Recensione: La casa sul mare celeste di T. J. Klune

Autore: T. J. KLune

Titolo: La casa sul mare celeste

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 13 luglio 2021

Pagine: 390

Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.


Scrivere questa recensione non è facile, non perché la storia sia complessa, ma per i temi che sono narrati.

Linus Baker è un assistente sociale che viene spedito in missione: deve controllare un orfanotrofio e dare il suo parere obiettivo se chiuderlo o mantenerlo attivo.

Peccato che, arrivato sull’isola dove si trova la struttura da ispezionare, egli debba relazionarsi con i bambini ospiti e soprattutto con il direttore della casa.

Io ho amato questa storia e non riesco a dirlo con altre parole, sembra quasi banale il mio pensiero, ma dietro ho mille motivazioni. La prima è Arthur Parnassus, il direttore dell’orfanotrofio. È l’incarnazione di quello che è il mio ideale di educatore/docente. Calmo, tranquillo, riflessivo, ma anche determinato e capace di tutto pur di difendere i bambini. Verso i piccoli ospiti non ha vergogna di mostrarsi per quello che è e soprattutto di mostrare le proprie emozioni. Sa relazionarsi con ognuno dei sei bambini magici nel modo che più è congeniale per loro, dà a ciascuno di loro secondo i loro bisogni.

Ci sono mille citazioni che ho segnato, tanto che sceglierne una diventa difficile, ma alcune delle considerazioni che Parnassus afferma le condivido in toto.

Ho apprezzato il cambiamento graduale ma significativo che avviene in Linus, da rigido burocrate, empatico ma molto distaccato, a una persona che si accetta pienamente e che impara ad accettare l’altro.

Troviamo, tra le parole di questa bellissima storia per ragazzi, temi fondamentali come l’accettazione del diverso, il superamento dei pregiudizi, l’importanza della paura.

Un aspetto del racconto che mi ha affascinato è la sua capacità di trasmettere il messaggio secondo il quale il cambiamento, per quanto ci spaventi e sia difficile da attuare, lo si può ottenere solo iniziando da noi stessi. Per un cambiamento c’è bisogno di un primo passo nella direzione contraria a quella delle masse.

Ringrazio Chiara, Chicca e Dolci per avermi regalato questo gioiellino.

 


Con questa lettura partecipo alla rubrica Ci provo con…, ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole) con lo scopo di spingerci a conoscere autori nuovi e a uscire dalla nostra comfort zone.

Per me Klune è stata una vera scoperta e ho già voglia di leggere il suo nuovo romanzo.

 


TJ Klune,
nato nel 1982 a Roseburg (Oregon), è uno dei nomi più grandi e popolari al mondo nel fantasy e nella narrativa romantica contemporanea, le cui opere enfatizzano i personaggi gay e LGBTQ+ positivi. Lui stesso queer, Klune crede nell’importanza di una rappresentazione precisa e positiva delle persone queer nelle storie.

Ex liquidatore per una compagnia di assicurazioni, è autore, fra le altre cose, della serie “Green Creek”. Ha vinto il Lambda Literary Award per Into This River I Drown.

In Italia i suoi libri sono stati a lungo pubblicati da Triskell edizioni, tra questi: Dimmi che è vero. A prima vista (2016); La drag queen e il re degli homo pomp (2020); Wolfsong. Il canto del lupo. Green creek. Vol. 1-2 (2020); Le ossa sotto la pelle (2021); Finché non sei arrivato tu (2021).

Nel 2021 La casa sul mare celeste è invece edito da Mondadori.

Da qualche giorno è stato pubblicato il suo nuovo romanzo, Sotto la porta dei sussurri, sempre edito da Mondadori.



Commenti

  1. È incredibile come la lettura sia soggettiva...
    Pensa che quando l'ho letto io ero partita in quarta, dopo aver letto un'infinità di recensioni positive, eppure a me non ha entusiasmato così tanto.
    L'ho trovato scritto bene per carità, sicuramente è impossibile non affezionarsi ai piccoli protagonisti ma mi aspettavo una trama più ricca piuttosto che un monotono susseguirsi di fiornate tutte uguali. Sicuramente l'autore puntava ad altro (come hai evidenziato anche tu, l'accettazione..il cambiamento...) Ma mi è mancato quel pizzico di dinamicità in più

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  2. io ho amato tantissimo questo libro, per le tematiche per i personaggi per la storia. è stato un viaggio meraviglioso. e sono molto felice che sia piaciuto anche a te

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  3. contenta che ti sia piaciuto, per me è un libro meraviglioso

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  4. Io lo dico come te: amo questa storia e amo tutto. Ono felice che ti sia piaciuta.

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