Recensione: Forse ci ritroveremo di E. Lockhart
Autore: E. Lockhart
Titolo: Forse ci ritroveremo
Editore: DeAplaneta
Data di pubblicazione: 22 giugno 2021
Pagine: 304
Se potessi vivere la tua vita di nuovo,
cambieresti qualcosa?
Saluteresti quel tipo carino che non ti ha
mai guardata? Perdoneresti chi ti ha spezzato il cuore? Chiederesti scusa? Dopo
un momento difficile in casa e la rottura improvvisa col suo ragazzo, Adelaide
sa che le occasioni perse nella sua vita sono innumerevoli e non fa che pensarci.
Non fa che immaginare che cosa sarebbe successo se… qualcosa fosse andato in
modo diverso. Pronta a vivere le infinite varianti dei momenti importanti della
sua vita, per Adelaide l’estate dei diciassette anni si trasforma in un mazzo
di carte tra cui pescare ogni volta che lo desidera. Durante quell’estate tutto
può accadere, è Adelaide a decidere quale mossa fare. Può innamorarsi decine di
volte o chiudersi in se stessa, prigioniera del segreto che dilania la sua
famiglia. Oppure può cambiare idea sull’amore e scoprire che solo ritrovarsi
nell’altro la completa. Adelaide potrà compiere qualunque scelta, ma più di
ogni cosa dovrà trovare la forza di scegliere la strada giusta per ritornare a
galla. L’autrice bestseller di L’estate
dei segreti perduti ci regala un romanzo romantico, enigmatico e
straordinariamente intenso.
Questo romanzo è rivolto agli adolescenti, ma
è una bella lettura anche per gli adulti. Adelaide è una ragazza in piena crisi
adolescenziale. Il tutto accompagnato da problemi che vanno oltre lei, ma che
comunque la influenzano. Forse ci
ritroveremo ci fa entrare nella mente di un adolescente. È infatti ricco di
“film mentali” (ammetto di essermi autocensurata, poiché la vera definizione
era troppo volgare per essere scritta), atteggiamenti tipici degli adolescenti
che ancora non sanno cosa vogliono e iniziano a vivere nella loro mente vari
scenari possibili per realizzare i loro bisogni. Con questa lettura si entra
nella mente adolescente, io ho fatto un tuffo nel passato e in alcuni passi mi
sono ritrovata nelle modalità di pensiero di Adelaide, che immagina il suo
incontro con il ragazzo che le piace in tre modi diversi (io a volte l’ho
immaginato i migliaia di modi).
Ho avuto una iniziale difficoltà ad entrare
nel romanzo, proprio a causa di questo ripetere continuamente la scena con
lievi variazioni, ma, appena ho capito cosa volesse rappresentare, mi sono
lasciata coinvolgere. Adelaide deve affrontare l’ultimo anno di liceo, ma non è
molto brava a scuola. Ciò che sta sotto a questa sua carenza è però un problema
più serio: la sua famiglia ha dovuto rimodulare il proprio stile di vita a
causa di una crisi del fratello minore, Toby. Toby è tossicodipendente, si
faceva prendendo medicine, antidolorifici. Ecco, di questo romanzo mi è
piaciuto il modo con il quale è stato affrontato il mondo della
tossicodipendenza. Non ci parla del tossicodipendente, ma di come chi gli sta
accanto vive questa malattia, quali siano i cambiamenti che una famiglia deve
affrontare quando ha un figlio in clinica riabilitativa o in comunità, quale
risonanza abbiano tali cambiamenti nell’intimo dei familiari, più ancora nel
profondo di una sorella adolescente. Già, perché Adelaide inizia a fingere di
essere felice, a fingere che vada tutto bene, a cercare di non mettere al primo
posto i propri bisogni a favore della serenità della madre e/o del padre.
Non conoscevo questa autrice e questo stile
narrativo, che a volte sembra confuso e che mi ha inizialmente destabilizzato,
ma, superate le prime pagine, l’ho divorato. La storia è coinvolgente e il
linguaggio scorrevole. Una volta presa confidenza con lo stile e con i diversi
caratteri topografici, la lettura diventa dinamica. Pur trattando un argomento
difficile e pur sembrando un romanzo “triste” per gran parte della narrazione,
termina con una bella spinta verso la speranza. Questo sentimento di proiezione
nel futuro è reso bene dal titolo di questo romanzo. Uno dei pochi titoli
davvero calzanti.
Consigliatissimo agli adolescenti, specie a quelli che hanno 16-17 anni come la protagonista. Essi possono ben percepire gli stati d’animo di Adelaide e di tutti gli altri giovani protagonisti.
Ringrazio la CE per avermi omaggiato della
copia cartacea, consentendomi la lettura in anteprima di questo romanzo.
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