Recensione: Non sono una signora di Anna Premoli
Oggi partecipo al review party, nella data di
uscita, organizzato dalla casa editrice per il nuovo libro di Anna Premoli, Non sono una signora.
Ringrazio subito la casa editrice, che mi
omaggiato della copia digitale del romanzo permettendomene la lettura in
anteprima.
Autore: Anna Premoli
Titolo: Non sono una signora
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2021
Pagine: 320
Audrey Thomas è una trentenne newyorkese
molto spiritosa e senza peli sulla lingua. È autrice di romanzi erotici e nella
vita privata non è troppo incline ad abbandonarsi al romanticismo. Al grande
amore preferisce il "divertiamoci qui e ora e poi domani ognuno a casa
propria". Ma la sua esistenza sta per essere sconvolta da una serie di
novità: sua madre, con cui ha sempre pensato di condividere un certo femminismo
intransigente, le annuncia che ha finalmente deciso di compiere il grande
passo: si sposa. Come se questo non bastasse, nella sua vita piomba Matt,
l'uomo in assoluto più "sbagliato" che potesse incontrare, sia per il
ruolo molto particolare che riveste, sia per i valori in cui crede...
All'improvviso Audrey si trova a mettere in discussione posizioni che riteneva
definitive e a essere tormentata da domande la cui risposta non è più così
certa. Una fra tutte la perseguita: in che cosa consiste la vera trasgressione?
E se l'uomo meno adatto a lei fra tutti fosse
proprio... quello giusto?
Benché io ami molto la Premoli, questo libro mi ha lasciata un po’ indifferente. Ho trovato la storia priva di quella vivacità e di quel brio che sono soliti nei romanzi di Anna Premoli.
Audrey è una scrittrice di romanzi erotici e
vorrebbe essere “trasgressiva”, tanto da avere atteggiamenti eccessivi e
ostinati anche quando non ce ne sarebbe bisogno. In realtà è, per lo più, una
ragazza normale in cerca dell’uomo ideale e che si trova ad affrontare una
storia d’amore la quale però nasce con qualche impedimento, con degli ostacoli
che è la stessa Audrey a creare rimanendo ostinatamente sulle proprie
convinzioni. Forse è proprio questo suo essere fissa sulle proprie idee che un
pochino me l’ha resa antipatica.
Questo romanzo è legato ad altri due libri
precedenti della Premoli, quelli che hanno come protagoniste le scrittrici dei
vari generi rosa; in questa avventura la protagonista è Audrey, la scrittrice
di erotici. Il fatto che il romanzo sia legato a È solo una storia d’amore e a Non
ho tempo per amarti
non crea un impedimento nel gustare la storia
narrata. I riferimenti sono sempre contestualizzati e spiegati, per cui si
riesce ad intuire perfettamente l’andamento delle vite delle ragazze, anche se quella
che rimane un po’ meno conosciuta è Cindy. Più che nei romanzi precedenti, qui
si nota quanto le quattro ragazze ricordino molto le quattro protagoniste di Sex and the City anche nella loro caratterizzazione,
tanto che è facile paragonare Audrey a Samantha. Sicuramente ci sono delle
diversità, ma in realtà hanno molto in comune e su questo ci gioca anche la
stessa autrice, facendo piccoli cenni alla serie tv.
Ho come l’impressione che
questa sarà una di quelle ridicole storie che non verranno mai del tutto
dimenticate; ci ritroveremo a pranzo quando saremo quattro vecchie rimbambite e
pur nella demenza senile ci sarà sempre qualcuna che tirerà fuori la storia
della mia epocale figura di merda.
«Nessuno lo dice apertamente, ma la realtà è che tutti hanno bisogno di tanto in tanto di evadere. E tra tutti i possibili svaghi, la lettura mi sembra quello meno pericoloso».
In questo romanzo della Premoli ho apprezzato
tantissimo lo stile letterario narrativo, che scivola via senza alcun
impedimento; la storia è scritta benissimo, anche se con qualche refuso di
troppo. Mi è piaciuta molto la grande base culturale su cui poggia questo
libro, anche se l’ho trovato sotto tono rispetto agli altri della stessa
autrice. È sicuramente una storia carina e godibile, ma manca quel “guizzo” a
cui i racconti della Premoli mi avevano abituata.
Il romanzo è legato a:
È solo una storia d’amore (recensione)
Non ho tempo per amarti (recensione)
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