Recensione: Petrademone. Il libro delle porte di Manlio Castagna

Autore: Manlio Castagna

Titolo: Petrademone. Il libro delle porte

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 5 febbraio 2019

Pagine: 261

Quando arriva a Petrademone, la tenuta fra i monti in cui gli zii allevano border collie, Frida ha perso entrambi i genitori ed è chiusa in un bozzolo di dolore. Ma in quello che potrebbe essere il posto ideale dove guarire le ferite dell'anima, Frida avverte un'oscura minaccia. Insieme ai suoi tre nuovi amici e altri improbabili alleati, la ragazza comincia così l'Avventura che cambierà la sua vita per sempre.



Scrivere le proprie opinioni su un libro fantasy che inoltre è il primo di una serie è sempre molto difficile. C’è pericolo di dire qualcosa di troppo oppure di non riuscire a dire niente.

Ho scelto di acquistare Petrademone perché una mia alunna lo stava leggendo ed era “rapita” da questa storia; ricordo infatti che ogni minuto di pausa era per lei una occasione per tuffarsi nel romanzo. Ero sinceramente incuriosita da questa sua “voglia di leggere”. Qualche tempo dopo ho avuto modo di partecipare alla presentazione del secondo volume di questa serie e ascoltare l’autore mi ha spinto ad acquistare il libro … che, ahimè, è rimasto tra gli scaffali della mia libreria fino a qualche giorno fa, quando finalmente, complice la sfida di lettura che sto seguendo, ho deciso che era arrivato il momento di leggerlo.

Forse però avevo ormai aspettative troppo alte che non sono state soddisfatte nel momento della lettura.

La storia è originale e ben strutturata, ma molto cupa. In alcuni momenti sembra quasi horror. E io personalmente ho qualche difficoltà con questo genere. Essendo un libro per ragazzi, non è esageratamente crudele, ma le descrizioni sono così vive che le riesci a visualizzare in modo molto nitido.

Ci sono però tanti passaggi che rimangono poco chiari, forse perché è un primo volume di tre …

Mi sono piaciuti i personaggi, ben delineati, con un loro carattere e capaci di interagire perfettamente nella parte corale. Ho apprezzato anche il fatto che si tratti di una bellissima storia che parla di amicizia. Un’amicizia che nasce spontaneamente e che è capace di aiutare Frida, la nostra intrepida e molto determinata protagonista, a superare il grande dolore che ha dentro. Sicuramente il mio personaggio preferito è zio Barnaba, un uomo che ha chiuso dentro di sé un segreto doloroso, ma che capisce quando è il momento di aprirsi per aiutare la nipote. Un uomo che è una vera e propria ancora di salvezza.

Sono convinta che la storia di Petrademone e dei suoi cani riesca ad appassionare i ragazzi perché è ricca di avventura, di “lotta” e di amicizia. Personalmente ho “sofferto” l’ambientazione cupa, ma comprendo che questa abbia il suo fascino sui ragazzi. Ho apprezzato maggiormente i riferimenti al mago di Oz. Quindi, benché io non ne sia rimasta particolarmente colpita, mi sento di consigliarlo ai giovani lettori a partire dai 10 anni. Non è per lettori più piccoli. Il linguaggio, le tematiche e l’ambientazione presuppongono una maggiore maturità emotiva e una capacità di lettura autonoma che si conquista verso la quarta/quinta classe della scuola primaria.

 

La serie di Petrademone è così composta:

1) Petrademone. Il libro delle porte

2) Petrademone. La terra del non ritorno

3) Petrademone. Il destino dei due mondi



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