Recensione: Robin. Un pettirosso nella tempesta di Rachel Sandman

Autore: Rachel Sandman

Titolo: Robin. Un pettirosso nella tempesta

Editore: Delrai Edizioni

Data di pubblicazione: 13 maggio 2021

Pagine: 323

Jeremy Rivers è un enigma. Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi. Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni. È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra rosse come il peccato, che scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti. Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate. Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.

Robin. Un pettirosso nella tempesta è un romanzo rosa autoconclusivo. Ha come protagonisti Jeremy e Laure, due giovani diversi tra loro eppure in qualche modo capaci di vibrare oltre ogni umana comprensione. Sono sicuramente opposti: Jeremy è oscuro, martoriato, profondamente segnato dal passato e dalla educazione familiare, mentre Laure è pacata, ha un’aura di serenità intorno che porta tutti ad affidarsi a lei senza timori. Discreta e accorta. Laure è una che sa accogliere l’altro, sa rispettare i tempi degli altri. Diventa un’ancora di salvezza per tutti coloro che le gravitano intorno, per Echo, per Aaron e per Jeremy.

Il protagonista del romanzo è sicuramente Jeremy, un giovane uomo ribelle che lotta contro tutto e contro tutti, che non vuole legami, che ha paura di affezionarsi. Ecco, questo ragazzo tormentato trova la sua luce in Laure. Veramente lei è lì con il solo pregio di stargli accanto, senza invadere spazi, senza fare la morale, ma come esempio… questa ragazza, che sembra fuori dal comune, offre a Jeremy l’opportunità di vedere il suo passato con un occhio diverso, tanto da permettergli di affrontarlo. Jeremy matura, ma non perché imbeccato, matura perché sostenuto da Laure. Ella c’è sempre ed è questo che riempie il vuoto di Jeremy.

Questo libro è in qualche modo legato ad Echo, ma non è necessario averli letti entrambi. Anche se devo ammettere che non sono riuscita ad inquadrare bene la storia tra Tom e Sam, i protagonisti di Echo, proprio perché non lo ho letto, soprattutto non sono riuscita ad apprezzare alcuni riferimenti al comportamento di Sam e la motivazione che spinge Tom a “minacciare” Jeremy. Sicuramente avrei apprezzato maggiormente le dinamiche amicali se avessi letto entrambi i volumi (rimedierò!).

Mi è piaciuto tanto lo stile narrativo di Rachel Sandman. Ha fatto scivolare la storia alternando descrizioni e dialoghi, pennellando bene il paesaggio di Boston (città che non conosco, ma che sono riuscita ad immaginare perfettamente). Ha descritto con tinte delicate e poetiche una storia che invece ha tratti molto oscuri.

Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia digitale del romanzo.

 


Con questo romanzo partecipo alla rubrica Ci provo con… Non avevo mai letto nulla di questa autrice, con la quale interagisco su Instagram e via chat telefonica, ma sono davvero felice di averla conosciuta con questa storia che ha saputo donarmi belle sensazioni.

 


Riesco anche a spuntare un altro obiettivo della reading challenge Vintage Trial: leggi un libro con un gatto in copertina. E in effetti la copertina di questo romanzo è proprio bella e significativa, infatti c’è il nostro gattino Oblio che osserva la balena e il pettirosso.

 



Commenti

  1. non lo conoscevo, ma sembra interessante

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  2. Echo volevo leggerlo, e anche questo mi ispira. a questo punto segno il legame tra i due in modo da procedere nel giusto ordine

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    1. Non sono legati tra loro, ma si capisce che la storia ha comunque una sorta di contatto. Soprattutto si avverte che Echo è cambiata. Robin mette tanta ccuriosità

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  3. Non conosco il libro che hai letto, Echo invece ne ho sentito parlare, me li segno entrambi

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    1. Secondo me Echo dovrebbe essere bello, me lo sono segnato anche io

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