Recensione: Marriage for one di Ella Maise
Autore: Ella Maise
Titolo: Marriage for one
Editore: Always Publishing
Data di pubblicazione: 9 febbraio 2024
Pagine: 408
Solo poche settimane prima Rose Coleson era
felicemente fidanzata e impiegava tutte le sue energie nei preparativi per
l'apertura del locale dei suoi sogni, un'accogliente caffetteria in una delle
strade più affollate di New York. Nel giro di poco tempo, però, Rose si ritrova
mollata dal fidanzato senza un motivo apparente e con il suo sogno appeso ad un
filo. Il suo defunto zio, proprietario dell'intero edificio destinato a
ospitare la caffetteria, ha redatto una clausola testamentaria in cui sancisce
che la proprietà verrà ereditata dall'eventuale marito di sua nipote. Ora,
senza un potenziale consorte e migliaia di dollari già investiti in un progetto
che rischia di non vedere la luce, il futuro di Rose è píù grigio che mai.
Tuttavia, mai avrebbe immaginato, né nel suo sogno più roseo né nel suo
peggiore incubo, di accettare di sposare un perfetto estraneo. Eppure Jack
Hawthorne, il giovane affascinante ma enigmatico avvocato dello zio, le propone
senza pensarci due volte di diventare sua moglie per aggirare la clausola. Non
dovrebbe essere complicato pensare al matrimonio come ad un accordo, ma Rose
non riesce a comprendere le ragioni che si nascondono dietro all'offerta: Jack
è scontroso e distaccato per la maggior parte del tempo e burbero le poche
volte che le parla. Col passare dei giorni, però, il suo comportamento gelido
comincia a sciogliersi e i suoi taciti gesti premurosi e altruisti lasciano il
segno nel cuore di Rose. Solo un momento prima Jack Hawthorne non era nessuno
per lei, ora sta diventando la sua vita. Solo un momento prima Jack era
inaccessibile, ora sembra appartenerle completamente. Solo un momento prima
Jack sembrava innamorato di lei, ora... tutto potrebbe rivelarsi solo una
bugia.
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Marriage
for one è un romance, ricco di romanticismo e con una buona
(sostanziosa) dose di piccante. È una storia che si conclude completamente al
temine delle 400 pagine, pagine che scorrono via veloci e, quando termini la
lettura, sei piacevolmente soddisfatto.
Mi sono innamorata di questo romanzo sin da subito, proprio dalle prime righe. Il primo capitolo è stato per me determinante per farmi entrare in pieno nel racconto e per farmi innamorare di Rose e Jack.
Ho mille cose da dire su questo romanzo, ma ho paura di dimenticarmi i pezzi, quindi ho deciso che ne parlerò partendo dagli # che la casa editrice ha messo sul risvolto di copertina. Quelle quattro caratteristiche sono una buona base da cui partire.
#MarriageOfConvenience
Rose e Jack stipulano un accordo e si
sposano. Un matrimonio che è basato su interessi sia da parte di Jack sia da
parte di Rose. È vero che all’inizio gli interessi di Jack sono veramente
minimi, ma solo perché riusciremo a conoscere meglio le sue reali intenzioni
andando avanti con la storia. L’inizio è solo un pretesto. Infatti chi ha tutto
da guadagnare dall’accordo è Rose. Se Rose sposerà Jack, avrà modo di
realizzare il suo sogno: aprire una caffetteria. Vero è che Jack è freddo e
quasi asettico, ma, essendo egli un avvocato, sa trattare l’accordo in modo
tale da essere di minimo impatto. Jack infatti propone a Rose un matrimonio con
scadenza: due anni. Terminati i due anni, Rose dovrà cercarsi un nuovo locale e
Jack otterrà quello della caffetteria. L’accordo è sicuramente vantaggioso per
Rose, che però ha sempre sognato un matrimonio romantico. E diciamocelo, Jack
sembra molto lontano dal romanticismo…
Non tutti i matrimoni si contraggono per
amore. Del resto, l’amore che cosa mi aveva offerto oltre ai dispiaceri e alle
abbuffate notturne?
[Allerta Spoiler: Non evidenziate la riga annerita
se non volete leggere lo spoiler!]
Io aggiungere come sottogenere anche il Deal Romance , anche perché il libro
si apre con un accordo e si conclude con un accordo. Tra Jack e Rose è un
continuo accordarsi, prendono le misure della loro relazione in modo molto
pratico e formale. Certo è che con i sentimenti puoi fare tutti gli accordi che
vuoi, ma prima o poi qualcosa ti sfugge e ti sorprende, come il sorriso di
Jack.
#ForcedProximity
Chiaramente, quando ti sposi, finisce che vai
a vivere con tuo marito. Forse Rose questo non lo aveva calcolato o pensava di
poterlo evitare. Forse pensava che avrebbe visto poco questo “finto” marito.
Sta di fatto che i due dovranno condividere la stessa casa e, benché i modi di
evitare la vicinanza siano tanti, alla fine non è che puoi stare a distanza per
sempre. Per far vacillare i propositi di entrambi basta un breve incontro in
terrazza, una parola scambiata in ascensore, un’attività condivisa.
Un modo per iniziare a vedere l’altro con
occhi diversi può avvenire anche condividendo la macchina per andare al lavoro
o per tornare a casa.
Tutta questa storia del finto matrimonio
era più difficile di quel che avevo creduto all’inizio.
