Lettura con il figlio #7: Io e te di Niccolò Ammaniti


Questa volta la rubrica Lettura con il figlio vede protagonista Figlio#2, Massi. L’altro giorno è tornato a casa dicendomi: “Mamma, dobbiamo leggere un libro insieme”. Quindi mi ha spiegato che la sua professoressa aveva assegnato un romanzo alla classe e a lui avrebbe fatto piacere leggerlo insieme per poter scrivere il post sul blog, come solitamente fa il fratello. Io sono contenta di essere riuscita a coinvolgere anche lui, mi piace leggere con loro e poi vedere cosa ne pensano.

Cosa abbiamo letto? Ecco questa è la cosa bella, ho letto un autore che non conoscevo.



Autore: Niccolò Ammaniti

Titolo: Io e te

Editore: Einaudi editore

Data di pubblicazione: 29 novembre 2010

Pagine: 122

Barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, Lorenzo, un quattordicenne introverso e un po' nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente commedie e finzioni. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror. Sarà Olivia, che piomba all'improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d'ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori. Con questo racconto di formazione Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell'adolescenza di cui è impareggiabile ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.



Un libro, due opinioni. In viola il punto di vista di Massi in verde il mio.



Nelle domande 2, 3, 5, 6, 11 e 14 c’è rischio spoiler!



1.                  Ti è piaciuto il libro?



Sì, mi è piaciuto.



Sì. Ho scoperto un nuovo autore che è riuscito a coinvolgermi.



2.                Che emozioni ti ha fatto provare la lettura?



Sul finale ho provato malinconia, ma durante la lettura non mi sono lasciato coinvolgere.



Più che emozioni, mi sono trovata a riflettere a quanto poco a volte capiamo i ragazzi, a quanto difficile sia aiutarli quando ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va. L’adolescenza è davvero un periodo difficile da gestire!



3.                 Cosa pensi dei protagonisti?



Il protagonista Lorenzo ha un po’ di problemi e non lo ho trovato molto simpatico. Olivia invece mi stava simpatica, non riesco a spiegare il perché, ma ho provato empatia nei suoi confronti.



Lorenzo e Olivia mi sono entrati nel cuore. Entrambi hanno difficoltà a trovare una loro dimensione e cercano un modo per “stare bene”, peccato che forse lo cercano in modo sbagliato. Mi è piaciuto il fatto che la convivenza li abbia “obbligati” a venirsi incontro.



4.                 Con quale personaggio sei entrato maggiormente in empatia?



Con tutti e due i protagonisti. Ho trovato Lorenzo molto simile a me, lui è un po’ più esagerato, ma anche io provo le sue sensazioni.



Veramente nessuno, forse mi sono trovata “vicino” alla mamma di Lorenzo. Ella ha capito che c’è qualcosa che le sfugge, ma non sa come reagire.



5.                  Quale personaggio avresti preso a “sberle”?



Lorenzo, tutto il tempo! Ho provato la voglia di menarlo sia quando raccontava l’episodio in cui la madre ha avuto un incidente e lui non è riuscito a difenderla, sia quando non voleva permettere ad Olivia di rimanere nella cantina.



Non saprei, forse la stessa Olivia.



6.                 Cosa pensi della figura degli adulti?



La madre è un po’ troppo invadente, ma è una brava persona. Il padre è assente e non capisco come possa odiare la propria figlia.



Come ho già detto, la figura della mamma la trovo molto reale e realistica. Non mi è piaciuto molto l’atteggiamento del padre. Sembra totalmente disinteressato del figlio. Oddio anche di Olivia lui si interessa poco.



7.                  Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?



Scorrevole e di facile comprensione, senza paroloni.



Mi è piaciuto. In modo chiaro Ammaniti è capace di rivolgersi ai ragazzi.



8.                Quale aggettivo descrive meglio il libro?



È un po’ negativo e ti fa riflettere.



Triste.



9.        Quante stelline gli dai?



Quattro.



Quattro.



10.            Consiglieresti ai tuoi amici di leggerlo?



Ad alcuni amici forse sì.



A me è piaciuto e quindi sì, lo consiglio, soprattutto ai ragazzi che si sentono “fuori” dal mondo, ai ragazzi che non hanno capito quale sia il loro posto.



11.             C’è un episodio che ti ha colpito maggiormente?



Il finale, quando legge la lettera. Sono persino tornato indietro all’inizio per collegarlo meglio, visto che l’inizio del romanzo richiama la fine.



Ce ne sono diversi. Da quelli divertenti, come il “rientro” nella cantina passando dallo scantinato del Cercopiteco o quelli più commoventi come la fine del romanzo. Ho adorato la lettera che Olivia ha scritto a Lorenzo e soprattutto mi è piaciuto che lei per dieci anni abbia tenuto il numero di telefono del fratellino.



12.            Cosa ti ha insegnato/trasmesso questo libro?



Non so, ho capito che non bisogna essere timidi.



Più che insegnato mi ha ricordato una cosa, mi ha ricordato che è importante “guardare” i nostri ragazzi, prestare loro la giusta attenzione, farli sentire “al sicuro”.



13.            Citazione preferita?



Non ce l’ho. Quella che hai segnato tu però mi piace.



Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare.



14.            Il finale ti è piaciuto?



Nonostante sia triste, mi ha fatto ragionare e lo trovo un finale eccellente.



Sì, mi ha spiazzato, perché speravo in un finale diverso, e mi ha fatto molto soffrire, ma è adeguato al romanzo.



Al termine dell’intervista, anche Massi era contento di aver partecipato, anzi si è meravigliato che fosse già finita. Trovo che questo romanzo sia molto adatto a lui e alla sua età. Spero di rinnovare questo appuntamento con lui per una prossima lettura, intanto vi do appuntamento a tra qualche giorno quando tornerà questa rubrica con Miki. Però posso dire che sono felice che ora si sia generata questa positività verso la lettura, da una “repulsione” a un “Mamma dobbiamo leggere” posso dichiarare che è un bel successo. 

Commenti

  1. Ciao Manu ♥ Mi sono appena unita al tuo angolino, in qualità di blogger e lettrice!
    Questa rubrica è bellissima... insegna che ci sono romanzi che possono essere apprezzati ad età diverse perché è possibile coglierne diverse sfaccettature.

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    1. Verissimo, infatti poi ne parliamo insieme e i nostri confronti ci permettono di dialogare anche su temi collegati alla lettura. Questo romanzo in particolare è stato fonte di scambi "divergenze" proprio perché è molto vicino al mondo adolescenziale e io trovo che fosse una lettura ad hoc per mio figlio e i suoi amici.

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    2. È una cosa magnifica che tta mamma e figlio ci possa essere un dialogo tanto costruttivo. E che inoltre ascolti i tuoi consigli in fatto di libri ;)

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  2. Lo lessi anche io quando lo diedero a mio figlio da leggere. Molto bello e bella la tua rubrica

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