Recensione: Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence...» di Elena Romanello

Autore: Elena Romanello

Titolo: Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence...»

Editore: Iacobellieditore

Data di pubblicazione: 13 novembre 2008

Pagine: 123

Dal romanzo e dal fumetto al cartone animato. Le avventure di Candy Candy rivisitate a trent'anni dal suo arrivo in Italia, la verità sul finale della storia (in Italia pesantemente modificato), le ragioni del suo successo e le controversie legali tra i detentori dei diritti che ne impediscono nuove messe in onda. Il volume, oltre all'apparato iconografico con le immagini dei protagonisti e del merchandising, contiene un agile saggio che ripercorre la genesi e la storia dei singoli personaggi, con particolare attenzione ai miti originali e tradizionali. Il testo è arricchito da decine di schede informative e ampio spazio è dato al confronto con il manga originale, per evidenziare differenze ed eventuali censure riservate al pubblico televisivo.

 

Chi, come me, ha passato l’infanzia con i cartoni di Candy Candy non può fare a meno di amare questo libricino. Il testo di Elena Romanello ci porta nel “dietro le quinte” degli anime degli anni ’80.

Il volume è impaginato come se fosse una rivista, con rubriche, interviste e box di approfondimento, ci racconta i retroscena, le caratteristiche dei personaggi, i riferimenti letterari e anche il significato di alcune parole giapponesi che identificano questo tipo di fumetti, come la parola shōjo, usata per indicare i manga rivolti ad un pubblico di bambine.

Durante la lettura veniamo trasportati nel passato, non solo tramite le immagini dell’anime di Candy (andato in onda in Italia nella primavera del 1980), ma anche attraverso la presentazione di tutti personaggi che in quel periodo si sono affacciati nel nostro palinsesto televisivo: Lulù l’angelo dei fiori, Georgie, Lady Oscar…

La Romanello ci racconta come mai tanti anime si sono sviluppati in quel periodo e anche perché tutte le eroine avessero caratteristiche simili.

Ci parla anche delle differenze tra l’anime e il manga di Candy: infatti, sebbene la storia sia la stessa, ci sono alcuni tratti che li differenziano.

Un manualetto di poche pagine che si sfoglia con piacere e si legge velocemente, soprattutto un volume piccolo come formato ma grande come emozione. Ha il pregio di farti tornare al periodo idilliaco dell’infanzia.



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