Intervista con le vamp…blogger #13: Il mio bastardo preferito di Penelope Ward e Vi Keeland
19 agosto:
è il momento dell’Intervista con le vamp…blogger. Con Chiara, Dolci, Erica e
Mariarosaria abbiamo letto Il mio bastardo preferito di Penelope Ward e Vi Keeland (se volete
leggere le risposte delle mie amiche, cliccate sul loro nome).
Autore: Penelope Ward - Vi Keeland
Titolo: Il mio bastardo preferito
Editore: Newton Compton editori
Data di pubblicazione: 30 maggio 2019
Pagine: 284
Sapresti
scegliere tra soldi e amore? Sicuramente hai già una risposta in testa e stai
anche pensando che si tratta di una decisione facile. Per me non lo è affatto.
Ho già menzionato il fatto che qui si sta parlando di una barca di soldi? Ecco.
Uscivo da un periodo stressante e avevo bisogno di starmene per conto mio.
Così, ho preso una decisione impulsiva: sono partita e in aeroporto ho
conosciuto Carter, per caso. È stata una conversazione bollente, ma poi lui se
ne è andato e pensavo che non l'avrei mai più rivisto. Invece... era il pilota
del mio volo. Sapevo che innamorarmi di lui sarebbe stato pericoloso: la sua reputazione
di playboy era nota in tutti gli aeroporti del mondo e, anche se ero certa che
mi avrebbe ferita, non l'ho allontanato. Forse una parte di me desiderava
essere la ragazza in grado di fargli mettere la testa a posto. Ero
completamente ammaliata da Carter e non mi sono accorta che più mi faceva
volare e più il rischio di precipitare era alto. Fino a che ho capito di non
poter più tornare indietro.
L'intervista
1.
A quale genere appartiene il
libro?
È un romanzo rosa.
2.
Cosa pensi dei protagonisti?
Devo dire che mi sono stati simpatici
entrambi, sia Kendall sia Carter. Non da subito però, all’inizio trovavo
Kendall troppo superficiale e Carter un esagerato. Poi ho capito che era solo
una facciata, che sotto sotto erano diversi e così mi sono diventati più
simpatici.
3.
Personaggio preferito?
Maria Rosa. È un personaggio
secondario, ma a mio giudizio è decisivo. E poi mi ha messo tanta allegria. Ci
sono anche i vecchietti amici di Carter e in modo particolare Muriel
e Gordon.
4.
Personaggio più odiato?
Diversi personaggi li avrei
fatti fuori volentieri. Alexa per il suo modo di fare sfrontato e arrogante.
Cassandra perché è una viscida opportunista, doppiogiochista e soprattutto
fedifraga. Ma il personaggio che ho veramente detestato è la madre di Kendall, un
essere abietto che non ha il diritto di essere chiamato “mamma”, non ha niente
di come dovrebbe essere una madre. A un certo punto mi sono ritrovata nei
pensieri di Carter quando l’ha incontrata.
Dovetti fare un
grosso sforzo per non mandare quella donna a quel paese.
5.
Che emozioni ti ha suscitato
la lettura?
Mi sono divertita molto. Ho
spesso sorriso per le battute a sfondo sessuale che i due protagonisti si
scambiano. Alcuni brani fanno sorridere proprio perché hanno del surreale.
6.
Punti di forza?
È un racconto molto divertente,
si legge velocemente, scorre fluido.
7.
Punti deboli?
Non saprei, forse il fatto che
è una storia talmente irreale da
trovarla divertente. Tutto quello che può andare male
va male, tutte le coincidenze possibili accadono… rasenta l’assurdo (ma questo
è al tempo stesso anche un pregio, perché il racconto è divertente). Alcuni
episodi sono veramente scontati, ma tutto rientra perfettamente nel genere.
8.
Come hai trovato lo stile dello/della
scrittore/scrittrice?
Partiamo dal fatto che questo
romanzo è scritto da due autrici. Credo di aver già letto qualcosa di loro o
comunque le avevo segnate. Lo stile è perfettamente adeguato alla storia che
narrano, il loro modo di scrivere è omogeneo, tanto che spesso mi sono chiesta
chi avesse scritto cosa e mi
sono ritrovata ad ipotizzare la loro modalità di lavoro. Mi è piaciuta molto la
scelta di scrivere a pov alternati, non proprio alternati visto che a volte il
capitolo successivo è appannaggio dello stesso pov del capitolo precedente, ma
guardare la storia dalle due ottiche è piacevole e la rende più godibile.
9. È facile entrare in empatia con il/la protagonista?
Questa domanda mi mette un po’
in crisi. Non mi sono sentita vicina a nessuno dei personaggi, ma mi hanno
fatto compagnia. Mi piaceva leggere la loro storia e spesso non riuscivo a
staccarmi per sapere cosa sarebbe successo. Per empatia intendo essere
coinvolta, sentirmi parte della storia; beh, in questo caso posso dire no, ero
semplicemente una lettrice curiosa.
10.
Quale aggettivo descrive
meglio il libro?
Estivo, sì, decisamente questo
è l’aggettivo che lo descrive meglio.
11.
A chi lo consigli?
A chi ama le storie rosa molto
divertenti e poco impegnative, è uno di quei romanzi che io chiamo “da
ombrellone”; infatti io l’ho letto in una giornata passata al mare.
12.
Quante stelline gli dai?
Quattro quasi, perché è stato divertente e mi ha fatta rilassare.
13.
Cosa ne pensi della cover?
La copertina non mi piace. Non
mi sa di nulla. Anche il titolo non è molto indicato, perché Carter non ha
niente che lo possa far apparire come un bastardo. È irriverente, pazzoide,
disinibito, ma allo stesso tempo gentile, generoso e premuroso (e non solo con
Kendall).
14.
Citazione preferita?
«Che
male c’è ad essere onesti? La gente passa metà della sua vita a raccontarsi
bugie.»
Ed ora tocca a voi esprimere il vostro
parere, cosa volete farci leggere?
Ci troviamo per una nuova intervista il
19 settembre.
Io ho dato due stelle e mezzo proprio non mi è piaciuto
RispondiEliminami spiace che non ti sia piaciuto
Eliminasono contenta che a te sia piaciuto
RispondiEliminaa me è piaciuto molto, mi ha divertito
EliminaSono in linea con le tue risposte ed anche io ho sottolineato il fatto che Carter non si può definire un "bastardo"
RispondiEliminaCarter a me è piaciuto
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