#SlowBurn
Le prime due caratteristiche sono la base
sulla quale si innesta la vera e propria dinamica amorosa. Se all’inizio sembra
che Jack abbia voluto l’accordo per un colpo di fulmine, andando avanti con la
lettura ti accorgi che l’amore arriva piano, ma quando arriva è dirompente.
La sua mano era calda mentre si chiudeva
attorno alla mia. E il mio cuore… il mio cuore era in difficoltà.
Tutta la prima parte, ovvero due terzi del
romanzo, sono un susseguirsi di momenti che trasudano romanticismo.
L’attenzione di Jack verso Rose e le sue necessità, piccoli gesti che sono in grado
di illuminare una giornata. Jack arriva sempre nel momento giusto, proprio
quando Rose ha bisogno di lui.
Non volevo abituarmi a lei. Non volevo
entrare in confidenza. Non più di quanto non lo fossimo adesso. Non era nei piani. Assolutamente.
Jack vorrebbe tanto tenersi a distanza da
Rose, ma non riesce a farlo, c’è qualcosa che lo attira verso quella ragazza
che è così diversa da lui e da tutte quelle che finora ha frequentato. Rose
cerca di fare tutto con le sue forze, non cede davanti alle difficoltà, ci
mette l’anima in tutto. È una donna determinata. Sa cosa vuole e fa di tutto
per raggiungere il suo obiettivo contando solo sulle sue forze, anche perché
non ha mai avuto nessuno al suo fianco su cui appoggiarsi. Tutta la prima parte
quindi è fatta di piccoli gesti che poi romperanno una diga e, quando la diga
si romperà, avremo un’ultima parte parecchio “calda”. Ci sarà un vero e proprio
incendio.
Se vogliamo usare il termometro spicy, vi posso dire che nei primi due terzi siamo su un
peperoncino, forse tendente al due… ma l’ultima parte è un quattro peperoncini
molto piccanti.
#GrumpyxSunshine
Uso questo hashtag per descrivere meglio i
personaggi.
Rose è la parte Sunshine. È solare, allegra,
positiva, fiduciosa, ottimista, generosa… Prima l’ho definita anche determinata
e lo è, ma sempre nel rispetto degli altri. Può sembrare a volte remissiva, ma
non posso darle una connotazione così negativa. Tutte le volte che è
condiscendente verso Jack lo fa perché si sente in debito e questo non le va
giù. Rose vuole ottenere le cose con le sue forze. Inizialmente trova Jack
irraggiungibile, ma questo solo perché Jack è la parte Grumpy. Sempre
accigliato, sempre super organizzato. Freddo, quasi calcolatore… no, molto
calcolatore (altrimenti non sarebbe arrivato ad ideare l’accordo!). Di poche
parole, tanto che Rose ha preso l’abitudine di fargli domande e rispondersi da
sola. Certo è che spesso, nascosti tra le sue parole asettiche e distanti, si
riescono a scorgere i bagliori di un sentimento profondo.
Tutto quello che ho appena descritto è per
inquadrare la storia raccontata in doppio pov da Rose e Jack. Per renderla
coinvolgente, il merito va proprio allo stile di scrittura di Ella Maise. Io
tollero poco i capitoli lunghi e qui i capitoli sono lunghissimi, ma scorrono
via veloci. Per quanto siano presenti molte descrizioni, specie nella prima
parte, il ritmo impresso alla narrazione è vivace e fluido.
A me piace molto il trope della Fake relationship e qui è ben inserito
in tutta la dinamica tra i due protagonisti. Mi è piaciuta la freddezza
iniziale, tipica di un accordo economico, e ho apprezzato il lento cambiamento
tanto di Rose quanto di Jack.
Consiglio questa lettura a chi sta cercando
una storia romantica, ricca di piccoli segreti e piccole bugie, con la giusta
dose di colpi di scena e qualche momento piccante.
Ultima cosa: io sono innamorata delle
copertine della Always Publishing. Questa in modo particolare. Trovo che le
loro edizioni siano sempre molto curate in tutti i dettagli e questa attenzione
alla grafica mi piace molto. Le cover disegnate sono le mie preferite in
assoluto.
Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia cartacea del romanzo.
Con questa lettura partecipo anche alla
rubrica Ci
provo con…, ideata da Chiara (Lalettrice sulle nuvole) per uscire dalla nostra comfort zone e leggere autori
nuovi. Vi invito a passare a leggere i post sui blog partecipanti a questa
rubrica. Personalmente sono molto contenta di aver letto questa autrice, mi è
piaciuta la storia e il suo stile fresco e fluido.
Ella Maise è una autrice americana. Sul suo sito parla così di se stessa:
Non
c'è niente che amo di più che fuggire dalla vita reale per trovare quei
pochissimi momenti magici in un libro. Adoro il potere che ha di portarti via
le preoccupazioni, di farti sorridere anche quando sorridere è l'ultima cosa
che hai in mente.
Come autrice è molto apprezzata ed è arrivata
al successo internazionale con i romanzi Sono
pazza di Jason Thorn e L’amico del
cuore. Ora i suoi romanzi scalano le classifiche editoriali già dopo poche
settimane dalla pubblicazione.
non conosco ancora questa autrice
RispondiEliminaMi è piaciuto moltissimo questo modo alternativo di recensire il libro attraverso gli hashtag tuttavia non fa per me. Non amo molto il genere
RispondiEliminaGrazie, mi piace partire dagli # per far capire di cosa sto parlando
EliminaBella recensione dettagliata ma anche io non amo molto il genere.
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