Recensione: Socrate di Francesco Barilli, Alessandro Ranghiasci

Titolo: Socrate

Autore: Francesco Barilli, Alessandro Ranghiasci

Editore: Becco Giallo

Data di uscita: 25 giugno 2020

Pagine: 160

 

Atene, 399 a.C. In quello che può essere ricordato come il primo processo per reati di opinione, Socrate viene condannato a morte. Accusato di corrompere la gioventù con dottrine atee, la linea difensiva del filosofo è intransigente e provocatoria. Viene così condannato a bere la cicuta da una maggioranza ancora più ampia dei giurati e una volta in carcere, in attesa dell’esecuzione, rifiuta di fuggire per non violare quelle leggi a cui è sempre stato devoto.


Sto scoprendo a poco a poco tante belle graphic novel di questa casa editrice. Mi piace il modo in cui sono proposte figure di spicco della nostra cultura. Mi era capitato di imbattermi nella storia di Margherita Hack o in quella della Montessori, fino ad arrivare a uno dei filosofi che ho sempre amato: Socrate!

Questo fumetto ci parla degli ultimi giorni di vita di Socrate, ci presenta la sua apologia e il momento dell’esecuzione della sentenza che lo condanna a bere la cicuta.

Gli autori hanno realizzato un’opera veramente ben costruita, storicamente corretta e legata a ciò che noi sappiamo di questo filosofo partendo dalle opere di Platone. Ho infatti apprezzato i riferimenti ai dialoghi scritti da Platone, come Gorgia, Fedone, Il convivio. Curati e precisi anche i nessi con Apologia di Socrate, opere che ho letto (meglio ancora studiato) all’università e che qui hanno un sapore più umano. Socrate è presentato come la persona che difende le proprie idee, che arriva a rinunciare alla propria libertà e alla propria vita pur di non negare ciò in cui crede fermamente.

Ringrazio la CE per avermi omaggiato della copia cartacea del fumetto.



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