Blog Tour: “L’oracolo dei mondi. L’origine” di Annachiara Cairoli
Partecipo oggi al Blog Tour per il romanzo
di Annachiara Cairoli, che ringrazio per avermi omaggiata della copia digitale.
Ringrazio Simo Simis (Il mondo di Simis) per avermi coinvolta con una
Intervista all’autrice
Simo infatti sa che amo molto le interviste. Anche Dolci aveva questo tipo di tappa e quindi abbiamo deciso di mettere insieme le nostre domande e abbiamo creato una intervista a quattro mani. Oggi ve la proponiamo entrambe sui nostri blog. Chiaramente le domande di Dolci sono quelle in rosa, mentre le mie sono in blu. Le risposte dell’autrice sono in corsivo.
Prima di tutto però vi presento dei dettagli del libro.
Titolo: L'oracolo dei mondi. L'origine
Autore: Annachiara Cairoli
Genere: Fantasy
Pagine: 250
Editore: Albatros
Data di uscita: 12 maggio 2020
Il Destino, l'artefice inconsapevole della
creazione dell'Universo, è alla ricerca dell'"armonia perfetta"
raggiungibile solo tra l'equilibrio delle forze di Madre Natura. Ombra e Luce,
Aria e Fuoco, Terra ed Acqua sono sei sorelle in eterna contrapposizione, si
attraggono e nello stesso tempo si respingono. Varie sono le situazioni in cui
si scontreranno, minando così quella stabilità di continuo ricercata, per poi
riappacificarsi per il bene dell'Umanità. Le profezie della Fenice, la guerra
contro gli Angeli e i Demoni per la liberazione della Terra porteranno le
nostre protagoniste a vivere numerose avventure. L'autrice Annachiara Cairoli
con maestria ed ottima capacità descrittiva, mostra una creazione del Cosmo
tutta al femminile: il suo è un linguaggio pulito, dalle note divertenti e
fantasiose.
Intervista a Annachiara Cairoli domande di Dolci e Manuela. Ringrazio Annachiara per averci risposto via mail, perché in tempo di Covid-19 non abbiamo potuto incontrarci di persona.
Quando e come hai cominciato a
scrivere? Sei sempre stata sicura di voler diventare una scrittrice? I tuoi
familiari, amici ti hanno incoraggiata in questo?
Ho miei
ricordi in veste di scrittrice fin da quando avevo appena imparato a scrivere,
mi piaceva molto anche da piccola far diventare in qualche modo reali le mie
fantasie, ma non ho mai pensato di diventare scrittrice di un libro terminato e
pubblicato. Ho sempre scritto per piacere e l’ho sempre preso come un hobby per
rilassarmi, senza mai pormi dei veri obiettivi.
I miei
familiari in tutto questo mi hanno sempre supportata, a partire dai miei
genitori, che leggevano e ascoltavano i miei racconti quando ero più piccola,
per finire con il mio fidanzato che mi è stato accanto come supporto
psicologico per tutto l’intero percorso di stesura di questo romanzo.
Quanto è stato faticoso arrivare a
pubblicare il tuo romanzo? E soprattutto pubblicare durante il passato
lockdown?
Non l’ho trovato affatto difficile perché non
avrei mai pensato di riuscire ad arrivare una pubblicazione del libro. Questo
romanzo alla fine l’ho scritto per me stessa e come un mio obiettivo personale,
il raggiungimento della pubblicazione è avvenuta successivamente ed è stata una
soddisfazione in più. Ho provato a mandare il manoscritto a dicembre 2019 e il
contratto con la casa editrice l’ho firmato a gennaio, di conseguenza il
periodo del primo lockdown è stato in qualche modo “alleggerito” poiché sapevo
che nel giro di qualche mese il mio libro sarebbe stato pubblicato.
Hai delle abitudini particolari
quando scrivi, ci sono dei luoghi particolari in cui ti senti meglio più
ispirata? Le tue storie (i tuoi libri) nascono meglio quando scrivi in
tranquillità o sotto stress?
Nella norma quando scrivo ascolto musica di
qualsiasi tipo, soprattutto pop e rock. Non ho invece un luogo particolare dove
scrivere, mi basta avere un foglio di carta e una penna, oppure il mio pc, e
l’ispirazione incomincia ad arrivare.
Normalmente scrivo meglio in luoghi tranquilli,
ad esempio l’anno scorso in estate mi svegliavo un’ora prima per scrivere, così
la casa era silenziosa ed io potevo avere la massima attenzione su quello che
producevo.
Sempre parlando di “abitudini di
scrittura”, quando scrivi hai bisogno di una determinata atmosfera o ti capita
di scrivere anche nella confusione, magari mentre mangi qualcosa?
