Recensione: Promessa mortale di Angela Marsons



Autore: Angela Marsons

Titolo: Promessa mortale

Editore: Newton Compton editori

Data di pubblicazione: 6 gennaio 2023

Pagine: 320

Per la detective Kim Stone non è raro trovarsi di fronte a brutali casi di omicidio, ma stavolta c'è qualcosa di diverso. La vittima infatti è il dottor Gordon Cordell, un uomo dal passato oscuro coinvolto in una precedente indagine, e Kim continua a domandarsi chi potesse desiderarne la morte. Uno strano senso di inquietudine la accompagna mentre muove i primi passi a ritroso nella vita della vittima. Quando il figlio di Cordell finisce in coma in seguito a un drammatico incidente e, pochi giorni dopo, viene rinvenuto il corpo di una donna morta in circostanze sospette, Kim non può fare a meno di ipotizzare un collegamento tra le vittime. Tutti gli indizi sembrano puntare verso il Russells Hall, l'ospedale dove Gordon Cordell lavorava, su cui aleggia un'oscura e impenetrabile rete di segreti e omertà. Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.


Promessa mortale è il nono libro della serie che ha come protagonista Kim Stone, decimo se si considera lo spin off che è stato pubblicato qualche anno fa. È un bel thriller, la storia narrata mette in risalto la psicologia del SI. Ben descritto è il lavoro della squadra investigativa, ognuno dei quattro elementi è fondamentale, ognuno ha il proprio valore e ognuno permette di aggiungere quel tassello utile alla risoluzione.

Ho sempre detto che questa serie mi ricorda molto le mie serie poliziesche preferite, come Criminal Minds e Law & Order. Come i personaggi di quelle serie sono entrati a far parte della mia “vita”, così lo sono i personaggi di questa avventura letteraria. Anche la struttura narrativa mi ricorda molto le serie poliziesche: alla narrazione del delitto e quindi allo svolgimento delle indagini che permetteranno di incastrare il colpevole, si affianca il racconto delle vicende personali della “squadra”. In questo caso tornare a lavorare con Kim è stato doloroso, la perdita di Dawson al termine del precedente romanzo è stata dura da accettare tanto per Kim quanto per me. Dawson non mi era molto simpatico, lo trovavo spocchioso e saccente, ma nel corso dell’indagine al college si era mostrato più maturo e perderlo è stato un bel colpo. Ora questa nuova indagine, che vede l’arrivo di un “sostituto” per Dawson, all’inizio è stata destabilizzante. Ho dovuto anche io, come lettrice, iniziare a fare i conti con questo nuovo elemento, Penn, e ho compreso perfettamente come mai Stacey all’inizio non riuscisse ad accettarlo. Anche Kim ha avuto i suoi problemi, ma per lei la squadra non è solo un gruppo di lavoro, è il surrogato della propria famiglia. Come sempre la mia simpatia va a Bryant, saggio, paziente e capace di assorbire i colpi che lavorare con Kim gli riserva.

Amo molto lo stile dell’autrice: descrittivo quanto basta, con dialoghi che sanno farti entrare nelle dinamiche del gruppo e che “svelano” quel tanto che è sufficiente per farti rimanere incollato alle pagine. Adoro il fatto che i capitoli siano brevi e legati uno con l’altro, questa caratteristica rende la lettura veloce e il ritmo sempre incalzante. Mi piace molto anche l’uso che la Marsons fa della “sospensione”, infatti alcuni capitoli, solitamente nel momento più ricco di suspense, sono scritti in corsivo e sono la voce dell’assassino. Assassino che rimane comunque misterioso sino alla fine. Riesci ad entrare nelle motivazioni dell’omicida, capisci cosa lo ha spinto a una determinata scelta, ma rimane comunque celato dietro i mille indizi che si trovano disseminati nel romanzo.

Promessa mortale è un libro autoconclusivo, l’indagine inizia e si conclude, ma è legato agli altri della serie, in modo particolare a Vittime innocenti, anche se ci sono svariati legami con Le verità sepolte. I riferimenti sono sempre ben inseriti e ti rinfrescano la memoria delle avventure passate, che è comunque importante conoscere. Molte scelte, molti comportamenti della squadra si possono comprendere proprio alla luce di quanto già letto nei precedenti volumi. Tutta la narrazione è ben architettata ed è costruita in modo credibile, bellissimo è il lavoro psicologico che l’autrice fa sui suoi personaggi. Tutto il libro ti fa sentire l’adrenalina che scorre nelle vene.

Un bellissimo libro giallo, rovinato purtroppo dai tanti refusi. A volte anche errori di un certo livello, ci sono pronomi sbagliati, nomi di personaggi invertiti (personaggi non presenti in una scena che di punto in bianco entrano nel dialogo), parole mancanti e virgolettato chiuso ma mai aperto. Il mio parere rimane più che positivo per la storia, ma ammetto che gli errori mi hanno infastidito.

 

La serie D.I. Kim Stone consta di diversi titoli, alcuni dei quali ancora non usciti in Italia.

1.       Silent Scream - Urla nel silenzio (recensione)

2.       Evil Games - Il gioco del male (recensione)

3.       Lost Girls - La ragazza scomparsa (recensione)

4.       Play Dead – Una morte perfetta (recensione)

5.       Blood Lines – Linea di sangue (recensione)

6.       Dead Souls – Le verità sepolte (recensione)

7.       Broken Bones – Quelli che uccidono (recensione

8.       Dying Truth – Vittime innocenti (recensione

9.       Fatal Promise – Promessa mortale

10.     Dead Memories

11.     Child's Play

12.     Killing Mind

0.5.    Fist Blood – Il primo cadavere (recensione)

 


Ringrazio la CE che mi ha omaggiata della copia in digitale consentendomi una lettura in anteprima di questo romanzo.



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