Recensione: L’incantatore oscuro di Heather Fawcett

 


Oggi partecipo al review party per questo romanzo uscito qualche tempo fa. Ringrazio subito la CE per avermi omaggiata della copia cartacea del romanzo.

Autore: Heather Fawcett

Titolo: L’incantatore oscuro

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 14 settembre 2021

Pagine: 315

Costretti all'esilio su un'isola incantata che si muove da sola attraverso i mari, l'ex principessa Noa, la sorellina Mite e suo fratello Julian si preparano a reclamare il trono usurpato. Sanno però di non potersi fidare di nessuno, dopo che la madre è stata uccisa da qualcuno molto vicino a loro, e, sempre più insistenti, si sono insinuate voci sulla malvagità della regina, i cui oscuri poteri avrebbero corrotto anche i figli. Specialmente Julian, legittimo erede, da tutti conosciuto e temuto come mago più potente del Florean. Spingendosi oltre il velo della Morte e oltrepassando limiti sconosciuti, sarà proprio Noa a trovare l'arma che i traditori vorrebbero usare contro il fratello. Ma se, cercando di salvarlo, rischiasse di perderlo per sempre? Una spettacolare avventura fantasy, dall'arguta vena ironica.

Avventura, magia e intraprendenza sono le tre parole che identificano questo romanzo fantasy per ragazzi.

Non ho intenzione di fare spoiler, quindi vi parlerò di ciò che mi è piaciuto e delle mie sensazioni durante la lettura di questa bella storia. Bella sì, ma solo una volta che venga superata la prima parte, la quale, essendo molto descrittiva, risulta meno coinvolgente.

Mi piace molto Noa, la protagonista, una ragazzina che cerca in tutti i modi di aiutare il fratello Julian a cui hanno usurpato il trono.

Noa apparentemente non ha grandi abilità, ma è un’attenta osservatrice, una brava ascoltatrice ed è dotata di grandi capacità logiche, che le permettono di fare congetture e costruire strategie adeguate allo scopo. Certo, a volte è un po’ troppo impulsiva, ma solo perché mira ad un bene superiore. Ho apprezzato il suo modo di guardare l’altro. Sebbene dica di non sopportare molto la sorellina Mite, in realtà è protettiva nei suoi confronti. Ha gesti gentili con tutti, amici e “nemici”, ed è capace di provare pietà anche per coloro che sono morti. Bellissimo poi il suo rapporto con Bella, il serpente marino messo a guardia dell’isola Astrea.

Gli intrighi di palazzo, le magie, che a volte aiutano, altre spaventano, altre ancora provocano disastri, e le battaglie creano un clima adrenalinico, il quale porta chi legge a parteggiare per una fazione o per l’altra a seconda della situazione. Ciò nonostante Noa cattura molto le simpatie e quindi è quasi sempre lei che raccoglie i favori migliori.

Mi sono anche affezionata a Mite, la sorellina che un po’ viene messa da parte, ma che sa far sentire la sua voce. Inoltre ho una certa simpatia per Bella, il mostro marino che difende l’isola. Un mostro solo all’apparenza, molto meno per il suo comportamento.

Un altro aspetto accattivante è proprio questo: la capacità di creare una strategia. Noa ha chiaro in mente dove vuole arrivare e cerca in tutti i modi di creare una strategia vincente; sicuramente incappa in situazioni difficili, ma è in grado di riformulare il proprio percorso.

La magia ha un ruolo importante, diventa quasi un sostituto delle armi. Le battaglie infatti non sono a suon di lotte tra soldati, che comunque compaiono in alcune occasioni, ma sono più un gioco di forza fatto tramite l’uso della magia. Il mago più potente è quello che riesce a utilizzare al massimo il proprio potere, colui che è in grado di padroneggiare meglio la lingua magica.

Oltre alla storia vera e propria, avvincente e coinvolgente, il romanzo tocca temi importanti come la lealtà, l’elaborazione del lutto, l’amore che lega una famiglia.

Mi è piaciuta questa storia, che consiglio ai ragazzi già dai 12 anni, a patto che siano abili lettori e che sappiano trovare nella lettura una valvola di sfogo per la propria fantasia. Il linguaggio è adeguato ai giovani, ma le situazioni a volte sono particolarmente complesse. L’ordine logico e cronologico è seguito e questo aiuta l’andamento della lettura stessa, ma a volte ci sono da fare congetture e alcune osservazioni vanno tenute a mente per capire poi le decisioni prese dai vari protagonisti.

 


Commenti

  1. questo libro lo aveva adocchiato mia figlia. le dirò di passare a leggere la tua recensione

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