Recensione #72: La luce degli abissi di Frances Hardinge


Autore: Frances Hardinge

Titolo: La luce degli abissi

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 21 luglio 2020

Pagine 456

Da sempre Hark e Jelt sanno che, appena sotto il mare, esiste l'Abissomare, l'antica dimora dei mostruosi dèi che a lungo terrorizzarono l'arcipelago della Miriade. Riti sacerdotali e sacrifici servirono per anni a placare l'ira delle divinità marine, fino al giorno del Cataclisma, quando in un'esplosione di follia si distrussero a vicenda.

Le loro reliquie, che conservano un potere divino, sono molto ambite dai piccoli truffatori come Hark e Jelt, in fuga dalle leggi del governatore e dai contrabbandieri. Due amici inseparabili, almeno finché i fondali non restituiscono una reliquia diversa da tutte le altre: un globo pulsante, intriso di un potere straordinario e oscuro, che potrebbe distruggere non soltanto l'amicizia di Hark e Jelt, ma tutto il loro mondo.

Un romanzo memorabile. Una fusione perfetta di fantasy, avventura, horror e mitologia e una scrittura che lascia il segno.




La luce degli abissi è un romanzo d’avventura per ragazzi. È la storia di due ragazzi, Hark e Jelt, anche se poi la loro amicizia alquanto strana ha una evoluzione (o involuzione, sinceramente non saprei come definire il loro percorso) e Hark si trova a confidare in due amici che sono quanto di più diverso da lui. Hark si lega ad una bambina, Selphin, figlia di una piratessa, e ad un vecchio “sacerdote”, chiamato Cercatore. È un romanzo ricco di avventure, c’è un po’ di magia mista alla tecnologia (in alcuni punti sembra fantascienza) e troviamo il rigore religioso.



La bellezza di questo romanzo è la crescita di Hark. Un ragazzino che vive di espedienti, che è quasi al limite della legalità, ma che scopre il vero senso della lealtà, dell’amicizia, del coraggio e della pietà.

Ci sono davvero tanti temi in questo romanzo, tra l’altro molto lungo e complesso. Nel leggere la storia di Hark troviamo il senso di lealtà, prima verso l’amico Jelt che lo aveva protetto da piccolo, poi verso i sacerdoti del Santuario, ancora verso Jelt quando in tutti i modi cerca di salvarlo da se stesso e poi verso Selphin, affinché possa crescere seguendo le proprie convinzioni. C’è il coraggio, un coraggio che porta ad affrontare anche le proprie paure, ad andare contro i propri amici pur di salvarli, a mettere alla prova tutte le proprie qualità, a dire la verità anche se questa ci metterà ulteriormente nei guai. Un coraggio mostrato da Hark, ma anche da Selphin e dal Cercatore stesso. Leggiamo del rispetto della diversità, dell’amicizia, della religiosità.



La cosa che si evince da questa lettura è il valore della storia e delle storie. Viene messo in risalto come narrare le storie sia il deterrente per l’ignoranza. Ascoltare i racconti e narrarli permette di crescere perché essi mantengono vivo il ricordo delle persone e degli eventi. Le ultime due pagine del romanzo sono bellissime e mettono in evidenza proprio questo valore.



Una bella lettura per ragazzi che amano l’avventura, stare con il fiato sospeso e risolvere casi.


Ringrazio la Casa Editrice per avermi omaggiata della copia digitale, in anteprima, di questo romanzo

Commenti

  1. Non lo conoscevo, ma sembra una lettura davvero interessante 🥰🥰

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  2. di questo romanzo sono attratta dalla cover e dai suoi colori, lo so che è una cosa superficiale ma anche l'occhio vuole la sua parte

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    1. A volte anche io scelgo solo per la copertina. Questo è anche molto bello.

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