Recensione: Cosa faresti se di Gabriele Romagnoli
Autore: Gabriele Romagnoli
Titolo: Cosa faresti se
Editore: Feltrinelli
Data di
pubblicazione: 13 maggio 2021
Pagine: 176
Cosa faresti se, nel tempo breve di una
giornata o di un attimo, dovessi scegliere fra due alternative, ognuna critica,
ognuna destinata a ridefinire l’idea di te stesso, a cambiare il destino tuo e
altrui? Una scelta irresolubile eppure necessaria, come quella che si trovano
costretti a prendere Laura e Raffaele, una coppia che desidera adottare un
figlio e si ritrova a decidere in poche ore – una lunga, interminabile notte –
se diventare genitori di una bambina gravemente malata. O come capita a
Adriano, che un mattino si sveglia e scopre da un video sul cellulare che il
figlio ha preso in prestito la sua auto e con essa ha investito una persona,
uccidendola senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso. Adriano, che, da quando
ha perso la moglie e il lavoro, è incapace di decidere qualsiasi cosa, esce di
casa per cercare fuori da sé, un passo dopo l’altro, una risposta: denunciare
il figlio o costituirsi al suo posto per salvarlo? Invece solo un istante è
concesso a Giovanni, il tassista Urano 4, per prendere la risoluzione più
importante… Seguendo quale ragionamento o intuizione, quale idea del mondo e di
sé, Laura, Raffaele, Adriano, Giovanni e gli altri personaggi di questo romanzo
– che il lettore scoprirà essere tutti sottilmente legati fra loro – potranno
fare la loro scelta? Come arriveranno al catartico finale che li richiama in scena
tutti insieme per scegliere ancora, giacché la vita è un percorso segnato da
bivi etici? Nel divario fra essere autentici ed essere giusti temono di
perdersi, perché ci sono nell’esistenza di ciascuno “deviazioni improvvise,
circostanze inattese, scelte improbabili” davanti alle quali è impossibile
quanto necessario farsi trovare pronti. Gabriele Romagnoli sonda con la
consueta scrittura lucida e paziente la coscienza dei suoi personaggi,
esponendola al lettore senza melodramma, senza esibita compassione e proprio
per questo con le loro storie ci interroga, risveglia domande complesse e
sollecita i dilemmi morali che ci rendono umani. Cosa faresti se, ti ritrovi a
chiederti…
Quante volte ci siamo trovati nella
situazione di dover affrontare una scelta difficile, una che potrebbe cambiare
la nostra vita, un bivio decisivo…
Ammettiamolo, molte volte ci siamo trovati in
quella situazione di incertezza e spesso ci siamo tormentati, a volte ci siamo
lasciati guidare da una “superstizione”, altre volte ci è stato di aiuto
parlare con qualcuno.
Sono stata attratta da questo titolo che in
me aveva riverberato forte, mi aspettavo una lettura che avrebbe potuto farmi
vivere il pathos della decisione, quel momento in cui davanti ad un bivio
decisionale ti senti in balia delle eventualità…
Questo libro racconta scelte importanti,
dubbi che ci rodono l’anima… Persone comuni che sono di fronte ad una scelta
decisiva per se stessi o per coloro che sono vicini.
Sette storie che si intrecciano
marginalmente, ma che comunque sono una legata alla successiva.
Di recente ho letto anche un altro libro con questo stile narrativo e forse l’aver amato oltre ogni modo il romanzo di Bussola mi ha condizionato in questa lettura. Infatti le storie raccontate da Romagnoli non sono riuscite a coinvolgermi; sono belle e ben narrate, ma non mi hanno fatto provare emozioni, non sono riuscita ad entrare in empatia con Laura, Sara, Adriano, Giovanni… ho letto i loro racconti e li ho vissuti dall’esterno.
Con questa lettura partecipo al “Gran Ballo di Natale” nel Ciambelle’s Manor della challenge Escape Ciambelle. Chi ne uscirà vivo? di Laura (La Libridinosa), Laura (Biblio Eliza) e Bacci (Due lettrici quasi perfette). Tra i sei libri proposti sono stata attratta in modo particolare da questo titolo. Sono in un momento della mia vita in cui mi sto interrogando molto sulle scelte fatte e anche su quelle che dovrò affrontare, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più emozionante e coinvolgente.
Partecipo anche alla rubrica Ci provo con…, perché non avevo letto nulla di Gabriele Romagnoli e ho quindi sperimentato la scrittura di un nuovo autore. Esperimento riuscito in parte. Se è vero che le storie sono ben strutturate e curato è anche il modo di legare l’una all’altra, mi è mancata la parte emotiva. Non ho trovato l’adeguata suspense nel tormento della decisione. Forse la prima storia, quella di Laura e Raffaele, o la quinta, quella di Adriano, sono le più coinvolgenti a livello emozionale. Le altre le ho lette, le ho apprezzate, ma mi hanno lasciata molto indifferente. So poco o nulla su questo autore, ma non credo che per il momento affronterò altre sue opere.
Non è stata una buona prima volta, pensa che nella challenge stavo pensando anche io di affrontare questa lettura ma poi ho preferito buttarmi sull'Ardone. Dopo la tua recensione mi viene solo da tirare un sospiro di sollievo
RispondiEliminaProbabilmente io sono partita con aspettative troppo diverse da quello che poi si è rivelato. So per certo che molte persone lo hanno apprezzato molto.
EliminaGrazie della recensione anche io avevo il titolo da leggere per la challenge ma a questo punto non affronto la lettura.
RispondiEliminanon credo sia il libro adatto a me
RispondiEliminaammetto la mia ignoranza su questo libro, non ne avevo mai sentito parlare e mi spiace che non sia stata la lettura che ti aspettavi. Non so proprio se possa essere adatta a me, temo di poter provare le tue stesse sensazioni
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