Recensione: Arvis delle nubi. I confini del cielo di Christian Antonini
Autore: Christian Antonini
Titolo: Arvis delle nubi. I confini del cielo
Editore: Giunti Editore
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2023
Pagine: 288
A oriente dei Monti Crestali Arvis ha perso
Dormac, il traditore, che sembra averla seminata. Sceglie allora di tornare
indietro, ma, prima che possa raggiungere il varco nei monti, tre grandi
creature alate la affiancano. Sono enormi uccelli marini, veloci e agili, dal
cui petto pendono imbragate altrettante figure umane armate di balestre.
Comincia così la nuova avventura di Arvis, giovane e impavida principessa del
Picco delle Nubi, che si trova a esplorare un mondo sconosciuto, scoprendo i
segreti della Coltre e sperimentando nuove emozioni che le serviranno a
misurare la sua vita e i suoi sentimenti. Così, come gli umani al di là dei
monti dovranno scegliere il proprio destino, così Arvis dovrà decidere in che
direzione portare la propria vita.
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Chi mi legge già da un po’ sa che apprezzo
molto le storie scritte da Christian Antonini. Lo apprezzo moltissimo quando i
suoi romanzi sono ambientati in una cornice storica.
Arvis
delle nubi è invece una serie fantasy per ragazzi ambientata in un
mondo fantastico dove umani e draal hanno un legame forte.
I
confini del cielo è il secondo volume di questa serie che ha
come protagonista una giovane ragazza, una guerriera, e il suo draal. Arvis, in
sella al suo Aivarthiss, è sempre al servizio del proprio regno, quello guidato
da suo fratello Aune.
Cerchiamo di chiarire la situazione.
La storia riprende esattamente da dove
l’abbiamo lasciata. Arvis ha salvato il proprio padre, ma si dirige verso i
Monti Crestali per andare alla scoperta di cosa ci sia oltre la Coltre. Nel
secondo volume infatti Arvis ha superato il varco e si trova a esplorare un
mondo tutto nuovo. Un mondo che ha però delle somiglianze con il suo e
l’amicizia con Lairathi l’aiuterà a scoprire gli avvenimenti della Storia che
hanno dato origine al mondo di Albrin (quello dove vive Arvis) e al mondo del
Mare Finito (dove vive Lairathi).
Il nemico di questi due mondi è lo stesso: la
mania di potere e distruzione dei Sid, guidati da Zorad Der Vil Dilen.
Arvis, aiutata da Debril e da Lairathi,
opporrà una strenua difesa. Arvis crede nella pace e nella cooperazione tra i
popoli.
Non posso dire oltre in merito alla trama
della storia, poiché rischierei di raccontare dettagli tanto del primo quanto
del secondo volume, rovinando così il gusto della lettura. Cercherò quindi di
parlare delle mie impressioni generali.
Prima di tutto voglio precisare che questo
secondo volume lo ho apprezzato maggiormente del primo. Dove il primo era più
descrittivo, qui c’è una buona alternanza tra la descrizione dei mondi e
l’azione adrenalinica della lotta. Sicuramente la seconda parte è più concitata
e coinvolgente della prima. Tutta la prima parte di questo romanzo è di
preparazione alla battaglia finale, attraverso la ricerca degli alleati e la
conoscenza dei nuovi mondi.
La storia è narrata su tre piani diversi:
- la narrazione di Arvis, alla ricerca di
nuovi mondi e della sua voglia di continuare a difendere tutti dagli attacchi
dei Sid;
- il piano narrativo di Debril, che sente il
pericolo e vuole a tutti i costi essere un aiuto vero per Arvis;
- il punto di vista di Dormac, il re
traditore, l’uomo che ha deciso di abbandonare i Regni della Lega per allearsi
con i Sid, l’uomo che vuole il potere di comandare sul mondo e per farlo non
guarda in faccia a nessuno.
Queste tre narrazioni si alternano e si
intrecciano mantenendo viva l’attenzione del lettore.
Antonini riesce a portarti nel mondo di Arvis
con maestria e descrive benissimo i personaggi, aiutando ogni lettore a entrare
nell’intimo dei pensieri e dei sentimenti dei diversi protagonisti. Si riesce a
percepire sia la paura che la speranza che i vari personaggi provano. Riesci a
capire persino le motivazioni degli antagonisti.
Anche in questo romanzo la storia si
conclude, ma l’Epilogo lascia aperto
qualche spiraglio per la prosecuzione delle avventure di Arvis.
Arvis è un personaggio che mi piace tanto. È
una ragazzina di quattordici anni, determinata, desiderosa di andare avanti,
conoscere il nuovo, ma allo stesso tempo legata molto al passato e alla propria
famiglia.
Bellissimo anche il mondo creato dall’autore,
un mondo che possiamo vedere all’interno della copertina in una affascinante
mappa che ha il sapore delle antiche cartine geografiche.
Questa storia è adattissima ai ragazzi e
completa molto bene il quadro iniziato nel primo volume.
Ringrazio la CE per avermi omaggiata della
copia cartacea del romanzo.
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