Recensione: La regola di Santa Croce di Gabriella Genisi
Oggi partecipo al Review Party organizzato da Marianna (A spasso coi libri) per questo giallo edito dalla Rizzoli.
Autore: Gabriella Genisi
Titolo: La regola di Santa Croce
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 2 marzo 2021
Pagine: 248
Sulla facciata di Santa Croce, gioiello del
barocco leccese, tra putti, fregi e allegorie qualcuno ha inciso una scritta.
Non può sfuggire agli occhi attenti di Chicca Lopez, la carabiniera salentina
che dalla prima linea del nucleo operativo è stata relegata alla tutela dei
Beni Culturali e del Paesaggio. Giubbotto di pelle e coda di cavallo, il
carattere testardo e focoso della marescialla non è ben visto, soprattutto dai
suoi superiori. È un nome, quello ricomparso sulla facciata della chiesa, che
riporta indietro nel tempo: Eva. Salento, anni Ottanta. Era un'estate maestosa,
il mare scintillava di un blu incontaminato quando tre ragazzi si legarono per
sempre con un patto di sangue. Due amici di una vita e lei, una ragazzina
biondissima dallo sguardo selvatico. Ma, in uno di quei pomeriggi di caldo e di
cicale, Eva è sparita senza lasciare traccia. Chicca Lopez si ritrova faccia a
faccia con quei segreti seppelliti nel passato. Ha intenzione di andare fino in
fondo per trovare la verità e non lasciare che Eva diventi una delle tante
donne svanite nel nulla, troppo spesso uccise in nome di un crimine chiamato
erroneamente amore. Con una scrittura avvolgente come i venti del Sud,
Gabriella Genisi scava nella memoria indelebile di una terra sospesa tra
Oriente e Occidente e svela le passioni feroci che si nascondono nell'amicizia
più sincera e nelle promesse d'amore.
Mi trovo in grande difficoltà a parlare di questo romanzo, il secondo con protagonista la carabiniera Chicca Lopez. La regola di Santa Croce è un libro giallo che fa parte di una serie. La storia è autoconclusiva, anche se il volume si lega al precedente con il quale ha dei richiami. Pur non avendo letto il primo romanzo, Pizzica amara, sono riuscita a seguire senza difficoltà la nuova avventura poliziesca. Ho però già preso il volume precedente per conoscere meglio la protagonista, che secondo me nasconde ben più di quello che si intuisce leggendo la sua storia.
Pur essendo curiosa di approfondire la
conoscenza della protagonista, il maresciallo dei carabinieri Francesca Lopez,
devo ammettere che non sono riuscita a lasciarmi coinvolgere da tutto il suo
lavoro investigativo. Mi piacciono i gialli perché mi portano a fare ipotesi e
supposizioni, ma in questo caso ho letto la storia senza sentirmene parte. In alcuni tratti l’ho trovata lenta e difficile da
seguire. La Lopez si trova a investigare su un caso vecchio di vent’anni, un
cold case, come si direbbe in gergo.
Probabilmente non sono riuscita a farmi
trascinare nelle investigazioni perché trovo la Lopez antipatica. Per quanto
capisco che abbia avuto una infanzia difficile, come spesso ricordato nel corso
dell’indagine, la nostra carabiniera reagisce adottando atteggiamenti di
supponenza. Troppo “spiccia” nei modi, senza un po’ di umanità. Tutto deve
essere fatto perché lei ha deciso di condurre il caso in quel modo.
Devo invece fare un elogio alla capacità
descrittiva dell’autrice. Mi sono ritrovata immersa nel paesaggio pugliese, rivivendo
i ricordi che ho di quando sono stata nel Salento da bambina, e quindi ho
potuto ammirare la terra di Leuca. Mi è piaciuto anche il suo modo di legare le
indagini alle tradizioni e all’arte salentina, fatta di leggende e di “magie”.
Molto interessante anche il percorso fatto nella storia italiana di fine
secolo, con gli intrecci tra politica e corruzione.
Non avevo letto nulla di questa autrice, ma
devo dire che il suo stile narrativo mi è piaciuto; le darò sicuramente una
seconda possibilità, ecco perché voglio leggere il romanzo Pizzica amara.
Altro punto a favore lo merita la copertina. Questa volta è molto legata al romanzo, le impalcature che ricordano l’avvio dell’indagine sono perfettamente contestualizzate nel racconto.
Ringrazio la Casa Editrice per avermi omaggiata della copia cartacea.
Con questa recensione partecipo alla reading challenge Vintage Trial, l’obiettivo che ho completato è il n°3 degli obiettivi semplici: Leggi un libro appartenente al genere giallo/thriller/noir.
una serie che vorrei recuperare
RispondiEliminaio vorrei leggere il primo della serie
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