Recensione: Il segreto di Avium di Giulia Gubellini

 

Oggi partecipo al Review Tour organizzato da Simona (Il mondo di Simis) per questo fantasy per bambini edito da Magazzini Salani.

Autore: Giulia Gubellini

Titolo: Il segreto di Avium

Editore: Magazzini Salani

Data di pubblicazione: 24 settembre 2020

Pagine: 416

Chiunque, guardando Giglio e Rosa, capirebbe che sono fratelli. Chi li conosce potrebbe anche aggiungere che i ragazzi condividono una certa dose di audacia, un discreto talento per cacciarsi nei guai e un'indole fin troppo curiosa. In fondo a una scala c'è una porta. Giglio ha in tasca la chiave che può aprirla, Rosa controlla che il corridoio sia tranquillo. Nessuno, all'istituto, sa da dove vengano i due ragazzi, né chi li abbia abbandonati. Sono orfani. La chiave entra e gira. Sull'ultimo ripiano di uno scaffale trovano un cofanetto di legno, con incise le lettere G e R. All'interno due ciondoli gemelli, da unire tra loro. È così che un treno cade dal cielo, per accompagnare Giglio e Rosa verso l'avventura più importante della loro vita. Solcano cieli, fendono nuvole fino a un'isola che fluttua nell'aria: un mondo fantastico che li mette subito in pericolo, perché uomini 'alati' come uccelli li vogliono catturare. Grazie all'aiuto dei ribelli della Fenice, i giovani riescono a sfuggire ai Gendarmi. Su Avium, la terra che li ospita, loro sono dei Senza Piume e per questo clandestini. Devono riuscire a tornare a casa, ma Avium era nel loro destino e durante questo viaggio, meraviglioso e ricco di insidie, scopriranno perché.


Il segreto di Avium è un fantasy per ragazzi. Ci porta in un luogo immaginario dove al potere ci sono uccelli antropomorfi o meglio uomini e donne con ali e piume. Non solo, persino cani, orsi e asini hanno le ali. Giglio e Rosa sono invece due ragazzini terrestri orfani e tra loro c’è un profondo legame, sono uno la forza dell’altra. Chiaramente, come ogni fantasy che si rispetti, questa non è la verità, ma è quello che loro credono.

La storia narrata in questo romanzo è adattissima ai bambini, il mondo descritto è facilmente immaginabile e i nomi sono leggibili. Ci sono nomi strani, ma non del tipo che devi impazzire per riuscire a pronunciarli! Il linguaggio utilizzato è alla portata di giovani lettori, l’autrice unisce parole di uso comune a parole meno solite, ma perfettamente comprensibili. Questo per non svantaggiare un lettore inesperto. Anzi, ammetto che lo stile e il linguaggio rendono la storia fluida e piacevole, tanto che ti trovi immerso nella lettura e vai avanti… spesso ho provato a dire a me stessa “Bene, leggo questo capitolo e smetto”, ma poi mi sono ritrovata alle due della notte a continuare a leggere! Altra trovata interessante è la presenza della lingua diversa dalla nostra. Ad Avium infatti si parla di beccaliano. Mi è piaciuto incontrare le scritte in beccaliano e soprattutto mi sono divertita a decifrarle, grazie all’alfabeto posto alla fine del volume.

La storia mi è piaciuta, benché non sia molto ricca di colpi di scena né di azioni concitate… è una storia che scorre placida. In alcuni casi è prevedibile, infatti si riescono a unire i puntini, come dice Giglio stesso, e quindi intuire il prosieguo della narrazione. Molti infatti sono i punti di contatto con libri per ragazzi dello stesso genere. Mi viene in mette il famoso Harry Potter: in alcuni brani ho ritrovato molto di quella saga.

Come tutti i libri appartenenti a questo genere, la prima parte è molto descrittiva e poco coinvolgente, ma, dopo la metà, si inizia a sentire un po’ di emozione. Inizi infatti ad affezionarti agli amici e ad odiare i nemici. Sicuramente non ho provato simpatia per Malinche, la Prima Guardia dell’Imperatore Usurpatroni (non è un errore, è chiamato proprio così), mentre ho rivalutato il Generale Blake. Giglio e Rosa mi piacciono, ma preferisco il personaggio di Lyma, una giovane guerriera che lotta per la giustizia.

Trovo che sia una bellissima storia, che termina con un bel cliffhanger che mi ha fatto desiderare di avere il seguito quanto prima…

È un romanzo consigliato ai ragazzi a partire già dai nove anni perché è in grado di coinvolgere i bambini senza affaticarli nella lettura. Sono contenta di aver letto questa avventura nel mondo immaginario di Avium, dove la forza di volontà è fondamentale.



Con questa recensione partecipo alla reading challenge Vintage Trial, l’obiettivo da completare è il n°7: Leggi un libro ambientato in un luogo immaginario. 



Ringrazio la Casa Editrice per avermi omaggiata della copia cartacea.



Commenti

  1. Ciao Manu, sono contenta che il libro ti sia piaciuto e concordo con te sull'antipatia per Malinche, mentre Lyma è fortissima! Io invece ho avuto qualche difficoltà a visualizzare questo mondo a spirale e cerchi concentrici... comunque anche a me è piaciuto molto e aspetto il seguito con ansia :D

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    1. Io sono stata aiutata dal fatto che insegno matematica alla scuola primaria e costruire immagini geometriche è il mio modo di avvicinare i miei alunni alla geometria piana e solida.

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  2. io ovviamente segno perchè sono sempre in cerca di libri che possano piacere alle mie ragazze

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  3. Io, invece, l'ho trovata molto movimentata. Mi ha appassionata subito.

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    1. Ho letto che a te è piaciuta molto l'aione presente, che però io ho visto solo nelle parti finali. Ciononostante mi sono appassionata e non vedo l'ora che esca il seguito.

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