Ci provo con #5: Come un respiro di Ferzan Ozpetek
Anche in questo mese
partecipo alla rubrica del Ci provo con… e questi sono i blog che partecipano
questo mese insieme con me a questa avventura.
Ho letto per la prima
volta un romanzo di Ferzan Ozpetek e mi è arrivato dritto al cuore.
foto presa dal sito Mondadori |
Ferzan Ozpetek,
regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997
esordisce con Il bagno turco (Hamam),
cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro,
Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine
vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre
diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più
importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New
York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo
libro, il bestseller Rosso Istanbul,
e nel 2015 Sei la mia vita.
Autore: Ferzan Ozpetek
Titolo: Come un respiro
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 maggio 2020
Pagine: 157
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna,
come d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio
due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli
ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha
vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un'ultima volta, si giustifica. Il
suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama
Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di
vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita
avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto.
Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l'esistenza
apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro
amici, segnandoli per sempre. Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un
thriller dei sentimenti che intreccia antiche e nuove verità, trasportando il
lettore dall'oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un
susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa
Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l'Italia quasi fuggendo,
allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo
pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare,
costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le
bugie. Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita
stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per
celebrare - come solo Ozpetek sa fare - una Istanbul magica, sensuale e
tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel
Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.
Scrivere del romanzo Come un respiro di Ozpetek non è facile.
È un romanzo molto forte, particolare e che ti tiene con il fiato sospeso. È la
storia di due sorelle che si perdono di vista e non riescono più a comunicare,
eppure rimangono sempre legate, intimamente legate. Elsa e Adele sono
diversissime tra loro, hanno vissuto due vite lontanissime, due modi di passare
attraverso questi cinquant’anni che hanno il sapore dell’opposto. Per un soffio
non riescono a ri-trovarsi, eppure si cercano e si “trovano” mentre si
confidano con degli estranei e in quel momento sono vicine, le senti una a
fianco dell’altra,
attraverso i ricordi della loro vita vissuta una lontana dall’altra. I sei
amici che accolgono le loro confessioni, e anche noi lettori mentre scorriamo velocemente
le pagine, fanno un lungo percorso all’interno dei propri sentimenti.
Ozpetek è in grado di
mettere a nudo i sentimenti più profondi, le emozioni più forti: il dolore,
l’amore, la passione, il tradimento e la paura. Ho trovato che in questo romanzo
la paura sia analizzata in modo mirabile, vengono messi in luce tanti modi
diversi di avere paura.
Come dicevo
all’inizio, non è un libro facile, non lo puoi leggere con la mente distratta
perché ti porta ad analizzare te stesso, a vagliare le tue parole, i tuoi gesti
ed è un viaggio. Ecco sì, è un viaggio profondo all’interno di te stesso:
guardi la storia di Elsa e di Adele, contornata dalla vita dei sei ragazzi che
aprono le porte della propria casa come Sergio e Giovanna, Elena e Giulio, Annamaria
e Leonardo, e scendi nella profondità dei tuoi stessi sentimenti, dei tuoi
pensieri.
Non ho mai letto
niente di questo autore e non ho mai visto neanche un suo film, benché ne abbia
sentito parlare spesso, ma ora sono curiosa: voglio vedere assolutamente uno
dei suoi film e voglio continuare a leggerlo, voglio recuperare ciò che finora
mi sono persa.
Grazie a Marianna (A
Spasso coi libri) ho scoperto davvero un gioiellino, un libro che io non avevo preso in
considerazione e invece mi ha veramente toccato nelle profondità delle mie emozioni.
Quando ho chiuso il libro sono rimasta un attimo interdetta e mi sono detta: “e
ora?” Già è vero… e ora? Perché questo romanzo mi ha fatto percorrere una
storia lunga cinquant’anni, ma mi ha lasciato anche tante domande, tanti dubbi,
tante perplessità. È come se non fosse concluso, come se mi avesse lasciato in
sospeso, in attesa di una vera e propria conclusione. In realtà il romanzo è
terminato, si capisce benissimo qual è la storia che sta dietro questa
lontananza tra Elsa e Adele, però, leggendo e ripercorrendo la storia delle
sorelle, nascono anche tante nuove domande. Forse questo è dovuto al fatto che
Adele racconta tanti segreti e attraverso le lettere non lette di Elsa ne
troviamo altri o meglio troviamo la spiegazione ai segreti, però alla fine
qualche dubbio rimane.
Assolutamente un
libro da leggere in quanto forte, emozionante e completo. Molto bello anche lo
stile che l’autore ha scelto per raccontare la storia: alle lettere di Elsa che
partono dalla più recente, ma fanno poi un viaggio nel passato, e al passato
risponde un capitolo al presente di Adele. Adele che racconta la sua storia a
questi sconosciuti, a questo gruppo di sei amici che inavvertitamente accolgono
in casa una persona sconosciuta e la sostengono in un momento delicato.
Sono veramente
soddisfatta di questa lettura carica di emozioni.
Mai letto nulla di quest'autore, da una parte sono curiosa ma dall'altra c'è qualcosa che mi frena. Temo che non mi piaccia quindi per ora, con la tua lettura compresa, credo che aspetterò il momento giusto
RispondiEliminaAnche io non ho letto nulla di Ozpetek come autore, ho visto diversi suoi film e non tutti mi sono piaciuti. Il mio giudizio rimane a metà quindi anche io per ora lo lascio in sospeso.
RispondiEliminaGrazie del consiglio.
Io mi sono ripromessa di vedere qualche suo film. Il primo che vedrò è Le fate ignoranti.
EliminaHo visto diversi film di Ozpetek, il primo in assoluto è stato Allacciate le cinture, poi Saturno contro, Le fate ignoranti, sono un paio di giorni invece che mi soffermo a decidere se vedere o no, Napoli velata, però proprio in virtù dei film guardati, scelgo di non leggere i suoi romanzi. E' un registra particolare o ti piace o no, non ci sono mezze vie, e proprio perché a me piace come regista, scelgo di affrontarlo come autore, scrittore, ho timore che l'intensità provata nei suoi film sia troppo pesante invece nei libri
RispondiElimina*scelgo di non affrontarlo
EliminaIo sono molto curiosa di conoscerlo come regista e le tue parole mi hanno incuriosita ancora di più. Grazie Floriana!
Eliminaanche io come susy non ho mai letto questo autore, chissà se prima o poi riuscirò a farlo
RispondiEliminaQuesto romanzo è molto bello, ma mi hanno detto che tutti i suoi romanzi sono intensi
EliminaHi nicee reading your post
RispondiElimina