Blog Tour: Ritorno a Whistle Stop di Fannie Flagg

 


Oggi partecipo al Blog Tour per il nuovo romanzo di Fannie Flagg, Ritorno a Whistle Stop. Per la mia tappa mi è stato chiesto di parlarvi de

Il bello di Whistle Stop


Autore: Fannie Flagg

Titolo: Ritorno a Whistle Stop

Editore: Rizzoli

Data di pubblicazione: 6 luglio 2021

Pagine: 300

Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l'ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie. Ed è lì, ai luoghi della sua infanzia, che decide di fare ritorno, sgattaiolando fuori dalla casa di riposo per un viaggio carico di avventure, dando il via a un susseguirsi di eventi dai risvolti imprevedibili. Con candore e ironia, Fannie Flagg porta ancora una volta il lettore tra gli indimenticabili protagonisti e le atmosfere senza tempo di "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop".

Questo libro va letto…

1) perché è scritto dalla mirabile penna di Fannie Flagg. Non è un mistero che io mi sia innamorata delle stile narrativo di questa autrice, la quale riesce sempre a conquistarmi con il suo modo di narrare fluido e coinvolgente. In questo caso è ricco di avventure divertenti. Raccontando gli episodi della vita a Whistle Stop e dei suoi abitanti, la Flagg ci porta nella vita di una piccola comunità che ha il sapore di una grande famiglia allargata;

2) perché non potete perdervi il bollettino di Dot Weems ovvero le lettere che Dot scrive ai suoi concittadini, ormai sparsi per tutta l’America, per tenere vivo il senso di appartenenza alla comunità di Whistle Stop. Dot racconta vecchi episodi, freddure e con l’occasione tiene tutti informati di come ognuno degli altri abitanti della cittadina stanno vivendo. La cosa bella è che, leggendo le sue parole, sei in grado di percorrere un viaggio che attraversa il passato, parla al presente e ci proietta nel futuro;

3) per Idgie Threadgoode. Un nome che da solo è un motivo validissimo per leggere questa storia! Idgie e i suoi aneddoti ti fanno rivivere l’atmosfera di Whistle Stop ai tempi d’oro, ti trasporta ai tempi in cui il caffè era un punto di riferimento e Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop. Questa donna è un turbine e continuerà sempre a vegliare sui suoi nipoti, Buddy e Ruthie;

4) perché, ancora una volta, la storia di Whistle Stop è l’occasione per parlare della Storia Americana. Anche questa è una caratteristica che amo molto nella narrazione della Flagg. Questa autrice ci porta a spasso nel tempo raccontando tante sotto-trame. Raccontando la vita di Buddy Threadgoode e degli abitanti di Whistle Stop, ci disegna quelli che sono i grandi eventi come la depressione, la seconda guerra mondiale e i cambiamenti sociali fino ai giorni nostri;

5) perché la Flagg ci riporta dove tutto è cominciato. Ritroviamo i personaggi e la vita del paesino che avevamo conosciuto con Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop. Non è un racconto melanconico, perché la narrazione va oltre. Ha sì un po’ il sapore nostalgico dei ricordi, ma viene impreziosito dalle novità, dalla spinta al futuro e dalla realizzazione dei sogni.

Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia cartacea del romanzo e Marianna (A spasso coi libri) per avermi coinvolta in questa avventura.



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