Recensione: Da ciao ad addio di Jennifer E. Smith
Autore: Jennifer E. Smith
Titolo: Da ciao ad addio
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 5 luglio 2022
Pagine: 256
Solo dodici ore separano Clare e Aidan dalla
partenza per il college e hanno ancora un'ultima decisione da prendere:
lasciarsi o rimanere insieme? I due sono una coppia da sempre, sono stati l'uno
il primo amore dell'altra e non riescono a immaginarsi lontani. Nel corso di
quell'ultima notte, ripercorrono tutta la loro relazione, cercando di trovare
nel passato qualcosa che li aiuti a capire il futuro. Il viaggio nei ricordi li
conduce da famigliari e amici, in luoghi conosciuti e inaspettati, che li
costringono ad affrontare dure verità e rivelazioni sorprendenti. Con l'alba,
si avvicina anche l'inevitabile momento dei saluti. E allora scopriranno se
sarà un addio o soltanto un arrivederci.
Questo romanzo è rivolto agli adolescenti, è infatti una storia d’amore tra due ragazzi, Clare e Aidan, in procinto di affrontare l’ingresso all’università. Appartiene quindi al sottogenere chiamato Young Adult e dà molto risalto ai sentimenti e alle “preoccupazioni” dei ragazzi che si stanno accingendo a cambiare vita recandosi in due università distanti tra loro e soprattutto dalla casa familiare. Inoltre questa storia mette in rilievo quanto possano essere stupidi gli adolescenti che si gettano in imprese senza un apparente senso logico, ma anche quanto essi vivano profondamente le proprie emozioni.
Da
ciao ad addio si svolge tutto nell’arco di una notte:
l’ultima notte che Clare e Aidan passeranno insieme nella loro città natale. Al
termine dovranno recarsi alle loro nuove destinazioni per affrontare il primo
anno al college. La notte serve per rivivere i momenti salienti della loro storia,
per fissare nuovi ricordi, per salutare gli amici d’infanzia e per
“posticipare”, almeno idealmente, il momento della separazione. Clare e Aidan
hanno bisogno di chiarirsi tra di loro per prendere una decisione che
sicuramente avrà delle conseguenze nel loro intimo.
Clare è pragmatica, organizzata e razionale,
mentre Aidan è impulsivo; essi hanno una notte per confrontarsi, per imparare a
conoscersi meglio e per scoprire le loro potenzialità.
Il romanzo è carino, molto adolescenziale e
sicuramente adatto ad un pubblico giovane. Vengono messe in evidenza le
emozioni dei protagonisti e la parte romantica è più un delicato sottofondo, mentre
in primo piano c’è l’amicizia, quella tra i due protagonisti e quella con gli
altri, specie con Scotty e con Stella.
Non sono rimasta particolarmente coinvolta da
questa storia, anzi ammetto che in alcune occasioni avrei preso a sberle Clare
e fatto una ramanzina ad Aidan. Non ho apprezzato neanche le figure adulte che
sono accennate nel racconto, ma io mi domando: due ragazzi, che alle 6 di
mattina dovranno partire per un viaggio che li porterà a centinaia di
chilometri di distanza da casa, passano tutta la notte fuori tra feste, alcol,
scazzottate, giri in macchina senza fine e nessuno, dico nessuno, si preoccupa
di loro? Io non sono una mamma apprensiva, ma se i miei figli non rientrano
dopo le due di notte un messaggio per sapere che fine hanno fatto glielo mando,
qui invece niente… Tutto normale. Questi stanno fuori e a nessuno viene in
mente di sincerarsi che tutto sia tranquillo… Insomma, qualche dubbio
sull’attenzione di questi genitori mi viene.
Comunque, a parte questo aspetto, la storia è carina, adatta ai ragazzi cui è rivolta. Ci sono anche spunti di riflessione interessanti. Consigliato ai ragazzi, specie a quelli che stanno gettando le basi del loro futuro, e ai genitori, perché è sempre bene capire come vivano alcuni cambiamenti i nostri ragazzi.
Da questo romanzo è stato tratto un film su Netflix. Naturalmente, appena conclusa la lettura del libro, ho visto il film (ero tentata di vederlo durante la lettura, ma mi sono sforzata di attendere di terminarla).
Il film è liberamente tratto dal romanzo, ma
molto liberamente. L’idea di fondo, ossia quella di passare tutta la notte
insieme per ricordare i momenti salienti della loro storia insieme, c’è.
Infatti anche nel film Clare e Aidan trascorrono le ultime ore insieme per
esorcizzare il momento del saluto finale, ma… Questo è l’unico punto in comune
con il romanzo.
Il film racconta un’altra storia. Anche i
personaggi non hanno la stessa caratterizzazione.
L’unica cosa che ho preferito della versione
cinematografica è come sono stati trattati gli adulti. Si vedono poco, ma per quel
poco in cui si vedono sono figure di riferimento, con i loro difetti e le loro
mancanze, ma per lo meno manifestano interesse verso i figli.
Non posso dire che sia un brutto film, però,
se lo si guarda dopo aver letto il libro, non si riesce ad apprezzarlo, perché
alcune cose sono l’opposto di ciò che è narrato dall’autrice. Bisognerebbe
guardarlo sapendo che non c’entra nulla con la versione letteraria.
Ecco, anche in questo caso però il libro batte la versione cinematografica.
Ringrazio la CE per la copia cartacea del
romanzo e Sara Zanioli per avermi coinvolta in questo review party.
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