico, come uno spaccato di vita quotidiana.
In conclusione, La piccola caffetteria dei nuovi inizi è stata per me una lettura piacevole e fresca, che mi ha regalato un senso di calma e speranza. Consiglio questo libro a chi cerca una storia delicata, rassicurante, ricca di buoni sentimenti. Una promessa di esordio che fa ben sperare nei prossimi romanzi dell’autrice.
La parola che lo descrive meglio? Genuinità.
Ringrazio la CE per avermi omaggiata della
copia digitale del romanzo.
Commenti
Posta un commento