Diciamo che l’unica cosa che richiedo è un po’ di
tranquillità, oltre a quello riesco a scrivere in qualsiasi situazione. Credo
che il momento più strano e originale in cui ho scritto è stato su un traghetto
che mi stava portando in Sardegna mentre tutta la gente che avevo intorno
dormiva beatamente: come perdere un’occasione del genere?
Quando scrivi segui una scaletta?
Molti autori dicono di scrivere solo quando sono ispirati, mentre altri seguono
una routine rigorosa. Tu quale tipo di scrittrice sei?
Diciamo che io sono a metà tra i due metodi: a
grandi linee cerco di schematizzare i giorni in cui scrivere e la struttura
generale dei capitoli, ma all’interno le vicende normalmente seguono per lo più
la mia ispirazione che, per fortuna, non mi è mai mancata e non ho mai avuto
blocchi dello scrittore (e spero di non averne mai).
Molti scrittori affermano che i
personaggi, a volte, sfuggono loro di mano prendendo strade non tracciate
dall'autore stesso. È capitato anche a te con i tuoi protagonisti?
Non
proprio, diciamo che loro hanno sempre “collaborato” con me, ma mi ha colpito
come il personaggio narratore del mio libro sia divenuto così amato da chi ha
letto il romanzo, quello proprio non me l’aspettavo e ne sono rimasta
entusiasta.
Quando si scrive è quasi
inevitabile mettere parte nel proprio vissuto nei personaggi e nelle loro
vicende. È successo anche a te, ti ritrovi in qualcuno dei tuoi personaggi?
Io ho messo parte di me in tutte le protagoniste
della storia, a partire dalla narratrice: Fate. Tutte le volte che scrivevo le
sue parti mi divertivo un sacco perché era come se amplificassi la parte
ironica del mio carattere, quindi è stato davvero semplice interpretarla.
Nelle sei sorelle invece le parti del mio
carattere sono frammentate, ma questo è solo l’inizio e quindi quello che si è
visto è solamente una parte dei personaggi che nei prossimi libri si
evolveranno e si evidenzieranno ancora di più.
A cosa ti sei ispirata per creare
la tua storia? E come mai hai scelto proprio di scrivere un romanzo fantasy?
Il Fantasy è da sempre stato il genere che ho
fatto meno fatica a scrivere, proprio perché la mia mente crea sempre nuovi
mondi e storie. Mi piacerebbe anche buttarmi sui Romanzi Rosa, ma ho sempre
paura di scrivere trame già viste o sentite.
Per quanto riguarda la mia storia è tutto partito
da una canzone: Archangel degli Two
Steps from Hell.
Quando agli inizi delle superiore l’avevo
scoperta, mi ha fatto scattare qualcosa in testa e ho iniziato a creare una
storia che sono finalmente riuscita a mettere su carta adesso, dopo anni, alla
fine della mia carriera universitaria.
Il tuo romanzo ha un'ambientazione
fantasy davvero ben costruita, nessun particolare è stato trascurato. Cosa ti
ha ispirata maggiormente nella creazione di questo mondo?
Prima di tutto vi ringrazio per i complimenti,
successivamente, ho avuto molti fattori d’ispirazione, tra questi il più
importante è Dante e la sua Divina Commedia. Ho sempre apprezzato il Sommo
Poeta e lui mi ha dato la più grande mano per creare Eden ed Aden, due dei
pianeti presenti nel mio libro. Un altro spunto abbastanza essenziale è stato
quello della cultura celtica da cui ho preso i nomi delle sei sorelle, un altro
è stato quello della diarchia spartana oppure dell’ebraismo per i nomi degli
angeli, insomma, i punti d’ispirazione non mi sono mancati e mi hanno aiutata
molto.
Un tasto dolente per molti autori.
Qual è il tuo rapporto con le critiche negative?
Sinceramente
per ora non ho avuto delle critiche negative dell’opera e questo mi allieta,
ma, nella norma, se le critiche sono costruttive e illustrate, sono lieta di
accettarle. Mi sono preparata mentalmente a possibili note negative fin da
quando ho saputo che il mio libro sarebbe stato pubblicato, bisogna mettersi in
testa che non a tutti un libro può piacere, ma questo non significa che sia
brutto o sgradevole.
Progetti per il futuro?
Terminare
la trilogia e poi, chissà, vedrò cosa il futuro mi presenterà.
Prima di chiudere la sua intervista
Annachiara ci ha salutate così:
Grazie
ancora per questa occasione! 😊
Anche
noi ringraziamo l’autrice per la disponibilità che ha mostrato verso le nostre
domande.
Ho letto l'intervista in anteprima e l'idea di farla a 4 mani mi è piaciuta tanto, e poi domande perfette ;) Grazie Manu <3
RispondiEliminaGrazie a te per avermi coinvolta e con Dolci ormai siamo un sodalizio collaudato.
EliminaGrazie di tutto! È stato davvero piacevole rispondere alla vostre domande :)
RispondiEliminaGrazie a te per averci dedicato il tuo tempo
Elimina